Imperatore romano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, [...] sancendo il declino dell'Impero. Dopo che ebbe ucciso per invidia Ezio, l'ultimo grande generale romano, l'odio verso la viltà di V. armò la mano di alcuni congiurati, che lo uccisero.
Vita e attività
Nato da Costanzo III e da Galla Placidia, ...
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AMICO, Giovan Battista
Giampaolo Tognetti
Nacque a Cosenza nel 1511 o 1512. Della sua vita sappiamo pochissimo. Studiò a Padova, dove, per sua dichiarazione, ebbe a maestri M. A. Genova, V. Maggi e [...] F. Delfino. A Padova fu ucciso nel 1538,per invidia della sua dottrina, secondo l'anonimo che compose per lui l'epitafio.
Pubblicò un'operetta De motibus corporum coelestium iuxta principia peripatetica sine eccentricis et epicyclis,Venetiis 1536, ...
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VIRGOLETTE
Le virgolette possono essere di tre tipi:
–
Alte
(“ ”)
–
Basse
(« »)
–
Apici
(‘ ’)
Si usano in diversi contesti e con diverse funzioni:
– per delimitare un discorso diretto
«Felice notte, [...] venerabile Jorge,» disse. «Ci attendevi?» (U. Eco, Il nome della rosa)
– per delimitare una citazione
Per Schopenhauer l’invidia è «il segno sicuro del difetto»
– per introdurre in un testo il titolo di un giornale
L’ho letto nel “Corriere ...
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discordia
Fernando Salsano
" Dissenso ", " divisione degli animi ", che in If VI 63 e dimmi la cagione / per che l'ha tanta discordia assalita, è intesa proprio nel senso attivo di " ostilità " e di [...] lotta, come si chiarisce nella risposta che a questo interrogativo dà Ciacco: superbia, invidia e avarizia sono / le tre faville c'hanno i cuori accesi (vv. 74-75: si apre, qui, una generica denunzia dei mali che affliggono Firenze: quasi preludio ...
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riardere
Domenico Consoli
In due sole occorrenze del Purgatorio, ambedue nelle forma ‛ riarso ', in rima. In XXVII 4 l'onde in Gange da nona riarse (con costruzione del tipo di ablativo assoluto: v. [...] infocate " dal mezzogiorno.
Con valore traslato nelle parole di Guido del Duca (Fu il sangue mio d'invidia sì rïarso, XIV 82) che ricalcano un diffuso modo idiomatico: " nota che invidia arde il sangue, e il caritativo amore lo rinverzica " (Ottimo). ...
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narcisistico, disturbo
Disturbo di personalità che si radica in un ‘sé grandioso’ (nella fantasia o anche nel comportamento), cui fa riscontro l’ipersensibilità al giudizio altrui; il soggetto è assorbito [...] da idee di successo illimitato, ha la convinzione che tutto gli sia dovuto, richiede un’ammirazione costante ed è pervaso da sentimenti di invidia. ...
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Diplomatico francese (Vérignon, Var, 1771 - Praga 1839); emigrato nel 1789, nel 1803 entrò al servizio del pretendente Luigi XVIII, che l'anno successivo lo inviò come rappresentante ufficioso presso lo [...] successivamente fu ministro dirigente la corte in esilio e nel 1814, alla Restaurazione, ministro della casa reale. Ma, oggetto di invidia e di critiche, B. dovette poi, dopo i Cento giorni, essere allontanato da tale carica: andò come ambasciatore a ...
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vergogna
Antonietta Bufano
Luigi Vanossi
Una prima, generica definizione della v. si legge in Cv III VIII 10, dove D., sulla traccia della partizione aristotelica, enumera le sei passioni [intese come [...] " qualità " o " moti dell'anima ": v. PASSIONE]... propie de l'anima umana; che sono grazia, zelo, misericordia, invidia, amore e vergogna. E poiché non è possibile che l'anima sia presa da una di queste passioni senza che a la finestra de li occhi ...
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Beati misericordes
. È l'inizio della settima beatitudine evangelica - " Beati misericordes quoniam ipsi misericordiam consequentur ", Matt. 5, 7 - che D. e Virgilio sentono cantare all'ingresso del [...] (‛ Beati misericodes! ' fue / cantato retro, Pg XV 38). Nota infatti s. Tommaso che " invidia... misericordiae opponitur directe, secundum contrarietatem principalis obiecti: invidus enim tristatur de bono proximi; misericors autem tristatur de ...
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misericordia
Antonio Lanci
. È usato con discreta fequenza, specialmente nel Convivio. Sulla scorta di Aristotele (cfr. Ret. II 1 " Sunt autem illae permotiones... cuius generis sunt ira, misericordia, [...] iis contraria "), D. annovera la m. fra le sei passioni... propie de l'anima umana... cioè grazia, zelo, misericordia, invidia, amore e vergogna (Cv III VIII 10); in particolare, fra le laudabili passioni, cioè vergogna e misericordia e altre molte ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...