VADORI, Anna (Annetta)
Nadia Maria Filippini
– Nacque a Venezia in una famiglia borghese da Vincenzo e da Speranza Sporeno, il 1° settembre 1761.
Poco sappiamo della sua istruzione che dovette comunque [...] Berthier). Entrata in relazione con la madre di Napoleone, Letizia Bonaparte, di cui frequentava il salotto, dedicava a lei, «invidia delle madri», il sonetto I Fiori del primo dell’anno. Arrestata e interrogata dalla polizia a seguito della congiura ...
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DROUET (Drovet, Druetto), Giovanni (Jean)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1516 da una famiglia della piccola nobiltà locale a Chálons-sur-Marne, in Francia, nella Champagne.
Le prime notizie autobiografiche [...] p. 85). Lo stesso D., che soffriva di podagra, seguiva una rigorosa dieta evitando latticini e verdure crude, e suscitando la benevola invìdia dell'amico, il quale notò che il D. "quanto più mangia, meno s'ingrassa" (ibid., p. 26).
Giovavano a Vicino ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] santa Costanza Falconieri, sonetto dedicato a s. e. don Nicola da Tolentino). I poeti satirici romani, spinti soprattutto dall'invidia per la fortunata condizione di V. Monti in casa Braschi, insinuarono soprattutto che l'amore per la F. aveva già ...
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BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] Amaturo.
Secondo il Regli, i Blasis lasciarono la Scala "per una di quelle mute e ignobili guerre che suol muovere l'invidia". Tuttavia è probabile che il B. desiderasse portare i suoi metodi di insegnamento e le sue teorie verso più aperti orizzonti ...
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MARTELLINI, Sebastiano
Rosa Marisa Borraccini
(Bastiano, Bastianus Petri). – Nacque nel 1548 a Macerata. Il suo nucleo familiare era composto dalla moglie «donna Cleria, con quattro figlioli e la serva» [...] la testa e la coda di un serpente annodato tra le fiamme su un’incudine, con il motto «Plectenda sic est invidia»; raramente è senza motto e in un caso è accompagnata dall’inscriptio «Sic cognoscitur virtus», sconosciuta ai repertori (Boccacci ...
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TEMPESTI, Giovanni Battista
Stefano Renzoni
– Nacque a Volterra il 9 agosto 1729 dal pittore Domenico, di Pisa, e da Maria Stefania Angeli, volterrana (Renzoni, 2012). Trasferitasi la famiglia a Pisa [...] ; S. Paolo brucia i libri pagani e La Fede e la Mansuetudine allontanano Minerva e precipitano la Vanità e l’Invidia (1782-83) nella sala dell’Udienza. Sono affreschi di grande impatto scenografico, ma il cui effetto fu almeno in parte diminuito ...
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CESTARI (Cestaro), Gennaro
Maria Aurora Tallarico
Secondogenito di quattro fratelli, nacque a Napoli il 19giugno 1753 da Serafina de' Sio, di famiglia napoletana, e da Giacomo Cestaro, professore nell'Accademia [...] giustificazione, respingendo le accuse di coloro che, a suo parere, non per amore di scienza avevano suscitato lo scandalo, ma per invidia per i suoi meriti dottrinali e ancor più per le sue attuali fortune.
L'opera contiene le osservazioni e le note ...
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BENTIVOGLIO, Annibale
Ottavio Banti
Figlio naturale di Antonio, nacque a Bologna nel 1413. Secondo il Ghirardacci, Antonio e Gaspare Malvezzi si sarebbero "piacevolmente" contesi, oltre alla madre, [...] e Venezia e, quindi, nel quadro della grande politica italiana.
Da questo stato di cose, tuttavia, derivavano anche l'insofferenza, l'invidia e la gelosia di quanti, come i Canetoli e i loro partigiani, si vedevano messi in disparte o in ombra dalla ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] , confortando intanto l'autore, attaccato da più parti, con le parole di Pindaro (Pyth. I, 85): "Meglio l'invidia che la commiserazione". Antonio Pelotti agevolò un suo incontro epistolare col Ficino che gli scrisse da Firenze, annunciandogli il ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] l'era preso in qualità di cappellano domestico. Oltre ai risentimenti di qualche vacuo nobilotto, il D. aveva suscitato qualche invidia in intellettuali del posto come Giuseppe De Coletti. Di lì a poco, accampando di essere stato chiamato dall'amico ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...