CASTELLI, Arturo
Gaetano Panazza
Nato a Brescia il 20 giugno 1870 da Luigi e da Livia Rossi, fu autodidatta, benché fosse stato allievo della scuola d’arte Moretto. Il C. lavorò con A. Zuccari alle [...] concettuali.
Temperamento mite, schivo e riservato, si racchiudeva in se stesso, infastidito per le offese o per l’invidia dei critici malevoli, mostrando una certa stanchezza nella resa di alcune opere, tanto che insoddisfazione é lentezza lo ...
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Paolo Giordano
Le inquietudini di Elizabeth
Lontana dai ritmi del mondo letterario di oggi, Elizabeth Strout concepisce l’essere romanziere come esperienza totalizzante ed esaustiva, da decantare con [...] ’afasica figlia Katherine e da una neolaureata in psicologia che gli sbatte in faccia espressioni orribili come «invidia del pene»; la rigidissima Olive Kitteridge – davvero uno dei personaggi più memorabili della letteratura moderna – mette piede ...
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Pasażerka
Paolo Vecchi
(Polonia 1961-63, 1963, La passeggera, bianco e nero, 60m); regia: Andrzej Munk (completata da Witold Lesiewicz); commento: Wiktor Woroszylski; produzione: Wilhelm Hollender per [...] sessuali (Liza, la cui anaffettività è leggibile in una sfumata sintomatologia, è attratta e respinta da Marta, della quale invidia la pienezza umana, anche nel suo darsi all'amato, che rie-sce a conservare intatta nell'orrore). Dall'altro, il ...
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BATTAGLINO, Giulio
Roberto Cantagalli
Nulla di certo si sa sulla sua vita, tranne che per l'ultimo trentennio del sec. XVI, durante il quale fu agente al servizio dei Medici. Varie notizie su di lui [...] anzi è mostro di natura il sapere quanto ha in età di 24 anni tanto che di qua gli è nata l'accusa, per la invidia di un altro frate e la troppa credulità dei superstiziosi, che lui haveva alcuno spirito familiare. Se lui havesse lo scudo di alcun ...
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Provenza (Proenza)
Filippo Brancucci * *
Regione della Francia sud orientale, della quale è difficile precisare i limiti naturali poiché non costituisce un'unità geografica, soprattutto se considerata [...] negoziatore di queste nozze fu il siniscalco del conte, Romeo di Villanova, il quale è presentato da D. come innocente vittima dell'invidia di corte: i Provenzai che fecer contra lui / non hanno riso; e però mal cammina / qual si fa danno del ben ...
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sessualità
Insieme dei caratteri fisici, delle attitudini psicologiche e dei comportamenti culturali legati alla riproduzione della specie e al conseguimento del piacere attraverso l’apparato genitale. [...] ma entrambe segnate dalla centralità del fallo: per il maschio con l’angoscia di castrazione, per la femmina con l’invidia del pene. Molti autori – da Melanie Klein a Margaret Mahler, a Donald Winnicott, a Janine Chasseguet-Smirgel, a JoyceMcDougall ...
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malvagio
Antonietta Bufano
Mentre come aggettivo - in funzione di attributo o di predicato, riferito a persone o a cose, spesso unito ad altri aggettivi - il termine presenta per lo più una certa varietà [...] d'Inghilterra il figlio Enrico, dandogli i ma' conforti (If XXVIII 138); " maligno " è il domandare rivolto a D. da molti pieni d'invidia che già si procacciavano di sapere di me quello che io volea... celare ad altrui (Vn IV 2 e 1); " perverso ", in ...
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. Il più popolare predicatore e moralista cattolico della Germania nel Seicento. Il suo nome era Johannes Ulrich Megerle. Nato nel 1644 a Kreenheimstetten, villaggio della Svevia (oggi nel Baden), dal [...] in tono satirico, d'un po' di tutto: dei sogni, del matrimonio, dell'educazione dei figli, delle cattive compagnie ed abitudini, dell'invidia e della vita di corte, e di tante e tante altre cose. I suoi scritti, in cui la nuova retorica del barocco ...
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STROZZI, Leone
Guido ALMAGIA
Ammiraglio, nato a Firenze nell'ottobre 1515, morto a Castiglione della Pescaia presso Scarlino (Grosseto) il 26 giugno 1554. Passò la sua infanzia a Firenze, e alla morte [...] sette navi con prezioso carico. Queste fortunate azioni aumentarono il prestigio dello Str. presso Enrico II, ma provocarono l'invidia dei suoi nemici. Accortosi che si stava persuadendo il re a togliergli il comando delle galee, si accomiatò da lui ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] scrive, infatti, Sansovino: "S'appresentò una Tragedia così fattamente, che in questa parte non si hebbe ad haver punto d'invidia a gli antichi. Percioché il teatro fu capacissimo di molte migliaia di persone. All'incontro del quale era posta la ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...