Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] e germanesimo, fra l’elemento etnico di origine romana e le infiltrazioni germaniche che si erano prodotte con le invasionibarbariche. Così, anche la frastagliata storia dei Comuni medievali, che a prima vista sembra il trionfo del particolarismo ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] in gioco le origini dei primi abitanti. Fonti remote alludevano a rifugiati provenienti dalla terraferma, per sfuggire alle invasionibarbariche nei secoli V e VI, e fin dal secolo XIII prese a circolare una versione arricchita della leggenda ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol . VII, p. 2 e s 1970, p. 686)
G. Lilliu
Egitto. - Fra le scoperte di questi ultimi anni è da segnalare il rinvenimento di cinque s. egizi [...] 'arte colta di elementi proprî della tradizione popolare. Inoltre, le impressioni immediate prodotte da eventi drammatici - invasionibarbariche, guerre, fame, rivolte, minacce alla sicurezza personale - possono aver indirizzato gli artisti verso la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] anni 1412-43, e quelle appunto d’ambito più generale europeo a partire dal ‘declino’ dell’impero di Roma con le invasionibarbariche fino a tutto il 14° secolo. La storia contemporanea fu la prima a essere concepita, per allargare poi lo sguardo ...
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VENETIA et HISTRIA
F. Rebecchi
G. Ciurletti
B. M. Scarfì
M. Verzár Bass
R. Matija¿ic
La Regio X augustea, delimitata a Ν dalle Alpi, a S dal Po, a O dalla valle dell'Oglio, a E dal fiume Arsa, comprendeva [...] , questa dovette essere gradualmente abbandonata in favore delle Vie endolagunari, più sicure anche perché al riparo dalle invasionibarbariche; ciò fu determinante in epoca altomedioevale per lo sviluppo dei centri costieri e lagunari di Eraclea (v ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] si rivelò però vantaggioso per la sicurezza e la vita stessa della città soprattutto durante i periodi delle invasionibarbariche: R. allora, resa quasi inespugnabile dalla terraferma, poté continuare a svolgere indisturbata i suoi traffici con l ...
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Dai Romani ai Longobardi: vie di comunicazione e paesaggio agrario
Luciano Bosio
Il paese dei Veneti al momento della penetrazione romana nella Cisalpina (III secolo a.C.)
La posizione, nel cuore della [...] e giustamente, dato che noi dobbiamo a tale sostanza se ogni tipo di cibo può riuscire assai gradevole:
Le invasionibarbariche e la "Venetia" bizantina
L'interesse dei centri dell'entroterra verso i luoghi della costa alto adriatica, dove nel ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] mode del teatro mondiale. Gli artisti della scena all’italiana sono stati invece festosamente travolti da frequenti ‘invasionibarbariche’, e felicemente sconvolti dalle lezioni dei più grandi esempi del teatro contemporaneo occidentale. Gli stessi ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] e l'evoluzione della società rurale.
Adalberone ci descrive una società che era sorta in seguito alle invasionibarbariche, quando le tribù germaniche avevano introdotto, entro i confini dell'Impero romano, la propria organizzazione sociale, nella ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] locali (sardi, sanniti, lucani, irpini, lunigianesi), tutti interconnessi dall’insediamento di nuove popolazioni (le invasionibarbariche) stanzializzate e, nei tempi della storia moderna, nella modalità degli stati regionali, i principati e le ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...