Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] assecondando in tal modo le tendenze volgari e l’abbandono del normativismo del l. tradizionale.
Le invasionibarbariche provocarono lo sfaldamento dell’insegnamento tradizionale e la rottura definitiva dell’unità linguistica dell’Impero romano: dal ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] -143; J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968); H.P. L'Orange, Nota metodologica sullo studio della scultura altomedievale, Alto Medioevo 1, 1967, pp. XI-XXII ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] sostanziale unicità della lingua, concepita quale stabile istituzione dello stato romano, e quindi corrottasi soltanto con le invasionibarbariche. Ma più che nella tesi in se stessa, una singolare originalità è dimostrata nella coerenza metodica di ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] , alla quale sembra piuttosto preferibile l'evidenziazione di aree omogenee per scelte stilistiche o tematiche. Le invasionibarbariche e l'interruzione dei contatti culturali che esse comportarono possono essere in gran parte responsabili della ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] sulle rovine di Roma, III, pp. 267-416, in cui, sulla scorta di Pietro da Barga (1587), scagionò le invasionibarbariche e i cristiani dall'accusa di aver distrutto o danneggiato i monumenti dell'antica Roma e ne attribuì la responsabilità alle ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] nel cortile di palazzo Crepadona) sembrano attestare una fioritura della città soprattutto nel 2°-3° secolo. Subìte le invasionibarbariche, B. rimase sotto la giurisdizione bizantina fino all'avvento dei Longobardi. Il nome di Bellunum e l'aggettivo ...
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Agricoltura
P. Mane
M. Bernardini
Dal punto di vista storico-artistico, lo studio dell'a. medievale può avvalersi di testimonianze iconografiche dalle diverse e numerose tipologie. Esse costituiscono [...] Impero, che comportò una restrizione delle terre coltivate rispetto a quelle a pascolo, fece seguito durante il periodo delle c.d. invasionibarbariche (dal sec. 5° ai secc. 9°-10°) l'affermarsi, nei vasti domini del fisco romano ereditati dai capi ...
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AQUITANIA
P.F. Pistilli
(franc. Aquitaine)
Vasta regione storica della Francia atlantica sudoccidentale, i cui confini naturali sono individuati a O dal golfo di Guascogna, a S-O dalla catena dei Pirenei, [...] (con bibl.); J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968); id., L'Empire Carolingien, Paris 1968 (trad. it. L'Impero carolingio, Milano 1968); F. White, Ways of ...
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CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] Milano 1966), p. 44; J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968), p. 32; N. Duval, Une basilique à tours dans une mosaïque du Louvre, RArch, 1972, pp. 365-372; M ...
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VANDALI
E.A. Arslan
Popolazione germanica, probabilmente in origine stanziata nell'area scandinava e baltica, menzionata per la prima volta nel sec. 1° d.C. (Plinio, Nat. Hist., 4, 99).I V. compaiono [...] 1994-1995, pp. 187-202; C. Morrisson, Caractéristiques et usage de la monnaie vandale et protovandale, in Le invasionibarbariche nel meridione dell'Impero: Visigoti, Vandali, Ostrogoti, "Atti Convegno, Cosenza 1998" (in corso di stampa).
E.A. Arslan ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...