DORSO, Guido
Francesco M. Biscione
Nacque ad Avellino il 30 maggio 1892 da Francesco, direttore delle poste della città, e da Elisa Gallo, maestra elementare.
Alla sua terra natale ("ove - come avrebbe [...] la gazzetta e letterati i gazzettieri ... All'infuori di ciò lo stillicidio quotidiano del pettegolezzo e dell'invidia") sarebbe restato legato per tutta la vita, ritagliandosi uno spazio come studioso militante profondamente radicato nella realtà ...
Leggi Tutto
argomentare
Freya Anceschi
. Attestato solo nel Convivio e nella Commedia.
In costruzione transitiva vale " ricavare per mezzo di argomenti o da indizi esteriori ", " dedurre ", " dimostrare ": è presente [...] intransitiva vale " dimostrare con argomenti ", " procedere ragionando ", " giudicare ", " dire ", " significare ": invidia... non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata (Cv I IV 6); pare loro sottilissimamente argomentare (IV XV 15; e ...
Leggi Tutto
tonare
Alessandro Niccoli
Nella III singol. indic. pres., di solito tona, una volta tuona; sempre in rima, con un'eccezione.
L'uso del verbo con il valore proprio è attestato in similitudini suggerite [...] pronominale) o dal cupo fragore prodotto da tuono: nel secondo girone del Purgatorio la voce misteriosa che grida un esempio d'invidia punita irrompe nell'aria con sì gran fracasso, / che somigliò tonar che tosto segua (Pg XIV 138); qui l'infinito ...
Leggi Tutto
giallo
Antonio Lanci
Questo aggettivo compare, nel senso proprio, in If XVII 59 borsa gialla, e in Pg XXVIII 55 gialli / fioretti; tra bianca e gialla (If XXXIV 43) è una delle tre facce di Lucifero [...] , Studi su D., I, Introduzione alla D.C., trad. ital. Napoli 1965², 66-83); ma si danno anche altre interpretazioni (" invidia ", " avarizia ", ecc.).
In Pd XXX 124 Nel giallo de la rosa sempiterna, l'aggettivo, nella forma sostantivata, indica lo ...
Leggi Tutto
Giacomo di Sant'Andrea
Piero Camporesi
Personaggio della Commedia, dissipatore padovano dilaniato dalle nere cagne infernali (cerchio VII, secondo girone) in una delle pagine più mosse e concitate dell'Inferno [...] strazio e rimasto solo nel pericolo, lancia all'altro compagno uno " scherno ch'è una maledizione, in cui si fondono insieme invidia e disperazione " (E. G. Parodi, in " Bull. " XVI [1909] 166): Lano, sì non furo accorte / le gambe tue a le giostre ...
Leggi Tutto
. La definizione della natura del "comico", e cioè di quello che, in generale, suscita il riso o il sorriso, ha più volte preoccupato la psicologia e l'estetica. Già per Platone (Philoeb., 47 c segg.) [...] , senza nello stesso tempo apparire odioso e temibile; e il gusto che ne ha lo spettatore è la soddisfazione di una celata invidia, che di questa ha insieme il dolce e l'amaro. Il senso del comico, così, si risolve in sostanza nella percezione della ...
Leggi Tutto
favilla
Bruna Cordati Martinelli
Uno dei significati in cui si presenta questo termine è quello definito da D. stesso, in Pg XXI 94 Al mio ardor fuor seme le faville, / che mi scaldar, de la divina [...] Poca favilla gran fiamma seconda, energica redazione dantesca di una frase proverbiale. In situazioni analoghe, in If VI 75 superbia, invidia e avarizia sono / le tre faville c'hanno i cuori accesi, e in Pg XXXIII 46 Questa favilla tutta mi raccese ...
Leggi Tutto
vizioso
Alessandro Niccoli
Compare solo in prosa, con il significato fondamentale di " dominato dal vizio " (v.), cioè da un ‛ abito ' (v.) conseguito con atti non conformi a retta ragione.
In Cv II [...] amico si fa. E così in I IV 6 paritade ne li viziosi è cagione d'invidia (per il concetto, cfr. Arist. Rhet. II 10, 1387b 22 " Illi autem invidia moventur, quibus aliqui pares sunt aut videntur ").
Vale " da persona viziosa ", in Vn XIX 20 vizioso ...
Leggi Tutto
invidioso
Fernando Salsano
Nella definizione che D. dà per bocca di Virgilio nel discorso sull'amore come radice del buono e del cattivo operare (Pg XVII 91-139), i. è colui che podere, grazia, onore [...] onde s'attrista sì che 'l contrario ama (vv. 118-120). Il medesimo concetto dell'i. D. aveva espresso in Cv I IV 7 sono invidi, però che veggiono a s[è] pari membra e pari potenza, e temono, per la eccellenza di quel cotale, meno esser pregiati, e in ...
Leggi Tutto
RICCI, Giuliano de'
Luca Sartorello
RICCI, Giuliano de’. – Nacque a Firenze il 12 maggio 1543 «nella casa che fu di Niccolò Machiavelli, posta nella via de’ Guicciardini, popolo di Santa Felicita quartiere [...] lo stretto rapporto che c’è con la tarda Autobiografia (composta tra il 1596 e il 1598).
Dopo aver chiarito che «l’invidia è un mal generalissimo che abbraccia li stati di tutte le persone et confonde le qualità di tutte le cose» (Sartorello, 2007 ...
Leggi Tutto
invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...