Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] o stellata con prolungamenti tozzi o sottili (nell’uomo) o appiattita e con prolungamenti larghi (Vertebrati e Invertebrati). Si distinguono in melanofori ectodermici (cellule dello strato basale e della matrice del pelo; cellule dendritiche, cellule ...
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In etologia, insieme dei comportamenti finalizzati alla nutrizione e alla protezione della prole, in particolare nelle specie che hanno pochi figli e nelle quali la prole è inetta e richiede particolari [...] cure. Tra gli Invertebrati se ne hanno esempi negli Insetti sociali (api e formiche), nei quali le caste degli operai provvedono alla nutrizione e all'allevamento delle larve. Fra i Vertebrati si hanno gli esempi più complessi di c.p. soprattutto ...
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Naturalista e filosofo ceco (Pyšely, Praga, 1873 - Praga 1942), prof. (dal 1919) di filosofia naturale nell'univ. Carlo di Praga; autore di ricerche anatomiche e fisiologiche sugli organi di senso di Vertebrati [...] e di Invertebrati e di una teoria sul sistema nervoso. Si dedicò anche a studî storico-filosofici, schierandosi fra i vitalisti; notevole il suo trattato di storia delle teorie biologiche (Zur Geschichte der Biologie von Linné bis Darwin, 1915). R. ...
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anatomia La parte mediana del cervelletto nell’uomo e in altri Vertebrati.
Sindrome vermiana
Sindrome dovuta a lesione esclusiva del verme; la sintomatologia è imperniata sull’atassia del tronco che si [...] con la deambulazione ad arti inferiori divaricati.
zoologia Nome comune, privo di valore sistematico, di vari animali invertebrati caratterizzati da forma allungata, consistenza molle, assenza di zampe; da un punto di vista sistematico, gli organismi ...
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Involucro più o meno resistente e sviluppato, proteso a totale o parziale difesa del corpo dei Molluschi nonché di altri invertebrati, come Brachiopodi, Cirripedi, Vermi tubicoli, Insetti.
Conchiglia dei [...] conchiglia dei Molluschi vedi le voci: anfineuri; cefalopodi; chitone; gasteropodi; scafopodi; lamellibranchi.
Conchiglia di altri invertebrati. - I Brachiopodi (v.), riuniti un tempo con i Lamellibranchi, hanno una conchiglia bivalve composta di ...
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tassidermia Tecnica di preparare, a scopo scientifico, le pelli degli animali in modo da renderne possibile la conservazione, e di imbottirle dando loro l’aspetto e l’atteggiamento degli animali vivi. [...] vivo. Gli scheletri da preparare si fanno imbiancare e le varie ossa si legano in connessione anatomica.
Gli invertebrati e alcuni Vertebrati (Anfibi, Pesci) si conservano meglio in liquidi (alcol, formalina); alcuni Artropodi e specialmente gli ...
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Zoologo francese, nato a Parigi il 21 ottobre 1866, laureato nel 1887, professore di zoologia all'università di Nancy dal 1898. Di lui, sono importanti soprattutto due serie di ricerche: i lavori di fisiologia [...] , la funzione dell'epatopancreas, il sangue e la funzione fagocitaria e l'escrezione, sempre negl'invertebrati; e le ricerche sull'eredità, che lo condussero, indipendentemente da W. Bateson, al riconoscimento delle leggi di Mendel negli animali ...
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Sottoclasse di Platelminti Trematodi suddivisi nei superordini Monopistocotilei e Poliopistocotilei. Si sviluppano direttamente su uno stesso ospite con metamorfosi più o meno complicate. Ermafroditi, [...] per la maggior parte ectoparassiti di Vertebrati a sangue freddo, ma anche di Invertebrati. Possiedono un apparato adesivo composto di una o due ventose anteriori e da un disco adesivo posteriore, a volte con uncini. ...
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Biologo russo (Ivanovka, Char´kov, 1845 - Parigi 1916). Studiò in Germania, fu prof. di zoologia a Odessa (1870) ma dovette poi allontanarsi per ragioni politiche. A Messina (1883) e poi a Vienna, studiando [...] lo sviluppo d'Invertebrati marini fece le prime osservazioni dalle quali dedusse la dottrina della fagocitosi. Nel 1888 entrò all'Istituto Pasteur di Parigi, del quale divenne in seguito (1904) secondo direttore. Nel 1908 ebbe il premio Nobel per la ...
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reptazione
reptazióne [Der. del lat. reptatio -onis, da reptare "strisciare per terra"] [BFS] Modo di locomozione animale terrestre, detto anche movimento a serpentina, tipico di animali che si muovono [...] strisciando per terra in un modo caratteristico, sia Invertebrati (per es., Anellidi), sia Vertebrati, tra i quali sono i serpenti: v. locomozione animale terrestre: III 480 Fig. 2.1. ◆ [FML] Per analogia, il movimento delle molecole di un polimero ( ...
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invertebrato
agg. e s. m. [comp. di in-2 e vertebrato]. – 1. Privo di vertebre, cioè di colonna vertebrale (raro il sinon. evertebrato). Al plur., invertebrati, termine privo di un preciso significato sistematico, usato tradizionalmente per...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...