GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] meridionale prima della nascita di Roma fece seguire l'analisi del periodo romano, la fine dell'Impero, l'origine delle invasionibarbariche.
La morte impedì il compimento dell'opera, che fu però proseguita per altri tre tomi dall'amico G. Cestari ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] di conoscere uno dei più completi edifici del genere.
Efficiente fino al IX sec., P. è presa spesso di mira dalle invasionibarbariche (i Goti di Alarico, i Vandali di Genserico, i Goti di Vitige) nel tentativo, occupandola, di affamare Roma; da ciò ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] finora ascritti ai Longobardi impone una completa revisione del problema. La rottura dell’unità mediterranea, conseguente alle invasionibarbariche del V secolo, non interrompe bruscamente scambi e commerci di lungo percorso: lo aveva già sostenuto H ...
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CACHERANO DI BRICHERASIO, Giovanni Francesco Maria
Franco Venturi
Nacque a Bricherasio il 5 ott. 1736 da Giovanni Battista e Maria Vittoria Ripa di Meana. Terzogenito, scelse la via che gli apriva contemporaneamente [...] all'Italia popolazione, animando la coltivazione delle terre, il commercio e le arti". Ma Roma, anche nelle invasionibarbariche, aveva avuto la peggio. Saccheggiata e devastata, "non fu a parte del benefizio di acquistare nuovo popolo". Era ...
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MANFRONI, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cuneo il 13 giugno 1863 da Giuseppe e da Annunziata Cotta Morandini.
Giuseppe (Mortara, 18 genn. 1835 - Roma 1917), funzionario di polizia, dopo una lunga [...] di Lepanto, ibid. 1897), il tema fu poi ripreso e approfondito nei volumi sulla Storia della Marina italiana dalle invasionibarbariche al trattato di Ninfeo (a. 400-1261), Livorno 1899, e sulla Storia della Marina italiana dal trattato di Ninfeo ...
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AUTUN (Augustodunum; v. S 1970, p. 123)
M. Barbanera
L'impossibilità di organizzare campagne di scavo programmate, contestuali a definiti programmi di ricerca urbanistica, ha connotato con un carattere [...] e la rinascita della cultura classica che nel giro di pochi anni ritorneranno nel loro stato asfittico sotto la minaccia delle invasionibarbariche.
Per ciò che riguarda la parte monumentale di Α., è assai significativo che la zona circostante il c.d ...
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DORIA, Simone
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nella prima metà del sec. XII da Ansaldo; il nome della madre, Anna Grimaldi, riportato dai genealogisti, non è confortato da documenti. Suoi fratelli furono [...] (952-1224), a cura di A. Basili - L. Pozza, Genova 1974, ad Indicem; C. Manfroni, Storia della marina ital. dalle invasionibarbariche al trattato di Ninfeo, I, Livorno 1899, p. 279; E. Besta, La Sardegna medievale, I, Palermo 1908, ad Indicem; V ...
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VALENTINI, Giuseppe
Ardian Ndreca
– Nacque a Padova il 1° luglio 1900 da Alberto e da Margherita Olivetto.
Nel 1910 iniziò gli studi presso il seminario di Padova per poi continuare privatamente a causa [...] dalla morte di Costantino alla morte di Teodosio e alla definitiva divisione dell’Impero (337-395 d.C.) e Le invasionibarbariche (395-700 d.C.).
Un altro filone di studi coltivato da Valentini riguarda il diritto consuetudinario albanese: un nucleo ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] mani ignote depongono molto spesso mazzi di fiori in sua memoria.
Decadenza e rinascita del Foro Romano
In seguito alle invasionibarbariche e al crollo dell'Impero Romano d'Occidente il Foro Romano conobbe un lento abbandono e - di conseguenza - un ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] d. C. lo sviluppo economico e demografico portò all'espansione delle città oltre la linea pomeriale; ma, dopo le invasionibarbariche della fine del III sec., le città tornarono a rinchiudersi nei loro perimetri e le p. u. simboliche furono inserite ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...