INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] (v. arturo), campione dei Celti cristiani contro i barbari pagani; ma è probabile che tali racconti siano basati 1435, e sebbene la guerra continuasse ancora per parecchi anni, l'invasione della Normandia da parte del re di Francia nel 1449-50 e la ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] Etnografia e folklore. - Dopo il periodo delle migrazioni barbariche si trovano nei Paesi Bassi tre tribù germaniche: i assediò con 20.000 soldati, e salvò così la Frisia dall'invasione. Guglielmo fece aprire le dighe, inondare il paese tra lo ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] matrimonio tra persone di classi diverse; ma all'epoca delle invasioni il divieto doveva valere solo per i servi e gli 'appellativo di "buon amore" (cfr. la Morgengabe del diritto barbarico). In parecchi paesi, i nuovi coniugi osservano la castità per ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] che si viene formando nell'impero nel sec. IV, solo i barbari hanno la possibilità di salire da gregarî ai più alti gradi. Gl'imperatori illirici si opposero con rinnovata energia alle invasioni: Claudio il Gotico diede rudi colpi ad Alamanni e Goti ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] sia, e ciò è più verosimile, per il fatto che le invasioni persiane recarono la devastazione e asportarono come bottino tutto ciò che era parte. Essa mantenne le qualità pittoriche e le tecniche barbariche, ma aggiunse il rilievo figurato a sbalzo, di ...
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SMALTO
Carlo CECCHELLI
Filippo ROSSI
Giovanni VACCA
. Antichità. - Nel senso in cui noi l'intendiamo, la parola smalto non appare che nell'avanzato Medioevo, derivando dal tedesco schmelzen ("fondere"; [...] , di probabile origine persiana, diffusa anche in Occidente dall'arte barbarica (v.).
Di questa tecnica il Rosemberg ha rintracciato gl'incunabuli in monumenti del periodo delle invasioni quali le fibule auree del tesoro di Szilágy Somlyó (Museo ...
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NERO, MARE (antico Pontus Euxinus; turco Kara Deniz; russo Černoe More; bulgaro, Černo More; romeno Marea Neagră; A. T., 71-72)
Raffaele ISSEL
Plinio FRACCARO
Giovanni PLATANIA
Giuseppe MORANDINI
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Appartiene [...] Eusino. Questa florida condizione durò sino a quando l'impero degli Sciti fu abbattuto nel sec. III dalle invasioni dei Sarmati e di altri barbari e le condizioni di ordine e di pace cessarono nella Russia meridionale. Gli Sciti, ripiegando verso la ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] Chiusi e su Roma nel 390 e dalle reiterate invasioni dei Galli nella Valle Padana che l'avevano questi aspetti cf. G. Traina, Paesaggio e 'decadenza', p. 717; Id., Aspettando i barbari, p. 255; Id., Paludi e bonifiche, pp. 42-47.
35. Cf. Plinius, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] ancora venire; e venne, infatti, con il dilagare delle invasioni germaniche nel 5° sec. e con il drammatico acuirsi della e illuminante valenza storiografica: la questione omerica, la ‘barbarie ritornata’ del Medioevo, la ‘storia ideale eterna’ del ...
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ARMI e ARMATURE (v. vol. II, p. 820, s.v. Corazza; vol. II, p. 315, s.p. Elmo; vol. VII, p. 138, s.v. Scudo; vol. VII, p. 421, s.v. Spada)
M. C. Guidotti; G. Lacerenza; R. Pierobon-Benoit; Ch. Saulnier; [...] modifica delle tecniche di combattimento, ma va scissa dal problema delle invasioni: la sua introduzione infatti non è improvvisa, ma è preceduta, nel in una zona di interferenza con le culture «barbariche»; ciò induce a non escludere un eventuale ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...