Astrologo e poeta (n. forse ad Ancarano, presso Ascoli Piceno, 1269 - m. Firenze 1327). Insegnò astrologia in varie città d'Italia: da Bologna fu costretto ad allontanarsi nel 1324, come eretico, passò [...] , dei vizî e delle virtù. Notevole nel poema la polemica contro Dante, trattato con spregio: atteggiamento non ispirato da invidia, come si credeva un tempo, ma da una diversa impostazione di pensiero e dal bisogno di difendere l'astrologia dalle ...
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SCHALL von Bell, Johann Adam
Mario Barbera
Nato il 1° maggio 1592 a Colonia, morto il 15 agosto 1666. Studiò in patria e nel 1608, a Roma, nel Collegio Germanico; nel 1611 entrò nella Compagnia di Gesù. [...] prima classe, e trattato con grande familiarità dall'imperatore Shung-chih. Dopo la morte di questo (1661), perseguitato dall'invidia dell'astronomo maomettano Yang Kuang-hsien, fu processato insieme con altri e condannato a morte. Ma alcuni fenomeni ...
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PEROTTI, Niccolo
Paolo D'Alessandro
PEROTTI (Perotto, Perotta), Niccolò. – Nacque a Sassoferrato nel 1429 o 1430, primogenito di Francesco e di Camilla, o Iacopa, Lanzi da Fano.
Il cognome oscilla dalla [...] conversione agli studi in una lettera all’amico Iacopo Costanzi.
A Roma tradusse in latino il De invidia di Basilio di Cesarea, nonché il De invidia et odio e il De Alexandri Magni fortuna aut virtute di Plutarco; a Bologna l’Enchiridium Epicteti ...
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CAMILLI, Camillo
Renato Pastore
Non è possibile, neppure per approssimazione, determinare la data di nascita del Camilli. Vè inoltre una tradizionale incertezza nel collocarne il luogo a Siena, oppure, [...] , neppure dunque paradossalmente gestuale; così che i passi più caratteristici sono certe scene di battaglia e raffigurazioni, quali l'Invidia, non prive di una loro evidenza ("Mostruoso avvoltor: pallido ha il volto, / E 'l corpo asciutto e magro, e ...
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FLAMINIO (Flaminius, Flamminius), Lucio
Valeria De Matteis
Si ignora la data di nascita di questo professore di retorica che, nel 1486, ancora in giovane età, approdò al seguito dell'ammiraglio Federico [...] Siviglia (VI, 8); quindi aveva affrontato a Salamanca la lettura della Naturalis historia di Plinio, suscitando ammirazione e invidia. Già nel 1503, infatti, evidentemente in vista dell'incarico universitario (Marineo nella lettera del marzo di quell ...
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Michele
Gian Roberto Sarolli
Uno degli arcangeli del Vecchio Testamento; fu quello che maggiormente contribuì a debellare gli angeli ribelli capeggiati da Lucifero (Apoc. 12, 7-10). Questo passo dell'Apocalisse [...] il passo apocalittico. M. è invocato, insieme con s. Pietro e tutti i santi, da coloro che purgano il peccato dell'invidia, in Pg XIII 51 gridar ‛ Michele ' e ‛ Pietro ' e ‛ Tutti santi ', e infine, insieme con gli altri due arcangeli, Gabriele e ...
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Neque nubent neque nubentur
Dante Balboni
- Risposta (Matt. 22, 30) di Gesù ai Sadducei, gli spiritualisti dell'epoca, i quali gli chiedevano di chi sarebbe stata moglie, dopo la resurrezione, una donna [...] gola e alla lussuria cerchi il falso bene proprio, a differenza degli altri vizi capitali (la superbia, l'ira e l'invidia) che amano il male altrui; l'avarizia inoltre tiene attaccati ai beni della terra (v. 73), destinati anch'essi a dissolversi ...
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SCORZA, Sinibaldo
Orlando Grosso
Pittore e incisore, nato a Voltaggio il 16 luglio 1589, morto a Genova il 5 aprile 1631. Fu avviato alla pittura dal Paggi che in quel tempo rappresentava nell'ambiente [...] alla corte del duca di Savoia dove ebbe onori, dovette, quando scoppiò la guerra con la repubblica di Genova, lasciare Torino. L'invidia dei suoi compagni d'arte gli valse l'accusa d'intelligenza con il duca. Fu condannato a due anni d'esilio che ...
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. Con questo nome di sapore latino, foggiato da L. B. Alberti, i provveditori dell'università di Firenze indissero, a spese di Piero di Cosimo de' Medici e sull'esempio degli antichi ludi poetici o dei [...] nessuno aveva detto qualche cosa di buono e di nuovo. Un secondo certame era indetto per l'anno dopo, con tema "l'Invidia", ma non se ne fece nulla.
I componimenti del certame sono pubblicati da A. Bonucci, in appendice al suo discorso Della vita ...
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Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] che vigila alla soglia di uscita del cerchio dei superbi (XII 99); l'angelo che è alle soglie del cerchio degl'invidiosi (XV 35-36); l'angelo della pace (XVII 68-69), collocato all'uscita della cornice degl'iracondi, dalla luce ancora insostenibile ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...