Oreste
Giorgio Padoan
Figlio di Agamennone e di Clitennestra, era ancora fanciullo quando gli fu assassinato il padre (v. AGAMENNONE); la sorella Elettra, che sperava un giorno da lui vendetta dell'atroce [...] Invece usufruisce del cenno del De Amicitia ciceroniano per gli esempi di carità gridati nella seconda cornice purgatoriale ov'è punita l'invidia, uno dei quali è appunto la nobile gara tra O. e Pilade (Pg XIII 33 un'altra ‛ I ' sono Oreste ' / passò ...
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Nacque a Forum Iulii (Fréjus) il 13 giugno del 40 d. C. (Tac., Agr., 44) da Giulio Grecino, condannato a morte da Caligola per essersi rifiutato ad una falsa delazione, e da Giulia Procilla, che, rimasta [...] le insegne del trionfo e gli altri onori (ibid., 39). Deposto il comando, Agricola si ritira a Roma, e, temendo l'invidia dell'imperatore, rinuncia al diritto di sorteggio delle provincie di Africa e d'Asia (ibid., 47). Muore il 23 agosto 93 (Tac ...
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Generale ateniese, figlio di Ctesippo, del demo di Aixone. Eletto stratego, per la prima volta per l'anno 390-89 a. C. e poi per il 389-8, si distinse nelle ultime campagne di Tracia e nel Peloponneso, [...] patrio di C. (XX, 75 segg.). Fu di temperamento violento; avendo accumulato grandi ricchezze, per non eccitare l'invidia dei concittadini, si tratteneva volentieri lontano dalla patria.
Bibl.: Le fonti in J. Kirchner, Prosopographia attica, Berlino ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] i concili e nella descrizione della sua devozione e della sua pietà religiosa. Il terzo libro si apre con il richiamo all’invidia che turba la Chiesa dal suo interno in tempo di pace142, si interrompe per il confronto tra Costantino e i sovrani suoi ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] che insinua qui il Cestoni (uomo abitualmente privo di malizia e di invidia), è indubbio che il Redi, «il più incredulo uomo del mondo un Caldesi, di un Lorenzini, non hanno niente da invidiare alle «osservazioni» del Redi, e anzi si distinguono per ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] si fosser difesi, e II 36. Al senso proprio si associa quello traslato, in Pg XIII 69 come a li orbi non approda il sole, / così a l'ombre [degl'invidiosi]... / luce del ciel di sé largir non vole; / ché a tutti un fil di ferro i cigli fóra / e cusce ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] anche il passaggio [ɱv] > [mː] che si osserva sistematicamente in alcuni dialetti meridionali:
sicil. [ˈmːirja] mmìria ~ it. [iɱˈvi:dja] invidia, anche al confine di parola, [uˈmːiːu] um míu ~ it. non vedo
napol. [ˈmːidja] ’mmidia ~ it. [iɱˈviːdja ...
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conversione
Gilles Gerard Meersseman
. Della c. morale D. fornisce tre analisi. La prima, introspettiva, parte da un'esperienza propria: racconta egli stesso, nella Vita Nuova (XXXV ss.) come sorse [...] schema del mistico Pseudo-Dionigi.
Il poeta manifesta la sua metánoia personale confessando che non è tentato tanto dall'invidia quanto dalla superbia (Pg XIII 133-138), e permettendo a Beatrice di rimproverarlo per aver preferito la ragione, cioè ...
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usare [aggettivo verbale uso]
Domenico Consoli
Nella maggior parte delle occorrenze ha costruzione transitiva (attiva o passiva) e vale " adoperare ", " impiegare ", " servirsi di " qualche cosa: non [...] in quella lingua o idioma ", ‛ u. parole ' per " parlare ": e perché l'uno quella [lingua] non sa usare come l'altro, nasce invidia (Cv I XI 16); dal principio de la mia vita ho avuta con esso [il volgare] benivolenza e conversazione, e usato quello ...
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aprire
Fernando Salsano
. Con il significato comune di " disserrare ", opposto di ‛ chiudere ', è attestato in Pg IX 90 e 128 dissemi ch'i' erri / ansi ad aprir ch'a tenerla serrata (si tratta della [...] e coverchia (la facoltà di a. e chiudere gli occhi distingue D. pellegrino - cfr. XIII 131 - dai penitenti che per la colpa dell'invidia li hanno cuciti con filo di ferro), XXV 19, XXVII 37, Pd 187, XIX 113 come vedranno quel volume aperto (il libro ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...