impero
Massimo L. Salvadori
Tanti popoli, un unico centro di potere
Per impero si intende un organismo politico costituito da diversi paesi, popolazioni e Stati collocati anche in zone non contigue, [...] spostò la capitale principale da Roma a Costantinopoli. Nel 476 l'Impero d'Occidente crollò in seguito alle invasionibarbariche, mentre quello d'Oriente, l'Impero bizantino, sopravvisse fino al 1453, quando venne definitivamente abbattuto dai Turchi ...
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germaniche, popolazioni
Tommaso Gnoli
Dall'Est e dal Nord contro Roma antica
Rudi e indomite, le popolazioni germaniche nel corso delle loro lunghissime migrazioni finirono per scontrarsi con una barriera [...] Romano d'Occidente.
Il primo ‒ un momento decisivo per le sorti dell'Impero e della futura Europa ‒ fu la grande invasionebarbarica che ebbe luogo nell'inverno dell'anno 406-407, quando in una sola notte superarono il Reno gelato Vandali, Suebi ...
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DEUTERIO
Paola Scarcia Piacentini
Poco o nulla si sa di questo personaggio, amico del più famoso Ennodio (il Leistner lo dice suo maestro, ma più verisimilmente era un suo collega), vissuto a Milano [...] a cavallo fra V e VI secolo, nel periodo in cui nella città, pur dopo le invasionibarbariche, tornava a svilupparsi l'insegnamento della eloquenza e della retorica.
C'è infatti chi ha voluto vedere in D. ed Ennodio i principali docenti di una scuola ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Θήβαι αἱ Φϑιώτιδες, o anche αἱ ᾿Αχαΐδες, più tardi anche Θῆβη; Thebae Phtiae, o Phtiotides, o Phtioticae)
L. Vlad Borrelli
Capitale della Ftiotide, presso [...] dell'èra cristiana fu, con Larisa il più antico vescovado della Tessaglia. Venne abbandonata nel IX sec. al tempo delle invasionibarbariche. Non si sa come il nome pregreco di T. giunse nella achea Ftiotide; assente dal Catalogo delle Navi (Iliade ...
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ACROPOLI (᾿Ακρόπολις)
¿ A. Della Seta
È la sommità o, ancor meglio, la parte alta della città. Di questo valore rimane traccia, anche in età greca tarda, nell'uso dei due vocaboli separati ἄκρα πόλις.
La [...] 'Egeo, ridusse in Italia queste cinte fortificate a monumenti di puro valore storico, la decadenza dell'Impero con le invasionibarbariche, e poi lo stabilirsi di dominî principeschi, riportò in uso per tutto il Medioevo la costituzione della cinta ...
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Vedi SALONA dell'anno: 1965 - 1997
SALONA (v. vol. VI, p. 1077)
J. Vokotopoulou
K. Soueref
Nuovi scavi e ricerche, anche condotti in collaborazione con missioni straniere, hanno consentito di acquisire [...] la memoria del venerato vescovo; nel VI fu aggiunto un nartece; nel VII tutta la basilica fu distrutta da invasionibarbariche, e successivamente ne fu ricostruito solo il presbiterio.
Nel cimitero di Marusinac, a E del mausoleo del martire Anastasio ...
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VARNA
A. Tschilingirov
(gr. ᾽ΟδεσσόϚ)
Città portuale della Bulgaria, capoluogo dell'omonima provincia, posta lungo la costa occidentale del mar Nero.
Intorno al 585 a.C. Mileto fondò la colonia di Odessós [...] 'ultima ne prese il posto nel corso del 6° secolo. Sotto Giustiniano (527-565), la città conobbe, dopo le invasionibarbariche, un momento di considerevole crescita economica e culturale che ebbe i suoi esiti in una vivace attività costruttiva nell ...
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SAVARIA
D. Adamesteanu
Z. Kadar
Corrisponde all'attuale località ungherese di Szombathely.
Faceva parte della Pannonia Superior e, data la sua posizione sulla grande strada che collegava Emona al Danubianus, [...] del periodo di Hallstatt B.
Nella sala terza è raccolto il materiale dell'epoca romana e quello delle invasionibarbariche. Fra gli oggetti romani sono di particolare interesse le terrecotte comico-erotiche, un tesoro che contiene numerose statuette ...
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Vedi ODERZO dell'anno: 1963 - 1996
ODERZO (Opitergium)
B. Forlati Tamaro
Piccola città della provincia di Treviso nella bassa pianura alluvionale veneta; già municipio romano. Poco sappiamo delle sue [...] tre grossi encarpi che sostengono belle teste-ritratto maschili e femminili.
La città fu tra le prime a risentirsi della minaccia delle invasionibarbariche. Nel 167 d. C. i Quadi e i Marcomanni si spinsero fino alle sue porte (Amm. Marc., xxiv, 6, i ...
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CARRARI, Vincenzo
Tiziano Ascari
Nato a Ravenna il 14 sett. 1539 da Mario e da Giovanna Andreoli, studiò leggi a Bologna, dove fu scolaro di Annibale de' Grassi e di Antonio Giavarino, e a Ferrara, [...] Rimini, Cesena, Forlì, Faenza, Imola, Cervia, Comacchio, Forlimpopoli e Bertinoro. Nel secondo tratta del periodo che va dalle invasionibarbariche alla fine del 1200. Il resto, cioè circa tre quarti dell'opera, è rimasto inedito e ne costituisce la ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...