Attrice comica, nata a Parigi nel 1797, morta ivi nel 1875. Esordì a cinque anni al Théâtre des Capucines, in Fanchon toute seule; ma invidia e gelosia la fecero emigrare dall'uno all'altro teatro dei [...] piccoli. Recitando alle Varietés, nei Petits braconniers, vestì per la prima volta abiti maschili e per questo travestimento mostrò in seguito molto favore. Dopo una sosta a Bordeaux nel 1820 tornò a Parigi ...
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envia
Luigi Vanossi
La voce, derivata dal francese antico envie, compare tre volte nell'edizione parodiana del Fiore e del Detto. In Fiore CIX 13 Colui cui povertà tien in dolore, / convien che sia [...] , secondo il Parodi, nel senso di " cupidigia ". Non è però da escludere che anche qui il valore sia piuttosto quello di " invidia "; il luogo / là dove Envia ha lluogo sarà infatti l'Inferno (cfr. L.F. Benedetto, Di alcuni rapporti tra il " Detto ...
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putto
Lucia Onder
. L'aggettivo (v. PUTTA) compare in contesti figurati per definire un comportamento " di, da puttana ": in If XIII 65, in corrispondenza con il sostantivo meretrice (v.), nell'immagine [...] dell'invidia, che non allontana dalle corti i suoi occhi putti, " idest vagos, invigilantes ad acquirendum avare alienum " (Benvenuto); con riferimento anche più evidente all'essere disposto a favorire qualunque persona per interesse, in Pg XI 114 la ...
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sasso
Alessandro Niccoli
Nel suo significato più ampio e meno determinato, indica genericamente la " materia pietrosa " di cui è costituita una roccia compatta. Con questo valore ricorre solo in uno [...] degli esempi d'invidia punita gridati nel secondo girone del Purgatorio: Io sono Aglauro che divenni sasso, che fui mutata in " pietra " da Mercurio (Pg XIV 139; cfr. Ovid. Met. II 830-833).
Più frequentemente indica strutture rocciose di una certa ...
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spernere
Forte latinismo, in rima: La divina bontà, che da sé sperne / ogne livore (Pd VII 64). S. vale " disprezzare ", e quindi " allontanare ", " respingere ", " rimuovere "; " cioè dispregiando scaccia [...] " spiega il Buti; fuori della lettera: " Non conosce invidia né affetti scarsi " (Tommaseo). Per l'uso latino, v. Mn I XI 14 (due volte), XV 3. ...
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Leucotoe
Clara Kraus
Personaggio mitologico. Figlia di Orcano, re di Babilonia, e di Eurinome, fu amata e sedotta da Apollo; ma Clinzia, una delle ninfe oceanine, che prima di lei era stata amata dal [...] dio, spinta dall'invidia, denunciò il fatto al padre di L., che fece seppellire viva la figlia. Apollo, impietosito della triste sorte della fanciulla, la trasformò in un albero d'incenso. Il mito si legge in Ovidio Met. IV 190-255, che lo finge ...
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Figlia di Cadmo e della figliuola di Ares, Armonia, sposa dello Sparto Echìone, a cui diede Penteo. Dopo la morte della sorella Semele, insieme con le altre sorelle Ino ed Autonoe, diffuse per invidia [...] l'insinuazione che Semele avesse avuto commercio con un mortale, e che per celare la sua colpa si fosse vantata di essere stata amata da Zeus, il quale l'avrebbe punita incenerendola col fulmine. Ma di ...
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avarizia
Ettore Bonora
. Nella distribuzione delle pene del Purgatorio D. si attenne alla gerarchia dei vizi capitali tradizionale nel Medioevo, che aveva avuto la sua più autorevole sanzione da Gregorio [...] Magno, traducendosi nella formula mnemonica siiaagl (superbia, invidia, iracundia, acedia, avaritia, gola, luxuria). Nella gerarchia dei peccati si rispecchia pertanto la fedeltà del poeta alla teologia medievale, e la teoria esposta da Virgilio in ...
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odioso
Il possesso delle ricchezze è cagione di male... ché fa... lo possessore timido e odioso, lo rende cioè " oggetto di odio " (Cv IV XIII 10). E infatti, quanto odio è quello che ciascuno al possessore [...] de la ricchezza porta, o per invidia o per desiderio di prendere quella possessione !... E però Boezio nel secondo de la sua Consolazione [Cons. phil. II V 4] dice: " Per certo l'avarizia fa li uomini odiosi " (§ 13). V. ODIARE; Odibile; Odio. ...
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Aglauro
Giorgio Padoan
. Figlia di Cecrope, re di Atene, avvedutasi della presenza di Mercurio nella stanza che ella condivideva con le sorelle Erse e Pandrosa, fu dal dio stesso messa confidenzialmente [...] a parte dei segreti convegni d'amore che egli aveva con Erse. Per volontà di Minerva l'Invidia sparse i propri veleni su A.: la quale meditò come ostacolare quell'amore, e tentò quindi di impedire l'ingresso al divino amante tenendo sbarrata la porta ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...