Vedi POZZUOLI dell'anno: 1965 - 1996
POZZUOLI (Puteoli)
¿ A. Maiuri
Fondata nell'insenatura occidentale del Golfo di Napoli e nel cuore della regione flegrèa, da profughi greci di Samo (528 a. C.) sfuggiti [...] di più o meno larghe elargizioni di grano per il suo vettovagliamento (Simm., Epist., x, 6o). Ma più delle invasionibarbariche fu il bradisismo, con il lento sprofondamento del litorale che costrinse gli ultimi superstiti ad abbandonare il quartiere ...
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Vedi VEIO dell'anno: 1966 - 1997
VEIO (Veii)
J. B. Ward Perkins
Città etrusca a 15 km a N-O dal centro di Roma, presso il villaggio di Isola Farnese. Fondata da villanoviani, in una delle prime fasi [...] strada, di natura strettamente pratica, e che hanno lasciato poche tracce, non sembra siano sopravvissuti alle invasionibarbariche; alcune delle grandi ville in campagna invece, rimasero costantemente occupate, in maniera tradizionale, fino all'VIII ...
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LEGGIO
M. Di Fronzo
Il termine l., dal gr. λογεῖον 'pulpito, tribuna', incrociato con il lat. medievale legivum o legium, usato nel senso di 'luogo dal quale si legge', designa un oggetto di uso liturgico [...] 1965, pp. 157-174; J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968); The Year 1200, a cura di K. Hoffmann, F. Deuchler, cat., 2 voll., New York 1970; O. Kurz, Folding ...
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UNGHERIA
J. Gy. Szilágyi
J. Fitz
I. Gyszilágyi
A. Kiss
I. Gy. Szilágyi
T. Szantéleky
J. Gy. Szilágyi
Raccolte archeologiche. - Data la scarsa conoscenza che si ha generalmente nella cultura archeologica [...] , a Pogánytelek, (età romana); a Somlövásárhely, a Vaszar (prima Età del Ferro), a Várpalota, a Öskü, a Jutas (età delle invasionibarbariche). Le più antiche tracce di vita umana sono venute alla luce nel 1951, nei dintorni del villaggio di Lovas ...
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VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasionibarbariche (e in particolare quelle dei [...] Longobardi). Le origini di V., e cioè la sorte delle lagune tra Grado e Chioggia, dal sec. VI alla metà dell'VIII, presentano ancora punti non chiariti e contradditori, soprattutto a causa delle intenzionali ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] e gli Unni. Tuttavia il Bosforo (Panticapeo) anche nell'epoca della grande migrazione dei popoli e delle invasionibarbariche conservò la sua importanza come centro artistico-artigiano, il più significativo di tutta la costa settentrionale del Mar ...
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Vedi CARTAGINE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CARTAGINE (fen. Qart Hadasht; greco Καρχηδών; lat. Carthāgo)
P. Romanelli
G. Sgatti
Colonia fondata dagli abitanti di Tiro sul golfo che si apre nella costa [...] la diceva la più bella dopo Roma. Sprovvista di difese fino a questo momento, l'approssimarsi del pericolo delle invasionibarbariche indusse Teodosio II nel 425 a circondarla di mura. Dopo la parentesi vandala, Giustiniano restaurò C. dei danni ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] di conoscere uno dei più completi edifici del genere.
Efficiente fino al IX sec., P. è presa spesso di mira dalle invasionibarbariche (i Goti di Alarico, i Vandali di Genserico, i Goti di Vitige) nel tentativo, occupandola, di affamare Roma; da ciò ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] mani ignote depongono molto spesso mazzi di fiori in sua memoria.
Decadenza e rinascita del Foro Romano
In seguito alle invasionibarbariche e al crollo dell'Impero Romano d'Occidente il Foro Romano conobbe un lento abbandono e - di conseguenza - un ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] d. C. lo sviluppo economico e demografico portò all'espansione delle città oltre la linea pomeriale; ma, dopo le invasionibarbariche della fine del III sec., le città tornarono a rinchiudersi nei loro perimetri e le p. u. simboliche furono inserite ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...