STRINGHER, Bonaldo
Luciano Segreto
– Nacque il 18 dicembre 1854 a Udine, ancora austro-ungarica, dove il nonno, Giovanni Battista, si era trasferito attorno al 1840 da Conegliano Veneto, svolgendovi [...] dal 1872 dirigeva l’Ufficio reale di statistica – «amico e maestro», un «animo generoso [...] che non conosceva l’invidia», lo definì Stringher in una commemorazione ufficiale (In memoria di Bodio, 1920, p. 340) – instillò nel suo nuovo collaboratore ...
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vincere [III singol. imperf. ind. vincea e vincia: cfr. Parodi, Lingua 254, 358; partic. pass. vincuto, in Fiore CCXIII 6, e venta, in Rime LXXI 2; v. Barbi-Maggini e Parodi, Lingua 175]
Alessandro Niccoli
Verbo [...] tristatur de malo proximi "). In ogni caso, la frase sarà da intendere come rivolta propriamente a D. vittorioso del vizio dell'invidia; il Nardi, invece, ritiene che essa " potrebbe essere il principio di un inno a Cristo e immaginato da D. sul ...
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BIONDO, Michelangelo
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 25 sett. 1500. Che discendesse dallo storico Flavio non è certo, sebbene lo Zeno (contraddetto dal Mazzuchelli) pensasse trattarsi di un discendente [...] cui fu in intimità.
Nel 1539 il B. compone il trattato di pediatria De affectibus infantium et puerorum e il Dialogus de invidia. Nel 1540 stampa Angitia cortigiana, dialogo tra la cortigiana Angitia e il B. che, nelle vesti di Aristeo, le espone le ...
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VASARI, Giorgio
P. Barocchi
Pittore, architetto e scrittore, nato ad Arezzo nel 1511 e morto a Firenze nel 1574.
Sin dalla prima edizione delle Vite, pubblicate a Firenze presso l'editore Lorenzo Torrentino [...] e di epitaffi.I casi paralleli della pittura e della scultura (vita di Andrea Pisano), le conseguenze dell'invidia dei concittadini (vita di Antonio Veneziano), gli accidenti contrari alle fatiche degli artisti (vita di Barna), la "straccurataggine ...
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CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] Martini affiora costantemente la sua stima verso questo maestro, che lo stesso G.B. Martini gli invidiava: "Confesso... che ho non poca invidia alla di Lei persona... particolarmente per aver avuto la scuola e direzione di un tanto insigne professore ...
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malo [masch. plur. ma' e mai, anteposto a sostantivo iniziantesi con consonante; mali davanti a sostantivo iniziantesi con vocale o posposto]
Antonietta Bufano
L'aggettivo è di uso molto largo, soprattutto [...] lo bene e lo male in ciascuno appresentato: e dico lo male, perché molti, dilettandosi ne le male operazioni, hanno invidia a' mali operatori (I IV 8: è il concetto di ‛ male ', inteso ora come ‛ errore ' - mal giudicano - ora come ‛ perversione ...
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DORICO, Valerio
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Ghedi nel Bresciano intorno al 1500.
Fu uno dei numerosi tipografi dell'area lombardo-veneta attivi a Roma e in altre località (tra cui Venezia) nel sec. [...] dalle edizioni. Dall'epistola dedicatoria che premise alla versione latina dell'opuscolo di Plutarco Quomodo aliquis sese laudare sine invidia possit di Giulio Gabrielli si dovrebbe dedurre che conoscesse il greco, oltre al latino. Sembra strano però ...
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umiltà (umilità; umilitade; umilitate; umiltate)
Francesco Tateo
Virtù che assume un posto centrale nell'etica di D. fin dall'epoca della Vita Nuova, in cui essa conserva ancora la sua impronta di origine [...] di u. anche nei confronti delle altre donne, onorate dalla sua presenza, incapaci perciò di accogliere il vile sentimento d'invidia. Non solo l'u. allarga in tal modo la sua accezione fino a comprendere una serie di attributi dell'ideale femminile ...
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giusto
Antonietta Bufano
Nel significato che più si avvicina a quello di ius come " legge ", l'aggettivo ricorre nel canto di s. Francesco che, presso a morire, affidò la donna sua più cara, la povertà, [...] contrappone quella del suo tempo, inquieta come un malato che non può trovar posa in su le piume (Pg VI 150), piena / d'invidia (If VI 49-50), invasa dalla gente nova che con i sùbiti guadagni vi ha portato orgoglio e dismisura (XVI 73-74); una città ...
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GRATAROLO (Grattarolo), Bongianni
Paola Cosentino
Nacque a Salò intorno al 1530, stando all'ipotesi formulata dallo Zaniboni. Con il titolo di socio protettore, fece parte della locale accademia letteraria, [...] il suicidio collettivo dei protagonisti della vicenda) sono tre passioni per eccellenza tragiche, ovvero l'ira, la vendetta, l'invidia, che porteranno alla catastrofe finale.
Seconda tragedia del G. è l'Astianatte, frutto di una contaminazione fra le ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...