Firenze
Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò [...] trista la città con l'arte sua (e cfr. Pd XVI 146-147). Il tema della violenza, in cui D. comprende superbia e invidia, già trattato da Ciacco e da Farinata, s'intreccia e si arricchisce qui dell'altro dell'avarizia; infatti l'episodio della " caccia ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'inventario delle forme viventi
Jean-Marc Drouin
L'inventario delle forme viventi
Si narra che un tempo i Sette Saggi avessero ottenuto da Giove il permesso [...] a mangiare e a bere, dimenticarono il loro progetto e si abbandonarono ai piaceri della musica e della danza, suscitando l'invidia di quelli che dimoravano più in basso e non potevano godere degli stessi piaceri. Si aprì così una controversia che fu ...
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Bibbia
Umberto Mazzone
Nell’opera di M. si ritrovano diversi riferimenti a personaggi ed episodi della Scrittura, che per M. costituisce un testo esemplare, da leggersi «sensatamente» (Discorsi III [...] leggi e che i suoi ordini andassero innanzi, ad ammazzare infiniti uomini, i quali, non mossi da altro che dalla invidia, si opponevano a’ disegni suoi» (Discorsi III xxx 17), ovvero ad abbattere gli avversari che lo contrastavano guidati dal timore ...
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mentitore
Vincenzo Valente
In Cv I XI 5 li ciechi sopra notati, che sono quasi infiniti, con la mano in su la spalla a questi mentitori, sono caduti ne la fossa de la falsa oppinione: i m. di cui si [...] di Falsembiante non sono indifferenti ma alternative: i poveri di cui si tratta, per cupidigia di denaro, diverranno ladroni o morranno d'invidia, oppure saranno ‛ falsonieri ', " falsari "; " bugiardo " sarà chi negherà di essere l'uno o l'altro. ...
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Nome di tre militari e uomini politici greci: 1. Nobile ateniese (n. 520 a. C.), sposò Agariste nipote di Clistene, dalla quale ebbe Pericle. Fu di tendenza moderatamente democratica; accusò (490) Milziade, [...] fu sbaragliato, presso Tunisi, l'esercito romano di Attilio Regolo (255 a. C.). Secondo la tradizione S., per sfuggire l'invidia, si sarebbe imbarcato subito dopo per la Grecia; fu però assassinato in mare dai Cartaginesi. Può darsi invece che sia ...
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Tiranno di Samo (m. 522 a. C.); governò dal 540 circa, mantenendo una flotta e una guardia del corpo coi mezzi che si procurava soprattutto con l'esercizio della pirateria. Ebbe alleati i tiranni Ligdami [...] orientali. La storia, narrata da Erodoto, del prezioso anello di cui P. tentò invano di disfarsi per evitare l'"invidia degli dèi", attesta la profonda impressione destata nei contemporanei dalla rapida ascesa di P. e dal tragico crollo della sua ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] è nell'accarno di Pg XIV 22. Analogamente, all'uso metaforico, ormai consueto, di ‛ pieno ' in rapporto con sentimenti dell'animo (piena / d'invidia, If VI 49-50; pien di spavento, IX 65; pien di disdegno, v. 88; pien d'ira, XII 72, ecc.), cui si ...
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Malebolge
Pietro Mazzamuto
Nome composto inventato da D. (Serravalle: " ‛ Malibolgie ' est proprie vocabulum Auctoris quia numquam tale vocabulum in aliquo loco, nec in auctoribus poetis, nec in philosophis [...] , il regno della lupa ricacciata nell'Inferno. Non a caso lo divide in quattro zone, in corrispondenza delle quattro principali forme d'invidia e in armonia con le quattro parti di Cocito; e vede le dieci bolge comprese fra peccatori che imitarono l ...
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comune
Andrea Mariani
. L'aggettivo compare ventun volte nell'opera dantesca; la ventiduesima occorrenza (Cv IV XV 11) è stata eliminata nell'ediz. del '21, che legge co[n] un[o] vocabulo (così anche [...] (Pg XI 63) è la Natura, che ci ha creati uguali e che Sapia misconosce, accecata dalla sua invidia. Ancora più forte l'immagine di If XIII 66, in cui l'invidia, la gelosia che in festa le corti è detta la meretrice che mai da l'ospizio / di Cesare ...
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dilettare
Lucia Onder
[dilette, in rima, indic. pres. II singol.] - Con costruzione transitiva, nel senso di " deliziare ", " procurare diletto, piacere a qualcuno " il termine compare in Rime LXI 5 [...] donne... adunate s'erano dilettandosi l'una ne la compagnia de l'altra; Cv I IV 8 molti, dilettandosi ne le male operazioni, hanno invidia a' mali operatori; IV Le dolci rime 131 e solo in lealtà far si diletta; XXII 9; Pd XXV 85 ti dilette di lei ...
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invidia1
invìdia1 s. f. [dal lat. invidia, der. di invĭdus: v. invido]. – 1. Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede...
invidiabile
invidiàbile agg. [der. di invidiare]. – Che è tale da poter essere invidiato; in genere di cosa che per la sua qualità o condizione eccita in altri l’invidia (nel senso attenuato di questa parola), il desiderio o anche solo l’ammirazione,...