(App. III, I, p. 99)
Drammaturgo francese morto a Losanna il 3 ottobre 1987. La sua opera è vastissima ed è stata sempre accolta con grande favore dalla critica che lo ha avvicinato, con ragione, ai grandi [...] rimane, nel tempo, un'aspra polemica nei confronti dei mali della società moderna: i ricchi godono i propri privilegi attirandosi l'invidia dei poveri (Les poissons rouges, ou Mon père ce héros, 1970; trad. it., 1971), la famiglia non è che un ...
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FRANCESCO I Sforza, duca di Milano
Ettore Verga
Nacque il 23 luglio 1401 da Muzio Attendolo Sforza e da Lucia sua concubina, in San Miniato. Affidato a Niccolò d'Este, ed educato a Ferrara nella prima [...] si avviò all'arte militare. Già nel 1417 nel fatto d'arme di Toscanella, contro il Fortebracci, si comportò in modo da far invidia śi veterani; l'anno dopo il padre gli diede in moglie Polissena Ruffo, erede della contea di Altomonte, e gli affidò un ...
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padanizzare
v. tr. (iron.) Assimilare alla mentalità e ai modi propri della Padania.
• Di fronte a questo fuoco di fila, la maggioranza prova a reagire. Ma a fare quadrato intorno al Cavaliere sono solo [...] Fini chi? Conosco solo quello dei salumi...») e, soprattutto, sull’intensa attività sessuale del premier: «Provo un’invidia tremenda. Sono invidioso da pazzi...». Chi non ha voglia di scherzare sono invece gli esponenti del Pdl più vicini al premier ...
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LEOPARDI, Monaldo
Giovanni Ferretti
Al conte Monaldo Leopardi, nato a Recanati il 16 agosto 1776, morto nella stessa città il 30 aprile 1847, ha nociuto presso i posteri l'essere padre di Giacomo, sia [...] si è fatta da molti l'accusa d'essere stato, con i suoi sistemi educativi e poi per antagonismo d'idee e per invidia, la causa prima dell'infelicità del poeta. L'accusa è ora riconosciuta in parte esageratissima; in parte priva affatto di fondamento ...
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Figlio di Giove e di Egina, figlia di Asopo (v.), rapita da Giove sotto forma di aquila. E. nacque nell'isola di Enone che in onore della nuova sposa di Giove fu poi denominata Egina e poiché l'isola era [...] . ebbe da Endeide, figlia di Scirone di Megara, Peleo e Telamone; e dalla Nereide Psamate ebbe Foco, poi ucciso dai fratelli per invidia. E. fu l'uomo più pio e giusto dei suoi tempi, sicché allorquando l'Ellade venne colpita da carestia a causa dell ...
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quarto
Antonietta Bufano
In un folto gruppo di occorrenze questo aggettivo numerale (frequentemente usato da solo: il sostantivo cui si riferisce è sottinteso) fa parte di una serie di cui gli elementi [...] lo volgare altrui] è cechitade di discrezione; la seconda, maliziata escusazione; la terza cupidità di vanagloria; la quarta, argomento d'invidia; la quinta, ecc. (Cv I XI 2); lo primo [dei sette savi]... ebbe nome Solon, lo secondo Chilon, lo terzo ...
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GUIDO d'Arezzo
Guido GASPERINI
Musicista, vissuto tra il 990 e il 1050. È ormai ammesso ch'egli sia nato ad Arezzo (e non in Francia o in Inghilterra o altrove). Secondo quanto egli stesso narrò di [...] in tre epoche: nella prima, la sua gioventù si svolge nel monastero di Pomposa, presso Ferrara, da dove l'invidia e la gelosia di confratelli lo obbligano ad allontanarsi; nella seconda egli compie grandi viaggi che, dopo lunga assenza, lo ...
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Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] della superbia di L.) è entrato nel mondo. A lui si deve anche la cupidigia scatenata in mezzo all'umana società per invidia della sorte beata di eterna felicità assegnata da Dio agli uomini. Tra i primi commentatori della Commedia Guido da Pisa così ...
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Odio
Anna Sabatini Scalmati
La parola odio indica uno stato emotivo di grave e persistente avversione verso qualcosa o qualcuno. Passione opposta all'amore, l'odio è un sentimento d'acuta ostilità, [...] ostili. L'odio, che trova radice nella frustrazione, nell'invidia, nella gelosia, nella competizione, nell'ira esacerbata, nelle conoscere trova nell'odio e nei suoi derivati, primariamente l'invidia e l'avidità, un antagonista in grado di ostacolare ...
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Semifonte (Simifonti)
Adolfo Cecilia
Centro fortificato, di proprietà dei conti Alberti; sorgeva sopra un poggio sulla sinistra del torrente Agliena, affluente di destra dell'Elsa, circa 7 Km a est di [...] presto notevole importanza commerciale; questo fu uno dei motivi che spinsero Firenze contro il centro rivale, che muoveva l'invidia dei mercanti fiorentini. Dopo un lungo assedio, iniziato nel 1198, i Fiorentini indussero il conte Alberto a cedere i ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...