CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] basandosi proprio sulla sostanziale continuità della vita urbana e dei commerci, sostenne che non furono le migrazioni deiGermani a interrompere l'unità del mondo romano, bensì le invasioni degli Arabi, che turbarono quegli equilibri che rendevano ...
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EUGIPPIO
Rajko Bratoz
Presbyter (abate) del monastero di S. Severino in castro Lucullano presso Napoli, nacque intorno al 460 o - al più tardi - intorno al 467 nel Noricum Ripense o nella Raetia Secunda, [...] invasioni e devastazioni barbariche, dai mutamenti provocati dalla presa di potere in Italia da parte di Odoacre; dalle relazioni con le genti germaniche atteggiamento di aperta opposizione nei confronti deiGermani, di espressa ostilità verso gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo che invecchia: la crisi e la sua interpretazione
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la sempre più incerta [...] quelle orientali, messe a dura prova dalle invasionidei Borani (popolazione stanziata in Crimea, dedita alla placare le paure degli abitanti, spaventati dalle incursioni di bande germaniche che si spingevano fino in Italia, che per concrete necessità ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] secoli dell’impero gli spostamenti e le invasioni di popolazioni germaniche produssero lasciti di varia portata nel ed. 1937).
Morlicchio, Elda (2002), L’eredità linguistica deiGermani in Italia intorno al Mille, «Annali dell’università degli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli delle steppe e lo spazio mediterraneo: Unni, Avari, Bulgari
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I popoli nomadi [...] violata, e mai più ristabilita.
È possibile interpretare, quindi, le grandi invasioni-migrazioni (Völkerwanderungen) della prima metà del V secolo come un disperato tentativo deiGermani di sottrarsi al giogo degli Unni: dopo anni di convivenza sulle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazioni barbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazioni barbariche [...] imperiale in Occidente, la storiografia parla di “invasioni barbariche”, mentre, guardando a quegli eventi come XIX secolo a oggi) di “migrazione dei popoli” (Völkerwanderung).
Le origini deiGermani e la loro collocazione ai confini dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Regni, imperi e principati barbarici
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’area mediterranea si attuano processi di [...] gruppi tendono a fermarsi su un territorio. L’insediamento deiGermani in Occidente e degli Slavi nei Balcani offre impulso dei Vichinghi: la Scandinavia dall’età tardoantica all’VIII secolo
Nei secoli V-VIII la Scandinavia non subisce invasioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Guerra e societa nei regni romano-barbarici
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con le invasionidei secoli V e VI la cultura [...] relativo” dei barbari, ancorché popolazioni quantitativamente esigue, rispetto ai popoli latinizzati: nel corso delle invasioni, i della guerra nei regni romano-barbarici
Lo stanziamento dei popoli germanici in Europa segna la fine delle forme di ...
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romano-barbarici, regni
Sandro Carocci
L’incontro tra due diverse civiltà da cui nacque l’Europa
Il Medioevo – e dunque anche l’Europa, che nel Medioevo è nata – è frutto di un incontro, di una fusione: [...] dell’integrazione erano i rapporti che, già prima dell’invasione, i barbari avevano intrattenuto con il mondo romano. A Romani e Germani aveva avuto il maggiore successo, crebbe con il tempo, sostenuta dai valori guerrieri deiGermani e dalle ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] India e la Babilonide.
Un nuovo periodo s'inizia con l'invasionedei popoli detti ārya, parlanti una lingua indoeuropea. Essi vennero forse Nel sacrificio indiano, assai diverso da quello dei Greci, dei Romani, deiGermani, ecc. "non si fa l'offerta ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...