(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] scoperta del continente americano fu usato e si preferì parlare di selvaggi.
Invasioni barbariche Sono così comunemente designati le migrazioni e gli spostamenti dei popoli germanici che, a cominciare dai sec. 4°-5° d.C., entrarono nel territorio ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] e il silenzio durava oramai da un secolo, quando sopravvenne l'invasione araba.
Non fu la stessa situazione che gli Arabi trovarono in idee e dei metodi appresi alla scuola di Abelardo e di Gilberto, Ottone fu autorevole propagatore in Germania, e ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] , tuttavia è indubitato che, presso i Germani di quel tempo e dei secoli posteriori, gli schiavi erano numerosi e invasioni mongoliche, iniziatesi nel sec. XIII, si moltiplicò il numero dei prigionieri di guerra o dei fuggiaschi, caduti in mano dei ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] T. Melicher, Der Kampf zwischen Gesetzes- und Gewohnheitsrecht im Westgotenreiche, Weimar 1930).
2. Periodo dei fueros o dei diritti locali germanici. - Con l'invasione araba (711) si ruppe l'unità politica fondata sullo stato visigotico. Rimase, per ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] delle relazioni commerciali, politiche e militari fra l'Italia e i paesi germanici. Poco elevato (1370 m.) in confronto degli altri colli, posto , ma piuttosto una grande porta d'invasione e di passaggio dei popoli.
Le comunicazioni ferroviarie e la ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] parte se si modificò gradatamente presso i Germani la concezione dello stato e dei diritti e doveri del sovrano, se i Isidoro di Siviglia e Braulio di Saragozza; finché sopravviene l'invasione musulmana.
La chiesa franca. - Anche nella chiesa franca, ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] nelle mani di pochi non fu particolare dell'Europa romano-germanica, fra i secoli VI-XI. Essa si manifestò anche in Vatatze parò il colpo, concludendo con questo un'alleanza. L'invasionedei Mongoli, che in quel tempo si riversarono sulla Russia e ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] Sicilia appartenne al numero delle provincie senatorie.
Le invasioni barbariche non risparmiarono l'isola; nel 280 Siracusa o per lo meno vi sono eccezioni. L'arte popolare dei popoli nordici (Germani, Sassoni, Danesi, Scandinavi e via) è certo più ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] e del Perù, precolombiani, dell'epoca delle grandi invasioni o barbarica. Il mutamento dello stile, sulla cui nazionale, dalla nebbia scozzese di Ossian e dalle saghe germaniche degli dei e degli eroi, l'avida mente delle giovani generazioni tese ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] bronzo e in ferro, e da essa si sviluppa poi la spada germanica del periodo delle invasioni. In ltalia la spada in ferro riproduce i tipi delle spade in bronzo, come quelle dei sepolcreti di Cenisola, a lama allungata, codolo e testa appiattita, ma ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...