(gr. τὰ Μέγαρα) Cittadina della Grecia orientale, nell’Attica. Nell’antichità fu il centro politico della regione compresa fra l’istmo di Corinto, l’Attica e la Beozia (Megaride). Fu fondata verso la [...] . Teatro, in seguito, delle competizioni tra le varie potenze, nel 146 si arrese spontaneamente a Roma. Fu investita dalle invasionibarbariche e nel 395 saccheggiata dai Visigoti. In età medievale passò ai Bizantini, ai Turchi, all’impero latino di ...
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Todi Comune della prov. di Perugia (223 km2 con 17.162 ab. nel 2008, detti Todini). Il centro è situato a 400 m s.l.m. su un colle dominante la confluenza del torrente Naia nel Tevere. Tabacco, cereali, [...] di Colonia Iulia Tuder. Sede episcopale dal 6° sec., per la sua posizione non ebbe a soffrire per le invasionibarbariche, ma con l’invasione dei Longobardi divenne una sorta di cuneo tra il ducato di Roma e quello di Perugia, così che Longobardi e ...
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Comune della prov. di Latina (136,4 km2 con 43.267 ab. nel 2008). È situata sul Mar Tirreno, nella parte più interna dell’insenatura fra il Monte Circeo e il Monte Orlando, al piede dell’estremo sprone [...] nell’età degli Antonini (nuovo acquedotto) e dei Severi. Sede vescovile dal principio del 4° sec., T. soffrì per le invasionibarbariche e per le piraterie dei Saraceni. Unita dapprima al ducato bizantino di Napoli, con lo stabilirsi di un dominio ...
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Comune della prov. di Napoli (43,2 km2 con 83.146 ab. nel 2008). La citadina è situata a O di Napoli su un promontorio tufaceo, che si innalza quasi al centro del golfo omonimo. P. è assai nota e visitata [...] fortuna declinò con l’affermarsi del porto di Ostia tra il 1° e il 2° sec. d.C. In seguito le invasionibarbariche e i movimenti bradisismici indussero parte della popolazione a rifugiarsi a Napoli e parte a ridursi nuovamente intorno all’altura del ...
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Dall’Antichità fino alla Rivoluzione francese, associazioni di artigiani, mercanti o lavoratori riuniti per la tutela degli interessi comuni.
In Roma antica le a. furono dapprima libere e raggrupparono [...] vi furono inoltre iscritti d’ufficio i cittadini liberi da altri impegni (vacui) e persino i condannati.
Le invasionibarbariche impoverirono notevolmente le a., che nel corso dei secoli cambiarono la loro fisionomia ma non scomparirono mai del tutto ...
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Comune della prov. di Caserta (88,7 km2 con 12.712 ab. nel 2008). Il centro è posto a 196 m s.l.m., al margine orientale del vulcano di Roccamonfina; importante nodo stradale.
Corrisponde all’antica T. [...] civitas sine suffragio, al tempo di Augusto fu elevata a colonia. Sede vescovile dal 333 circa, decaduta durante le invasionibarbariche, rifiorì allorché nell’843 divenne capitale dello Stato di Landenolfo, figlio di Landolfo di Capua. Fu poi via ...
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(romeno Basarabia) Regione dell’Europa centro-orientale (44.300 km2), posta tra il Prut, il Danubio, il Mar Nero, il Dnestr; politicamente è ora ripartita tra l’Ucraina (la parte più meridionale) e la [...] dei cereali e al pascolo.
Zona di accesso alle bocche del Danubio e ai Balcani, la B., dopo la crisi delle invasionibarbariche e dei vari insediamenti di Goti, Unni, Avari, Bulgari, Bessi, Ugri, Peceneghi (sec. 10°), Polovzi (sec. 11°), nel 13° sec ...
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Comune della prov. di Padova (32,8 km2 con 16.840 ab. nel 2008), situato al limite meridionale dei Colli Euganei, ai piedi del Monte Cero.
Città dei Veneti, tra le più potenti e floride dell’Italia settentrionale [...] e dai Galli e fu alleata di Roma (3° sec.) nelle guerre contro Galli e Cartaginesi. Semidistrutta dalle prime invasionibarbariche, perdette la sua fisionomia tradizionale di centro del commercio fluviale; quando nel 10° sec. risorse era un semplice ...
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Comune della prov. di Bari (381,2 km2 con 44.124 ab. nel 2008). È situata a 338 m s.l.m. nella fossa premurgiana, sull’orlo della gravina da cui prende nome. Industrie molitorie, enologiche, olearie, casearie [...] usato in tutta la Puglia.
Sorse nel 5° sec. come rifugio per gli abitanti della vicina Silvium, distrutta dalle invasionibarbariche. Vescovado già nell’867, nel 9°-11° sec. fu uno dei centri più importanti della Puglia; favorita nel suo sviluppo ...
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Comune della prov. di Perugia (45,2 km2 con 4105 ab. nel 2007).
È l’antica Vettona, uno dei rari stanziamenti etruschi sulla riva sinistra del Tevere. Sede vescovile attestata dal 5° sec., tale rimase [...] sino alle invasionibarbariche, quando fu riunita alla diocesi di Assisi. Per la sua posizione strategica, naturalmente fortificata, sul confine tra Perugia e Assisi, fu sempre disputata tra quei comuni, i Baglioni e i papi (l’assedio nel 1352). ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...