MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] da parte di alcuni discepoli capeggiati da Devadatta, suo cugino. Il dissenso, che la tradizione attribuisce unicamente all'invidia di quest'ultimo, riguardava la condotta dei monaci: secondo Devadatta essi non avrebbero dovuto dormire in città o ...
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Crociata
Giosuè Musca
Il voto
Seguito da principi e nobili, dai rappresentanti di Filippo II Augusto re di Francia e del papa Innocenzo III, il 24 luglio 1215 Federico II di Svevia entra trionfalmente [...] è ampiamente ricordato anche da Matteo Paris, secondo il quale Templari e Ospitalieri, spinti da "superbia" e "invidia", avevano proditoriamente informato al-Kāmil che l'imperatore intendeva recarsi da umile pellegrino al fiume Giordano, nel luogo ...
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Personalita
Riccardo Luccio
di Riccardo Luccio e Gian Giacomo Rovera
PERSONALITÀ
Personalità di Riccardo Luccio
Dalla maschera all'attore
Contrariamente a quanto abitualmente si ritiene, la psicologia [...] illimitato, ha la convinzione che tutto gli sia dovuto, richiede un'ammirazione costante ed è pervaso da sentimenti di invidia.Il gruppo C comprende il disturbo di evitamento, il disturbo dipendente, il disturbo ossessivo-compulsivo. Il disturbo di ...
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storiografia
storiografìa
Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Storiografia [...] per le immagini o coinvolgere nelle emozioni; e la sua antropologia deve possedere una teoria delle passioni (odium, invidia, metus, spes). Alla storia quale opus rhetoricum maximum aveva guardato lo storico destinatario di quella polemica, B. Facio ...
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principato
Giorgio Cadoni
Giorgio Inglese
Paul Larivaille
Principato civile di Giorgio Cadoni
La definizione del sintagma principato civile data da M. nel cap. ix del Principe, a tale p. intitolato, [...] «credeva col tempo, con la bontà, con la fortuna sua, col beneficare alcuno [...] potere superare quelli tanti che per invidia se gli opponevano sanza alcuno scandolo, violenza e tumulto» (III xxx 21), «ma come e’ vennero dipoi tempi dove ...
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Vita e opere
Giorgio Inglese
Nascita e famiglia
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel ‘popolo’ di S. Trinita. Era figlio di Bernardo (→), dottore in legge di modesta condizione [...] nuovamente de’ principati dal nostro Niccolò Machiavelli [...] preparati acerrimo difensore contro a tutti quelli che, per malignità o invidia, lo volessino [...] mordere o lacerare»).
In un primo momento, M. aveva pensato di indirizzare l’opera a ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] e lo sventurato per nemico agli Dei o a causa di vizi e delitti ond’ei fosse colpevole, o a causa d’invidia o d’altra passione o capriccio che movesse i Numi...».
Eppure, per quanto possa apparire impietoso, poiché non esiste struttura di destino ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] un palazzo o di notte nuda in un letto; Simone, che sceglie la seconda situazione, afferma che in quel momento "non invidia l'imperatore Federico" (v. 40).
Una possibile allusione a Federico II e alla sua alleanza con Filippo Augusto di Francia negli ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] alla decapitazione del conte di Carmagnola e quindi a Francesco e a Jacopo Foscari, esempio straordinario di cosa fosse capace «l’invidia dei patrizi». Il senso del racconto era esplicito: «così la libertà era di nome: e tutti dal doge alla plebe ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] cfr. Barocchi, ad Indicem p. 160), sembra fossero particolarmente tesi e, a detta dello stesso Buonarroti, motivati da invidia e da malanimo. In una più tarda lettera Michelangelo riconoscerà onestamente il grande valore del B. architetto, e tuttavia ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...