ritto
Lucia Onder
" Che sta in piedi ": l'aggettivo acquista rilievo nelle parole di Niccolò III che, conficcato a capo all'ingiù ('l di sù tien di sotto, If XIX 46), ha scambiato, D., diritto davanti [...] il di su e sembrar un palo conficcato in terra, e lui picchia e ripicchia sull'esser Bonifazio ritto, nel che lampeggia e l'invidia che quei sia ancor ritto, e l'ironia perché tra poco nol sarà più " (F. D'Ovidio, Il c. XIX dell'Inferno [1907], in ...
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sferzare
Domenico Consoli
" Infliggere colpi di ferza ", " frustare ". Con valore proprio e al participio passato sostantivato per indicare i ruffiani e i seduttori, in riferimento alla loro pena: Quando [...] , in Rime CIII 72 se amor me ne sferza.
Figuratamente in Pg XIII 37 Questo cinghio sferza / la colpa de la invidia, " idest... verberat et corrigit ipsos invidos " (Benvenuto), " batte e punisce co' la fersa de la iustitia di Dio " (Buti). L'immagine ...
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GENOVESI (o Genovese), Antonio
Alfonso Potolicchio
Nacque a Castiglione, presso Salerno, il i° novembre 1713. Presi gli; ordini sacri, studiò e insegnò eloquenza nel seminario di Salerno per circa due [...] insegnare, nell'università, metafisica (1741) ed etica (1745); il quale ultimo insegnamento tenne fino al 1753. Ma l'invidia, la mentalità retriva degli emuli, del cardinale Spinelli e dello stesso re, scandalizzati per la nuova libertà di filosofare ...
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Psicanalista (Vienna 1882 - Londra 1960). Le sue vedute teoriche, violentemente criticate da più parti, hanno tuttavia esercitato nell'ambito della psicanalisi un'influenza enorme: fondamentali i suoi [...] del taglione. Nell'ultima parte della sua opera, è accentuato il peso dei sentimenti, postulando nel bambino un'originaria invidia, indi un'innata necessità di farvi fronte con atteggiamenti riparatorî (Envy and gratitude, 1957; trad. it. 1969). Da ...
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Pulcini, Elena. – Filosofa italiana (L'Aquila 1950 - Firenze 2021). Docente dal 2001 di Filosofia sociale presso l'Università di Firenze, ha indagato temi nodali della contemporaneità quali la questione [...] Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura (2003); La cura del mondo. Paura e responsabilità nell’età globale (2009); Invidia. La passione triste (2011); Cura ed emozioni. Un’alleanza complessa (con S. Bourgault, 2018); Tra cura e giustizia: Le ...
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TINTORETTO
Mary Pittaluga
. Iacopo Robusti, detto il T., pittore, nacque in Venezia nel 1518/1519, morì ivi il 31 maggio 1594. Giovinetto, entrò nella bottega di Tiziano, dove rimase, pare, pochissimo. [...] già per proprio conto. La tradizione, raccolta dal Ridolfi, vuole che egli fosse stato costretto ad allontanarsi dal Vecellio, causa l'invidia di quello. Se il racconto non è credibile, è provato tuttavia che fra i due pittori mancò in ogni tempo ...
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ṬĀRIQ ibn Ziyād
F. G.
Capitano musulmano di origine berbera, che nel 92 ègira (711 d. C.), per ordine di Mūsà ibn Nuṣayr, passò con un piccolo esercito di 7000 uomini dall'Africa nella Spagna visigotica, [...] e sotto Toledo si congiungeva con Mūsà, da cui, secondo la tradizione, sarebbe stato rimproverato e umiliato, per invidia gelosa, come avente esorbitato dai limiti e trasgredito gli ordini ricevuti. Insieme con Mūsà, compiutasi ormai virtualmente la ...
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egualitarismo
Giuliana De Luca
Dottrina politico-sociale tendente a realizzare un’uguaglianza di fatto tra tutti i membri della collettività, e che pone l’uguaglianza a fondamento della giustizia. In [...] è equa se nessuno preferisce il paniere di nessun altro al proprio, ossia se passa il cosiddetto test dell’invidia). L’e. si distingue dall’eguaglianza perché esso pone questa come obiettivo, senza tener conto di differenze rilevanti fra ...
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silogizzare
È termine tecnico (grecoσ υλλογίζεσθαι, latino syllogizare) che designa l'operazione logica grazie alla quale si costruisce il sillogismo (v.); vale perciò " argomentare in forma di sillogismo [...] allude alla vicenda umana di Sigieri di Brabante: questi, dice D., leggendo nel Vico de li Strami, / silogizzò invidïosi veri.
Alcuni commentatori antichi (Lana e Ottimo) spiegano il passo ricordando che Sigieri, maestro nelle arti a Parigi, leggeva ...
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, La forma del nome è Aelftryth, giusta la Chronica di Florence di Worcester, che lo latinizza in Alfritha; si hanno anche altre varianti Altrida, Alfrida (Speculum Histor., di Riccardo di Cirencester), [...] Mercia per domandare la mano di Alfrida sua figlia, questa esprimesse il suo gradimento con termini sì calorosi da muovere l'invidia della stessa sua madre Quendrada (Cynetryth), che concepì il disegno di perdere il giovine re. Infatti seppe sì bene ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...