AMOREVOLI, Battista
Alberto Asor-Rosa
Attore del sec. XVI, nato a Treviso. Scarsissime le notizie della sua vita. Si sa che faceva parte, con lo pseudonimo di "Franceschina", e della Compagnia dei Gelosi, [...] , indirizzata alla Cristianissima Regina Luisa di Lorena, moglie di Enrico III, che ci è attestata dal Mazzuchelli: Nuove gare d'honesta invidia del Cielo, e de la Natura con el Consejo General de tutti i Dei per favorir la Corona Regia in cima el ...
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Scherillo, Michele
Nicolò Mineo
Critico (Soccorso, Napoli, 1860 - Milano 1930). Si formò a Napoli con lo Zumbini, il Kerbaker, il D'Ovidio; nel 1893 ottenne la cattedra di letteratura italiana nell'Accademia [...] vicenda umana oppure si ricerca la realtà storica o s'indaga il rapporto con la cultura o la vita dello stesso D.: Accidia, invidia e superbia e i Giganti nella D.C., in " Nuova Antologia " XXIII (1888); I primi studi di D., Napoli 1888; Alcune fonti ...
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faccina
s. f. In informatica, modalità di visualizzazione grafica, rappresentabile mediante una sequenza di caratteri alfanumerici o grafici, che esprime uno specifico stato emotivo dell’utente.
• Gli [...] non è, tuttavia, unicamente il palcoscenico dell’odio e dell’amore: altre passioni vi si esibiscono: l’ammirazione dei followers, l’invidia per chi ha successo, la gelosia di mariti, mogli, amanti, la paura davanti a certe notizie, oltre ad emozioni ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] diletti della musica e della danza e i facili amori. La scienza segreta onde i brahmani vantano il possesso non suscita ammirazione né invidia da quando gli dei non son più numi, ma nomi, e ad essi sovrasta il Brahman, il principio cosmico, di cui si ...
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Nacque nel 1409, morì il 15 maggio 1470. Figlio del cavaliere svedese Cnut (Canuto) Thordsson della nobile famiglia Bonde, C. si unì nel 1434 alla grande insurrezione, condotta da Engelbrekt, che si proponeva [...] Norvegia. Uomo di carattere troppo mite, per quei tempi così difficili. L'aristocrazia guardava a lui con invidia e malevolenza, che presto degenerarono in aperta ostilità. Sotto la direzione dell'arcivescovo Jöns Bengtsson Oxenstierna si ricompose ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nascere e crescere
Maria Monteleone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come tutti i momenti di passaggio importanti della vita, anche quelli [...] di A. La Penna, Milano, BUR, 1979
Col dies lustricus non finiscono tuttavia i pericoli. Tutta la pueritia è un’età esposta a malocchio, invidia e abusi. Forse è proprio nel giorno in cui gli viene dato il nome che si mette al collo del puer l’amuleto ...
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poco
Antonietta Bufano
È vocabolo di largo uso, sia come aggettivo che come avverbio; le uniche forme alterate sono po[chett]uzza, di Rime dubbie VI 8, e pocolino (avverbio), di Rime CXIV 7. Va subito [...] VII 85 poco sole); poca [" di scarso rilievo ", " non grave "] è l'offesa che D. ha recato a Dio con la sua invidia (XIII 134). Analogamente, in Pd XVI 1 O poca nostra nobiltà di sangue; qui D. vuole " mostrare... la imbecillitade e debolezza della ...
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Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] molto sinteticamente la fonte omettendo però l'intervento di G.: afferma che la denuncia dei Romani fu causata dalla loro invidia verso Narsete e che quest'ultimo, per vendetta, chiamò i Longobardi a prendere possesso dell'Italia. Conferma infine il ...
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ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Detto Andrea, nacque a Venezia il 21 apr. 1689, terzo dei sei figli maschi (tutti di nome Nicolò, a motivo di un fidecommesso istituito dal nonno Francesco) del cavaliere [...] si presentarono frequentemente alla corte, ed hanno ricevuto dal re, dal Delfino ... onori tali, che produssero ammirazione ed invidia. Compagni delle caccie, dei giochi e dei passeggi, hanno sempre conservato sentimenti di modestia, come conviene al ...
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QUIRINI, Lauro
Giorgio Ronconi
– Figlio di Pietro di Giorgio e di Franceschina Duodo, appartenne a quella cerchia di patrizi veneziani che attorno alla metà del Quattrocento, con l’affermarsi dell’Umanesimo [...] perché comincia nella forma dialogica alla maniera di Luciano per passare alle lodi dell’Alberti e quindi a trattare dell’invidia.
A questo periodo risalgono anche due lettere a Leonardo Bruni. Dalle pungenti risposte che gli indirizzò l’Aretino è ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...