Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama del filosofo maiorchino Raimondo Lullo è soprattutto legata all’ars combinatoria, [...] d’Amore – chiese Ramón – per quale motivo Filosofia del Sapere ha più servitori di voi? E perché voi ne provate invidia, dal momento che ella è vostra sorella?”
in Mistici Francescani. Secolo XIV, a cura di D. Mancini, Milano, Editrici Francescane ...
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GOFFREDO
Cosimo Damiano Poso
Conte di Conversano, figlio di Ruggero e di un'innominata sorella di Roberto d'Altavilla (il Guiscardo), ebbe come fratelli il conte Roberto di Montescaglioso e un tale [...] in Sicilia, il cui motivo ispiratore sarebbe stato, secondo il racconto di Guglielmo di Puglia e di Amato di Montecassino, l'invidia per il valore e l'affermazione del Guiscardo. In realtà, la rivolta di alcuni degli esponenti di primo piano dei ...
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Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] vittima incolpevole del rancore personale di Federico II o di una congiura di palazzo organizzata dai nobili della curia imperiale, invidiosi della potenza di un uomo di umili origini come il capuano, è sostenuta già da alcuni cronisti anteriori a D ...
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Il termine ricorre in Pg XVIII 69, Cv II XV 6, III XV 11 e 12, IV VI 16. La dottrina morale di D., sebbene sparsa in tutti i suoi scritti, è contenuta principalmente nel Convivio, nella Monarchia e nella [...] molte altre (in III VIII 10 vengono ricordate come passioni propie de l'anima umana grazia, zelo, misericordia, invidia, amore e vergogna). Nella nobiltà risplendono anche le corporali bontadi, cioè bellezza, fortezza e quasi perpetua valetudine (IV ...
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ruina
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Il termine ricorre in senso proprio (e serve allora a indicare il crollo, la distruzione di un edificio, di una fortezza, di case, di Paesi), ma anche, [...] , e fu cagione dell’ultima ruina sua», Principe vii 49). Girolamo Savonarola e Piero Soderini non seppero o non poterono «vincere l’invidia» di quelli che si opponevano a loro («Tanto che l’uno e l’altro di questi due rovinarono, e la rovina loro fu ...
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DENISY, Gazo de
Joachim Göbbels
Discendeva da una nobile famiglia francese proveniente dalla località di Saint-Mesme nell'attuale dipartimento di Seine-et-Oise, ma nulla si sa né dei suoi genitori né [...] unirono in matrimonio con uomini delle famiglie Della Marra e Aquino. La rapida ascesa dei Pipini dovette necessariamente suscitare l'invidia dell'antica nobiltà e Niccolò, e soprattutto i suoi figli, con la loro condotta violenta fecero in modo che ...
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GLORIOSI (Glorioso), Giovanni Camillo
Ugo Baldini
Nacque nel 1572, forse a Gauro, allora territorio di Giffoni (e di Giffoni si disse il G.), oggi di Montecorvino Rovella, presso Salerno. I nomi dei [...] e non scevro di stima, coesisté nel G. con riserve sul valore dei contributi astronomici del toscano. Si è parlato di invidia e incomprensione, mentre il suo caso mostra la vaghezza di dicotomie tra "amici" e "nemici" di Galileo: orgoglioso, il G ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] la vita religiosa e divenne confessore dei conventi femminili di S. Salvatore e di Monte Vergine; ma, oggetto di invidia da parte di avversari, preferì sottrarsi agli attacchi trasferendosi a Catania, dove si dedicò agli studi e conseguì le lauree ...
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DELL'ABBACO (Dell'Abaco, De Abbaco), Giovanni, detto anche Giovanni di Bartolo
Maria Muccillo
Nacque tra il 1354 e il 1371 da Bartolo, probabilmente a Firenze.
Scarsissime sono le notizie intorno al [...] l'anonimo biografo "benché dottissimo et chopioso di libri fusse, che gli erano rimasti quelli del detto Maestro Antonio", l'invidia li spinse a far di tutto per "toglierlo di quella voluntà". Essi radunarono infatti nella loro scuola alcuni "buoni ...
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CARACCIOLO, Marino Francesco Maria
Raffaele Barometro
Nacque a Resina, presso Napoli, il 17 luglio 1668, da Francesco Marino principe di Avellino e da Geronima di Ettore Pignatelli, duca di Monteleone. [...] titolo di cavaliere del Toson d'oro e quello, molto più ambito, di grande di Spagna di prima classe, anche molte invidie. Un anonimo e mordace scrittore del tempo lo definì, infatti, "empio Fellone", "vicario indegno" e "traditore di Dio, Re e Patria ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...