Vedi NOLA dell'anno: 1963 - 1996
NOLA (v. vol. V, p. 537)
V. Sampaolo
I nuovi scavi effettuati nel centro urbano e nella sua immediata periferia consentono di tracciare, per grandi linee, un quadro della [...] (al declino economico proprio di alcune aree periferiche durante il tardo impero si sommano le conseguenze delle invasionibarbariche e dei fenomeni vulcanici che dal 395 al 512 tormentarono la regione) rendono assai problematico il recupero ...
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Vedi VIENNA dell'anno: 1966 - 1997
VIENNA (Vindobona)
H. Kenner
F. Eichler*
Nel luogo dell'odierna città sorgeva dapprima un piccolo castello posto a fortificazione del più importante centro di Carnuntum [...] , per lo meno le mura occidentali e quelle meridionali sono sopravvissute alla tarda antichità e che, al tempo delle invasionibarbariche, l'accampamento nel quale già da tempo non era più stanziata alcuna legione veniva usato come luogo di rifugio ...
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Chiesa, Stato della
Silvia Moretti
Il potere temporale dei papi
Lo Stato della Chiesa, il cui sovrano è il papa, si è formato in Italia centrale tra il 6° e l'8° secolo d.C. ed è durato fino al 1870. [...] lenta ed estesa, nei primi secoli, in particolare al Lazio e all'Italia meridionale.
A partire dal 5° secolo le invasionibarbariche, la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e il disinteresse dell'imperatore d'Oriente per le vicende d'Italia fecero ...
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Vedi TRAIANA AUGUSTA dell'anno: 1966 - 1997
TRAIANA AUGUSTA
D. P. Dimitrov
Oggi Stara Zagora, città della Bulgaria meridionale; era una delle più importanti città della Tracia provincia romana. È situata [...] , come appare da monete di questo imperatore. La città ha avuto un ruolo importantissimo nella difesa della provincia contro le invasionibarbariche. La troviamo sempre col nome di Beroia all'epoca delle incursioni gotiche nel 251, anno in cui i Goti ...
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SCARBANTIA (Σακαρβαντία, Scarbantia)
J. Gy. Szilagyi
M. Kanozsay
Città romana della Pannonia Superior, sul luogo della odierna Sopron (Ungheria). La zona dove in seguito sorse la città romana era fittamente [...] nel 1959 si è riusciti a chiarire l'ubicazione delle mura che furono erette nella città interna romana a difesa dalle invasionibarbariche del IV secolo. Nella parte N della città era situato il Capitolium, del quale si sono conservati i frammenti di ...
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CALISSE, Carlo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Civitavecchia il 29 genn. 1859 da Paolo e da Maria Cavicchioni. Si laureò all'università di Roma, ed ebbe a maestro Francesco Schupfer. I suoi studi si indirizzarono [...] 1904. La sua opera più importante suole essere considerata la ricerca dedicata allo Svolgimento del diritto penale dalle invasionibarbariche alle riforme del sec. XVIII, Milano 1906 (II dell'Encicl. del diritto penale ital. Pessina). Nello stesso ...
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OLTROCCHI, Baldassarre.
Marco Navoni
– Nacque a Pavia il 6 agosto 1714 da genitori milanesi, Giuseppe e Caterina Fusi, terzo di cinque fratelli e due sorelle, tutti, tranne uno, avviati alla vita ecclesiastica [...] parti: l’epoca romana vera e propria, a partire dall’episcopato di Ambrogio; l’epoca gotica con le prime invasionibarbariche; l’epoca longobarda fino al regno di Liutprando. Fu un’impresa difficile, soprattutto per la scarsità delle fonti, inquinate ...
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Mestieri e professioni
Margherita Zizi
I mondi del fare e del sapere
La distinzione tra mestieri e professioni corrisponde grosso modo a quella tra lavoro manuale e lavoro intellettuale. Tradizionalmente, [...] (collegia, corpora) che riunivano un minimo di tre persone.
Le organizzazioni di mestiere sopravvissero durante le invasionibarbariche, ma fu con il rifiorire dell’economia cittadina che assunsero nuova importanza: le ritroviamo in tutta Europa ...
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Europa, storia dell'
Massimo L. Salvadori
Un vecchio continente proiettato nel futuro
Il termine Europa è stato coniato dal poeta greco Esiodo (8°-7° secolo a.C.) e fu usato originariamente per indicare [...] nei secoli 4° e 5°, in seguito sia alla diffusione del cristianesimo e al suo divenire religione ufficiale dell'Impero sia alle invasionibarbariche. Queste determinarono nel 476 il crollo dell'Impero d'Occidente e la formazione dei regni romano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ultime forme della letteratura tardoantica
Silvia Azzarà
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine dell’Impero d’Occidente, con la nascita [...] dell’attuale Clermont-Ferrand. La sua personalità è legata anche alla lotta contro la decadenza culturale conseguente alle invasionibarbariche, oltre che al fatto di aver guidato la resistenza contro i Visigoti, motivo per cui viene incarcerato ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...