MUGNOS, Filadelfo
Francesco Benigno
– Nacque a Lentini, nel Siracusano, nel 1607, ma poi si trasferì sin da ragazzo a Palermo per proseguire gli studi.
Dalle scarne informazioni disponibili sulla sua [...] antropologica pessimistica, che vede da un canto gli uomini preda della naturalità di passioni difficili da frenare: l’ambizione, l’invidia, l’ingordigia, la paura e così via. Se però le azioni mosse da tali passioni sono naturali, altrettanto lo ...
Leggi Tutto
AMALTEO, Giovanni Battista
Anna Buiatti
Figlio dell'umanista Francesco e fratello di Girolamo e Cornelio, poeti anch'essi di una certa fama, nacque a Oderzo nel 1525. Si avviò giovanissimo agli studi [...] verso interessi religiosi che prima le erano estranei, l'A. seguì la nuova tendenza trattando dell'ottava beatitudine, dell'invidia e dell'avarizia e di altri temi teologico-morali.
Entrato in familiarità con Carlo Borromeo, alla metà del 1562 l ...
Leggi Tutto
MESSI, Francesco Antonio
Marina Toffetti
MESSI (Messa, de Messi), Francesco Antonio. – Nacque intorno al 1680 probabilmente a Milano, come si evince dai frontespizi dei libretti dei suoi oratori stampati [...] generale della dottrina cristiana tenuta in S. Dalmazio, i cui testi furono stampati sotto il titolo de La Fama e l’Invidia. Dal frontespizio di quest’opera risulta che in quel momento il M. rivestiva la carica di maestro di cappella, oltre che ...
Leggi Tutto
CASTELLO (Castilho), Abramo Isacco
Fausto Parente
Nacque ad Ancona nel 1726 da Giuseppe. All’età di tredici anni venne inviato a Livorno ove trovò occupazione nella lavorazione e nel commercio del corallo. [...] Livorno 1753), nella quale interpretava i quattro carri della visione di Zacc., 6, come le personificazioni dell’ira, dell’invidia, dell’accidia e della lussuria, ed una seconda orazione per la morte dell’imperatore Francesco I, pronunciata anch’essa ...
Leggi Tutto
DE ORESTIS (Deorestis), Flaminio
Maria Barbara Bertini
Nacque a Nizza probabilmente nel 1593 (secondo J. De Orestis; 1595 secondo il Manno) da Pietro (morto il 29 genn. 1639) ed Anna Maria Rocchioni. [...] sono eloquente testimonianza. È possibile cogliere in tale documentazione i riflessi del risentimento e verosimilmente dell'invidia che la sua rapida carriera burocratica dovettero suscitare in alcuni contemporanei. In particolare si trascinò negli ...
Leggi Tutto
POGGI, Giovanni
Riccardo Parmeggiani
POGGI, Giovanni. – Nacque a Bologna, all’inizio del Quattrocento; era figlio di Battista, appartenente alla famiglia dal Poggio (cognome poi assestatosi nella tradizione [...] che vicecancelliere papale. Proprio a Roma morì, di lì a breve (il 14 dicembre), per sospetto avvelenamento procurato per invidia e venne sepolto in Vaticano. Nel testamento, redatto pochi giorni prima della morte, aveva nominato erede universale la ...
Leggi Tutto
GREGORI
Sandranna Ciccariello
Famiglia di musicisti originari di Siena. Alberto, il primo di cui si ha notizia, nacque a Siena forse nei primi decenni della seconda metà del sec. XVI. Egregio suonatore [...] si augura che il tiepido soffio del favonio e le dolcezze primaverili possano liberarlo dal gelo e dalle malignità degli invidiosi e dei maldicenti. Anche la dedica al conte Virgilio Malvezzi premessa a Il primo libro de madrigali a cinque voci ...
Leggi Tutto
CRISTOFORO da Parma
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Parma probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII. Il primo dato cronologicamente certo della sua vita è del 10 sett. 1323, quando le fonti [...] che potrebbero essere avvenuti effettivamente in quegli anni, ma che potrebbero essere anche stati presunti od esagerati dall'invidia dei confratelli o dei contemporanei.
Dopo un periodo di penitenza trascorso nel "deserto Ansani" e dopo alcuni anni ...
Leggi Tutto
CALDERARA, Mario
Mario Gaudiano
Nacque a Verona il 10 ott. 1879 da Marco e da Eleonora Tautini. Nel 1901, ancora allievo dell'Accademia navale, cominciò a interessarsi del problema del volo con il "più [...] velocità di circa 80 km/h. Contrariato dalla scarsezza dei mezzi, dall'incomprensione e dallo scetticismo delle autorità, dall'invidia dei colleghi per i suoi successi, il C. seppe vincere lo sconforto e insistere con tenacia fino al raggiungimento ...
Leggi Tutto
ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] il fatto che il giovane priore sapesse trasformare in amici anche quelli dei suoi confratelli che prima avevano sentito invidia di lui? Tra costoro c'era, soprattutto, un tale Osberno, un giovane monaco estremamente dotato, ma di carattere un ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...