VISCARDI, Giovanni Antonio
Alice Collavin
Nacque a San Vittore, piccolo borgo della Mesolcina (Grigioni), da Bartolomeo e da una non meglio nota Barbara e fu battezzato il 27 dicembre 1645 (Zendralli, [...] godette di crescente successo e di fiducia da parte dei committenti e ciò accrebbe in Zuccalli un sentimento di invidia, che presto si trasformò in rivalità (Münchener Architektur…, 1892; Zendralli, 1958, p. 146; Lippert, 1969, p. 129). Sfruttando ...
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MARIA GIUSEPPINA VANNINI (Giuditta Adelaide Agata Vannini), santa
Valentina Ciciliot
Nacque a Roma il 7 luglio 1859 come secondogenita di Angelo Vannini e di Annunziata Papi. Il padre era un cuoco nativo [...] la comunità di San Giuseppe, appartenente alle Figlie della carità, ma ancora una volta fu dimessa – alcune fonti parlano di invidia suscitata presso le religiose – e dovette ritornare a Roma, questa volta da una zia.
Nell’attesa di trovare la giusta ...
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PIERANTONI, Giovanni Nepomuceno Luigi
Chiara Piva
PIERANTONI, Giovanni Nepomuceno Luigi. – Nacque a Roma il 13 febbraio 1742, da Pietro Antonio, originario di Loreto, e Domenica Allegrini, romana; per [...] 294 s.).
La posizione di privilegio all’interno del museo fu all’origine della sua fortuna economica, ma gli costò anche l’invidia e la rivalità di diversi scultori dell’epoca, primo fra tutti di Pacetti, che si oppose alla sua nomina come accademico ...
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CACHERANO D'OSASCO, Gian Francesco, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1510 e il 1520, quarto figlio di Giovanni e di Margherita Provana di Leyni, fratello di Ottaviano, che fu [...] dei signori.
Emanuele Filiberto si dimostrò riconoscente al C., a carico del quale non mancarono insinuazioni calunniose dettate dall'invidia e dalla gelosia di cortigiani, che il C. dovette energicamente respingere. Non gli fu facile, ad esempio ...
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terzo
Alessandro Niccoli
Nella larghissima maggioranza degli esempi conserva il suo valore di numerale ordinale, ed è perciò riferito a persona o a cosa che, in una serie numericamente ordinata, viene [...] I IV 2 per tre cagioni la presenza fa la persona di meno valore ch'ella non è: l'una de le quali è puerizia... la seconda è invidia... la terza è l'umana impuritade. T. ricorre in enumerazioni analoghe, in Vn XVI 4, XXVIII 2, Cv I III 9, IV 2, 9 e I2 ...
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COPPA, Iacopo, detto Iacopo Modenese (Modanese)
Giorgio Busetto
Fu originario di Modena. Sul suo conto si hanno notizie scarse; P. Aretino lo dice "un' de i primi ceretani del mondo" (Lettere, II, l. [...] delle ingiurie della fortuna:quest'ultima raccoltina si chiude con un Lamento della Virtù contra la fortuna et la invidia composto per M. lacopo Modenese in diciotto ottave, componimento di vena poetica e sapienza tecnica non indifferenti, certo la ...
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CARRARA, Nicolò da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova nella seconda metà del secolo XIII da Ubertino il Vecchio, figlio di Bonifacio, e da Iselgarda, di cui si ignora il casato.
La sua vicenda [...] da Corrado da Vigonza, confinato a Venezia in seguito alla congiura dei Dente.
Ma la dominandi libido del C. e l'invidia per la potenza raggiunta dal cugino Marsilio, che dopo la morte di Giacomo (I) deteneva il primato in città e all'interno ...
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Baldelli Boni, Giovanni Battista
Andrea Campana
Letterato, uomo d’armi e politico nato a Cortona il 2 luglio 1766 e morto a Siena il 25 gennaio 1831. Difensore dell’ancien régime, fu sempre fedele realista: [...] entusiasti politici, e che l’ha inalzata a quella opulenza e cultura che la rende oggetto d’ammirazione e d’invidia; vantaggi pericolosi però, che potrebbero esser sorgente della sua decadenza, se non conserverà quel santo e profondo rispetto alle ...
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Brunelleschi, Betto
Franco Cardini
Dedicatario del sonetto XCIX delle Rime, secondo l'identificazione data da tre codici del secolo XVI (Vaticano 3214, Bolognese Universitario 1289, Raccolta Bartoliniana). [...] si apriva sempre più il solco dell'inimicizia tra i capi di Parte nera: " Fra i Guelfi neri di Firenze, per invidia e per avarizia, un'altra volta nacque grave scandolo " (Compagni, III 19): Corso Donati si sentiva superiore ai suoi complici, e ...
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BINDO di Cione del Frate
Riccardo Scrivano
Senese, visse nel sec. XIV. Di lui si conosce soltanto una canzone, detta "di Roma", perché in essa si introduce a parlare, sotto forma di donna, l'augusta [...] ma ne ha trovato la porta chiusa. Fattasi tuttavia sulla soglia dell'aula, ha visto assise sui venerandi scanni la Superbia, l'Invidia e l'Avarizia, per debellar le quali inutile è rivolgersi al re Roberto di Napoli od ai Tedeschi dell'imperatore: è ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...