MILNER, Marion
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista inglese, nata a Londra il 1° febbraio 1900. Nata Blackett, è nota con il cognome del marito. Laureatasi nel 1923 in psicologia e fisiologia all'università [...] vita psichica e delle fasi paranoide e depressiva, ma fin dall'inizio ha rifiutato la sua teoria dell'invidia innata, allontanandosi gradualmente da lei nella pratica clinica. Sentì soprattutto congeniale Winnicott per il modo libero e originale ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] padovano "Mons.r Pignoria": così come, circa le macchie solari, per la delicatezza della faccenda che poteva "concitargli l'invidia o la persecuzione di molti ostinati Peripatetici", s'aprirà solo "ad alcuno de' suoi più confidenti di Padova e di ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] e una minaccia per la moralità del gruppo e suscita una reazione emotiva che può variare dal disgusto all'ostilità, all'invidia, all'ammirazione o alla semplice curiosità. Fra le ragioni che hanno portato allo sviluppo di un metodo più o meno ...
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volgere (volvere)
Domenico Consoli
Raro il latinismo ‛ volvere ', che appare una volta nelle Rime, due volte nel Convivio e cinque volte nella Commedia, di cui una in rima. Rimarchevoli le forme volgiànci [...] 61 e 119, Pg VI 11, X 5, XII 13, XIII 135 (Li occhi... con invidia vòlti, dove si coglie il rapporto con l'invidere, il " guardare con sguardo bieco ", proprio degl'invidiosi), XVII 107, XXIII 7, XXIV 68, XXXII 7 (per forza mi fu vòlto il viso, al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un nuovo sistema di notazione, teorizzato e perfezionato a Parigi nel primo ventennio [...] è un acronimo dei vizi dell’epoca: Flaterie (adulazione); Avarice (avarizia); Vilenie (villania); Varieté (incostanza); Envie (invidia); Lascheté (codardia). Dal matrimonio di Fauvel con Vana Gloria nasce una stirpe che popolerà la Francia e il ...
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COLOMBO (Colón), Diego
Giovanni Nuti
Nacque verso il 1480 nell'isola di Porto Santo, vicino a Madera, da Cristoforo e Felipa Moniz, figlia di Bartolomeo Perestrello.
Il Perestrello, appartenente ad [...] (18 febbr. 1498).
A corte il C. dovette sperimentare prima il rispetto che il nome del padre suscitava, accompagnato dall'invidia e dall'ostilità di quanti vedevano nell'ammiraglio lo straniero colmo di onori che aveva scoperto il paese dell'oro; poi ...
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CARIONI, Battista (Battista da Crema)
Sosio Pezzella
Nacque a Crema tra il 1450 e il 1460 dalla nobile famiglia dei Carioni.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma il padre esercitava presumibilmente l'arte [...] da un tossico che si espande: l'amarezza, l'audacia, la tristezza, l'invidia. Da questi, come da una catena ininterrotta, nascono poi altri. Ad esempio dall'invidia, l'odio, l'ostinazione, l'incostanza, la vanagloria; dalla tristezza, l'irrazionalità ...
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RONDONI, Alessandro
Cristiano Giometti
– Nacque a Roma verso il 1644 da Francesco e da Margherita Lapi. L’anno di nascita si ricava dagli stati d’anime della parrocchia di S. Andrea delle Fratte, in [...] , sono ricordati quattro busti raffiguranti la Verità e la Prudenza (Segovia, palacio real de La Granja), la Bugia e l’Invidia (Aranjuez, casa del Labrador). Fino a oggi attribuiti a Ercole Ferrata (De Frutos Sastre, 2009, pp. 637-639), almeno due ...
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Pitti, Iacopo
Alessandro Montevecchi
Nacque a Firenze il 26 gennaio 1519 da Francesco e Ginevra Lanfredini. La famiglia era ricca e gravitava nell’orbita medicea. P. fu vicario a Pescia e senatore dal [...] dei protagonisti, o con rapidi commenti o attraverso le orazioni. Conosciamo così il cupo arrovellarsi di Ludovico il Moro, «invidioso», «disperato» (pp. 71-74), «confuso» (p. 79), oppure l’ipocrisia di Clemente VII, «mente dipinta» (p. 153), l ...
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MERCURIO, Scipione
Lisa Roscioni
MERCURIO (Mercuri), Scipione (Girolamo). – Nacque a Roma presumibilmente tra il 1540 e il 1550.
Lodato ma anche aspramente criticato dai suoi contemporanei, il M. fu [...] , diventando «uno dei primi medici della città» (Brambilla, p. 77). Il suo successo, secondo alcuni, gli avrebbe valso l’invidia dei colleghi medici, che cominciarono a sollevare dubbi sulle sue molteplici attività «poiché il Frate e il Medico non ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...