Nato a Mussomeli il 23 giugno 1812, esulò dalla natia Sicilia per insofferenza d'angherie borboniche, e nel 1849 passò a vivere a Firenze dove, dal 1859, fu segretario e poi professore d'estetica nella [...] Municipî italiani (1ª edizione, Firenze 1851), concepita come storia di "forme politiche antichissime che tra le procelle di barbaricheinvasioni serbarono le reliquie della sapienza civile dei Romani". Vero è che perciò egli aveva anche ragione di ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] assistono al disgregarsi del loro mondo, sottoposte a invasioni e scorrerie continue dalla Scandinavia, dall’Asia, dall importanti della storia.
La cultura delle nuove popolazioni barbariche si afferma nella cultura latina popolare: nelle saghe ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] Novae era forse all'origine dipendente.Dall'età delle invasioni, c. con caratteristiche differenziate si sviluppano in vaste regioni europee, in relazione a insediamenti di popolazioni barbariche o, in caso di territori conquistati, anche in contesti ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] 1927; Monachino, 1968); il numero diminuì dopo le prime invasioni longobarde (571-574) apportatrici, oltre che di distruzioni, di qualche personaggio di alto lignaggio, è opera di una bottega romano-barbarica fra la fine del sec. 5° e l'inizio del 6° ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta degli Antonini, ovvero della scoperta dell'interiorita
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Edward Gibbon, il grande [...] apparenza in pace e fiorente, ma sui cui confini premevano i barbari e al cui interno covavano i conflitti sociali.
Da Marco aveva notevolmente indebolito quell’area, aprendo la via alle invasioni della Pannonia e della Dacia. A fronte di ciò negli ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] a essi soggetti si unirono ai Longobardi nell'invasione dell'Istria; ma l'ambasceria regia reduce 413-434, 447 s., 481 s.; 107-147; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano 1940, pp. 281 s., 301-307; N. Grimaldi, S. Colombano ...
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EUGIPPIO
Rajko Bratoz
Presbyter (abate) del monastero di S. Severino in castro Lucullano presso Napoli, nacque intorno al 460 o - al più tardi - intorno al 467 nel Noricum Ripense o nella Raetia Secunda, [...] 496), il nuovo presbyter Marciano, accogliendo infine l'invito della pia Barbaria, condusse la congregazione di s. Severino sino al castrum Lucullanum, per le sempre più frequenti invasioni e devastazioni barbariche, dai mutamenti provocati dalla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mondo che invecchia: la crisi e la sua interpretazione
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la sempre più incerta [...] volta cittadini romani, non ha pace: flagellato da pestilenze e invasioni sempre più massicce, giunge a spaccarsi in tre, e l’ della potenza persiana e alle sempre più massicce incursioni barbariche, i sovrani del III secolo, soprattutto a partire ...
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Medioevo
Sandro Carocci
L’infanzia dell’Europa
Medioevo è il nome dato a un periodo molto lungo della storia del mondo cristiano. È durato mille - millecento anni. In questa lunga epoca della nostra [...] lo più germanici, immigrati in massa nelle regioni dell’antico impero, che avevano assunto il potere politico e militare (barbariche, invasioni).
Fra i Romani e i Germani, all’inizio, le differenze erano enormi: nel mondo romano, per esempio, i ceti ...
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civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] più elevato dell'abitante della città in quanto distinti da quelli dell'abitante della campagna o del barbaro (barbariche, invasioni).
Civiltà divenne sinonimo di urbanità, un modo di comportarsi gentile e cortese proprio dei cittadini. Questo ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...