Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] sul Bosforo.
Medioevo. - Durante il periodo della nostra storia caratterizzato dalla decadenza dell'Impero romano e dalle invasioni dei barbari, la storia dell'arredamento, come in genere ogni ramo della storia dell'arte, presenta lacune profonde ...
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Generalità ed estensione. - Per civiltà del ferro (o età del ferro, come anche viene chiamata) si deve intendere quel periodo conclusivo della vita preistorica della maggior parte dell'Europa, in cui il [...] la restante Europa; il contrasto fra il mondo classico e il barbarico, con l'età del ferro, si accentua sempre più, fino soprattutto e nel centro, dopo il 400 a. C., le invasioni galliche depongono materiali proprî della cultura di La Tène, ma essi ...
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È un cerchietto di metallo, di solito prezioso, o anche di altra sostanza, che si porta nelle dita delle mani per motivo di ornamento od altro. È conosciuto ed usato dalla più lontana antichità; sembra [...] che recano, gli anelli gnostici.
Medioevo. - Una tecnica nuova si afferma nel bacino del Mediterraneo con le invasioni dei popoli barbari. Questi avevano conosciuto la semplice forma dell'anello a castone attraverso anelli etruschi e romani. Spesso ...
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. Si designa così l'arte che si sviluppò in Occidente all'epoca delle invasioni germaniche, dal sec. V ai sec. IX. In singolare contrasto con l'arte classica l'arte dei barbari deforma la realtà, impone [...] si osserva un legame diretto fra quell'arte preistorica e l'arte del periodo delle invasioni.
Bisogna notare infine i rapporti stretti fra l'arte barbarica ornamentale e quella dell'Oriente indigeno, copta, siriaca, persiana, che aveva resistito all ...
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MARCO AURELIO
Roberto PARIBENI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto PARIBENI
. Imperatore romano dal 7 marzo 161 al 17 marzo 180. Era nato a Roma da M. Annio Vero e da Domizia Lucilla il 26 [...] non dovesse turbarsi, ed era troppo facile per mentalità barbariche attribuire l'inazione romana a debolezza e impotenza. Il con le sue truppe, lasciando aperta la sua provincia all'invasione partica. Alla situazione divenuta gravissima, M. A. non ...
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. Nome latino della spilla di sicurezza (in gr. περόνη, πόρπη, ἐνετή) adoperato dagli archeologi come termine tecnico per designare questo elemento del vestiario antico frequentissimo fra i materiali di [...] n. 16), non frequenti in Italia e forse introdotte dalle invasioni dei Galli.
Fibule di età romana (ciclo del capo a ottagono, ad S. Un centro di sviluppo per le fibule barbariche sembra essere stato la Russia meridionale, in rapporto con Bisanzio ...
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. È la popolazione più numerosa del Daghestan (circa 700.000 anime), diffusa in una vasta zona che va da Čir-jurt sul Sulak fino a Zakataly, nella parte meridionale oltre la catena principale del Caucaso. [...] pace. Fino al Peloponneso si spinsero queste orde barbariche e con queste scorrerie incomincia la devastazione e la , I (359-568), II, Londra 1923, pp. 314-316; id., The invasion of Europe by the Barbarians, Londra 1928, p. 262 segg.; A. Dopsch, ...
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Diritto. - La composizione dei delitti è un istituto che ebbe una notevole importanza nella storia del diritto penale, e consiste nel pagamento d'una determinata indennità fatto dall'offensore all'offeso, [...] statale in questa materia dopo che, in seguito alle invasioni e sull'esempio romano, lo stato germanico si organizza civiltà romana e poi soprattutto per l'avvenuta conversione dei barbari al cristianesimo, la faida doveva perdere ogni giorno più ...
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Antica città sulla costa meridionale della Propontide; era situata sulle pendici meridionali della penisola, che è unita al continente per uno stretto istmo paludoso, fino al quale si estendeva la città. [...] poi definitivamente soltanto nel 25 d. C., sotto Tiberio. Nel tardo Impero fu spesso minacciata dalle invasioni dei Goti e di altre popolazioni barbariche; più tardi fu metropoli della provincia dell'Ellesponto.
Bibl.: J. Marquardt, Cyzicus und sein ...
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Figlio naturale di Carlomanno, re dei Franchi Orientali, e nato verso la metà del sec. IX, nell'880 divenne duca di Carinzia e nell'887 fu eletto dai grandi feudatarî germanici re di Germania per la parte [...] gli Ungheri che incominciavano in quegli anni le loro invasioni verso la Germania e l'Italia. In complesso la , Stato e Chiesa da Berengario I ad Arduino, Torino 1908, e G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano [1910], con ricca bibl. ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...