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Alessandro Niccoll
Ricorre frequentemente nel Convivio e nella Commedia, ed è anzi uno dei vocaboli più significativi del lessico delle due opere, connesso com'è - per il suo valore fondamentale [...] al significato fondamentale di " derivare ": Vn XXVI 11 6 sua bieltate è di tanta vertute, / che nulla invidia a l'altre ne procede, " non ne provano invidia alcuna "; Cv III II 4 Ciascuna forma sustanziale procede de la sua prima cagione, la quale è ...
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HAUTEVILLE, Joseph-François-Jerôme Perret conte di
Andrea Merlotti
Nacque a Rumilly, nel Genevese (Alta Savoia), il 17 ott. 1731, da Joseph-Michel (morto il 29 giugno 1763) e Marie Ignace Bouvier d'Yvoire [...] poco più d'un anno (agosto 1756 - settembre 1757), l'H. si rivelò efficiente e capace, tanto da generare l'invidia di altri funzionari che cercarono di metterlo in cattiva luce presso il sovrano accusandolo di subire eccessivamente il fascino del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Graecia capta: collezionismo e saccheggio
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’espansionismo imperialistico di Roma ha come [...] – ‘lasciamo ai Tarantini questi loro dèi adirati’. Si rimproverava infatti a Marcello in primo luogo di aver esposto Roma all’invidia non solo degli uomini ma anche degli dèi, che vi aveva condotto, per così dire, come prigionieri da far sfilare nel ...
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BERGANTINI, Giuseppe Giacinto Maria
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia il 10 ott. 1691, da Domenico e Margherita Polacco, ambedue di famiglia cittadina originaria. il cui primogenito fu Giovanni [...] dell'Ordine, prendendo a collaboratore il confratello Filippo Maria Rossini e ottenendo brillanti risultati tanto da far invidia all'eruditissimo Mazzuchelli. Godette presto di buona fama soprattutto come erudito raccoglitore di codici e di antichi ...
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STOSCH, Philipp (Filippo). – Nacque il 22 marzo 1691 a Küstrin nel Neumark, regione del Brandenburgo, da Philipp Sigismund (m. 1724), medico, e da Louise Vechnerinn. Ebbe due fratelli, entrambi medici, [...] Nel palazzo nobiliare Ramirez di Montalvo, sua residenza a Firenze, collocò le raccolte, oggetto di ammirazione e invidia da parte dei collezionisti, che nel corso degli anni accrebbe notevolmente con acquisti di stampe, manoscritti, libri, disegni ...
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ROSSI, Luigi
Silvio De Majo
– Nacque a Montepaone (Catanzaro) il 23 marzo 1769 da Francesco e da Marianna Mattei.
I genitori appartenevano a famiglie borghesi benestanti, come risulta dalla consultazione [...] di Mr. Bernard (presumibilmente una traduzione o un adattamento di una poesia del francese Pierre-Joseph Bernard); La tempesta; L’invidia; La primavera; Il Mazzetto de’ fiori; Lo spergiuro; Il bacio («imitata da un madrigale di Mr. Bernard»); A Jole ...
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danno
Beatrice Guidi
Nell'accezione immediata di " perdita ", " rovina " degli averi e delle persone: If XII 106 Quivi [nel lago di sangue] si piangon li spietati danni, cioè il male crudelmente fatto [...] 2130 " 'ndugio è par di danno "). In senso morale, in Pg XV 47 [Guido del Duca] Di sua maggior magagna [l'invidia] / conosce il danno, cioè le conseguenze dannose, sia nella vita terrena sia nell'altra (cfr. B. Latini Tesoretto 471 " divenne l ...
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Boncompagno da Signa
Francesco Tateo
Maestro dello Studio bolognese fra la fine del sec. XII e il principio del XIII. Nato a Signa, presso Firenze dove condusse i primi studi, a circa trent'anni, nel [...] illetterato, rivolse la sua polemica ora mordace, ora piena di spirito (l'opera inizia con la descrizione dell'invidia, la bestia figlia della superbia, che ha fatto pensare a certe figurazioni dantesche). Soprattutto B. rivela, nella Rhetorica ...
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BERARDI, Fabio
Alfredo Petrucci
Nato a Siena nel 1728, in ancor tenera età si trasferì a Venezia ed entrò nella calcografia di Giuseppe Wagner, per apprendervi l'arte, allora molto in voga e sicuramente [...] scene popolaresche del Maggiotto e di alcune allegorie, un po' macchinose, di Giuseppe Zocchi (L'ozio, La virilità, La vecchiaia, L'invidia, ecc.), le cui prove erano talvolta da lui stesso colorite a mano, secondo l'uso del tempo, per stampe di quel ...
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queto (quieto)
Aldo Duro
Mentre la forma ereditaria ‛ cheto ' (v.) compare con un unico esempio, e con particolare accezione, in Fiore CLXXIII 12, più riccamente esemplificate sono le due forme ‛ quieto [...] queta, perché gli spiriti invisibili avevano cessato di gridare (con sì gran fracasso, / che somigliò tonar, vv. 137-138) esempi d'invidia punita.
Riferito ad animali, ne indica, oltre a una relativa immobilità (Pg XIII 72 a tutti un fil di ferro i ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...