Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] dirla con Dworkin (v., 1993, p. 481), come idonea a produrre "una situazione in cui nessun membro della comunità invidia l'insieme di risorse possedute da un altro membro di essa".
Che dimensioni interne e dimensioni più genuinamente internazionali ...
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volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] ' è l'esplicito precetto d'Amore, la " decisione " di lui: in IV 2, dove si narra del malvagio domandare che molti pieni d'invidia facevano a proposito della fraile e debole condizione del poeta, D. risponde che la causa del suo stato è Amore; tale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] fin dall’inizio. Possedendo dunque le due cose, possiede ogni malvagità: compie molte scelleratezze saturo di arroganza, altre saturo di invidia. […] Al contrario, la moltitudine che governa ha in primo luogo il nome più bello di tutti: isonomia; in ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] M., del cui successo presso studiosi e studenti rende atto la testimonianza di Vespasiano da Bisticci. Solo Filelfo, per invidia, lo ritenne un insegnante meschino (Commentationes de exilio, Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., II.II.70, c. 109r) e ...
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MEDICI, Lorenzo
Elisabetta Stumpo
de’ (Lorenzino). – Nacque a Firenze il 22 marzo 1514 da Pierfrancesco (il Giovane) di Lorenzo e da Maria di Tommaso Soderini, primo di quattro figli, con Giuliano, [...] di un prestito di 6600 scudi che l’avo Lorenzo aveva fatto alla Camera apostolica. Tornato a Roma, mosso forse dall’invidia per i più fortunati parenti, una notte di primavera del 1534 danneggiò i bassorilievi dell’arco di Costantino e trafugò alcune ...
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TARASCHI, Giovanni (Zohane Tarasco)
Luca Silingardi
Pittore e plasticatore attivo a Modena nella prima metà del XVI secolo.
Come è stato recentemente ipotizzato, l’esistenza di più fratelli Taraschi [...] in particolare la spesa di 228 lire e soldi 13 «per frissi [fregi] fatti a figure della sala et camera dell’Invidia» (Cionini, 1902); di quattro opere destinate agli archi trionfali per accogliere Paolo III a Ferrara nell’aprile del medesimo anno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Capolavoro del genere allegorico, il Roman de la Rose testimonia, già nella cronologia [...] , in modo misurato;
aveva il naso ben fatto e come si deve
e gli occhi vivaci come [quelli dei] falchi,
per fare invidia ai malintenzionati.
Aveva un respiro dolce e profumato,
e il viso bianco e rosso,
la bocca piccola con le labbra un po’ carnose ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento molti filosofi ed eruditi sostengono una visione magica dell’uomo e del [...] teologia, medicina e matematica, la verità confuti tutto ciò, il vecchio nemico mette in opera tutta la sua astuzia e invidia ostacolando questi progressi e rendendoli impopolari con l’aiuto di mestatori e di girovaghi.
F. A. Yates, L’illuminismo dei ...
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FORLOSIA, Nicola
Dario Busolini
Nacque a Napoli tra gli anni Ottanta e Novanta del sec. XVII in una famiglia appartenente al ceto legale attivo in provincia. Dei fratelli del F. Carmine esercitò l'avvocatura, [...] a Napoli per sei mesi. Preda della nostalgia, del timore di avere perso il favore imperiale e di una crescente invidia nei confronti del Garelli, forse presentiva la propria fine imminente. Il F., per stargli in qualche modo vicino, incaricò suo ...
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BUZZACARINI, Arcoano (Arcuano, Arquan, Rachuan, Recoan)
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Nacque con molta probabilità nel terzo decennio del sec. XIV, unico figlio maschio di Pataro e di Francesca Gonzaga. La sua famiglia, una delle [...] diventato uno dei consiglieri più fidati del Carrarese ed è comprensibile che la sua posizione abbia suscitato rancori e invidia tra gli altri consiglieri e parenti di Francesco il Vecchio da Carrara.
Anche durante la cosiddetta guerra di Chioggia ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...