GONDI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1413, terzo figlio di Silvestro di Simone e di Alessandra di Taddeo Donati.
La famiglia Gondi era antica e ben radicata a Firenze, ma, più [...] . Alla fine il G. fu eletto gonfaloniere nel 1465, cosa che, come scrisse, "arecò grande onore, ma fu con grande invidia" (ibid., p. CXCIX). Nel 1466 la situazione precipitò. Gli schieramenti erano ormai formati e anche Luca Pitti ruppe i ponti con ...
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MARICONDA, Antonio
Carmine Boccia
– Nacque a Napoli agli inizi del XVI secolo, da Nicola.
Dubbia rimane l’origine della famiglia: forse oriunda di Gragnano, vanterebbe nel secolo XV insigni giureconsulti, [...] che magnifica Isabella Villamarino come «colei, ch’in star sola in disparte / da l’altre donne, sempre in ogni parte / l’invidia, il mondo et se medesma vinse». Versi tanto più emblematici perché di pugno di un altro letterato napoletano che pure fu ...
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BAGELLARDO (Bajalardi), Paolo, da Fiume
Enrico Carone
Nacque probabilmente a Padova, agli inizi del sec. XV, da una famiglia nobile che ivi risiedeva da molti anni.
Non è accertata l'origine dell'appellativo [...] in toto corpore" (XXII).
Di quest'opera si conoscono parecchie edizioni: la prima, che termina con il motto "Sola miseria caret invidia", uscita a Padova è del 21 apr. 1472. Seguono le edizioni del 10 nov. 1487 e del 1505 circa, pubblicata la prima ...
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BENEDETTO CARUSHOMO
Sofia Boesch Gajano
Nulla si conosce di B. prima della sua elezione a unico senatore di Roma, avvenuta durante il pontificato di Celestino III nel 1191, e più precisamente dopo il [...] , p. 55). Sulla fine del senatorato di B. dice Roberto di Auxerre che, mentre egli "magnificentius ageret", suscitò l'invidia dei Romani, che lo assediarono in Campidoglio, e, catturatolo, lo tennero lungamente in prigione; il ritorno al collegio di ...
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PASQUARELLI, Michele Gerardo
Salvatore Lardino
PASQUARELLI, Michele Gerardo. – Nacque a Marsico Nuovo (Potenza) il 30 maggio 1868 da Federico, notaio, e da Raffaella Tucci, benestante. Frequentò in [...] Cafoni e galantuomini in Basilicata all’inizio del secolo, in Lares, XLVI (1980), pp. 503-525 e Id., Malocchio, invidia, diagnosi e terapia magica nella cultura contadina lucana degli anni Venti, ibid., XLVII (1981), pp. 265-290, riproposti entrambi ...
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TASSO, Torquato
Claudio Gigante
– Nacque a Sorrento l’11 marzo 1544, da Bernardo (v. la voce in questo Dizionario), letterato e uomo di corte, e da Porzia de’ Rossi, gentildonna napoletana di origini [...] inquietanti, difficilmente gestibili dalla medicina del tempo. Tra la tesi di Serassi (il poeta vittima di un complotto tessuto da invidiosi) e quella di Solerti (Tasso in preda a una folle mania di persecuzione), la verità è probabilmente nel mezzo ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] G., "stiamo qua ogni dì in feste et piaceri", nel sentire il racconto dei quali certo il G. proverà "grande invidia".
Entrato, nel maggio, al servizio del Moro - che lo assume per compiacere il fratello -, il G. partecipa all'offensiva antifrancese ...
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CAROLINA (Maria Annunziata) Bonaparte Murat, regina di Napoli
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Aiaccio il 25 marzo 1782, da Carlo e da Letizia Ramolino, settima degli otto figli viventi. Aveva appena undici [...] a principessa imperiale, la concessione di un nuovo appannaggio, la formazione di una piccola corte: essa seguiva con sospetto e invidia l'ascesa dei Beauharnais e dei fratelli, stimando, all'unisono con il marito, che i meriti di Gioacchino, ora ...
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MAZZOCCHI, Domenico
Saverio Franchi
– Nacque a Civita Castellana, non lontano da Viterbo, nel 1592 da Ostilio e da Girolama di Marta; fu battezzato l’8 novembre nella cattedrale.
La famiglia era di [...] ; nella prima si ricorda la presenza tra il pubblico dei «principi, e principesse di Roma» insieme con quella dell’«Invidia», sconfitta dal «Plauso». In effetti il patriziato romano intervenne alle recite e le applaudì, come confermano gli Avvisi del ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] cui parla il Canal, e la naturale generosità, qualità insolite nell'ambiente in cui viveva: l'animosità e l'invidia dei cortigiani, e particolarmente degli artisti, portavano frequentemente a beghe, screzi, gelosie e litigi d'ogni specie. Un motivo ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...