Nacque a Calcinate del Pesce, sulla riva settentrionale del lago di Varese, il 3 apr. 1815, da Giovan Battista, agiato agricoltore, e da Maria Cerutti. Compiuti gli studi inferiori a Varese e a Parabiago, [...] del Roselli, reo della mancata invasione del Regno meridionale, e per chiedere ., 228-38, 256, 367-79, 394-97: Sulla difesa della Repubblica Romana: G. Leti, La rivoluz. e la Rep. Romana (1848-1849), Milano 1913, ad Indicem; E. Loevinson, La tomba di ...
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CHIASSI, Giovanni
Marina De Marinis
Nacque a Mantova il 15 genn. 1827 dal nobile Gaetano, primo consigliere anziano nell'I. R. Tribunale provinciale di Mantova, e da Giuseppina dei conti Magnaguti. [...] Varesotto. Nel 1849 fu tra i difensori della Repubblica romana e prese parte il 9 maggio al combattimento di Palestrina luglio 1862, accingendosi Garibaldi ad attuare l'antico disegno di invasione del territorio pontificio, il C. si recò a Caprera, ...
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barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine del mondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] Colosseo avrebbero lasciato molte gradinate vuote, eppure riuscirono a imporre il loro dominio su tutta l'Africa romana!
Più che di invasioni si trattò di migrazioni di interi popoli, venuti a occupare un mondo in disfacimento, del quale accelerarono ...
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Cartagine
Roberto Bartoloni
La mortale nemica di Roma
Cartagine (in punico Qart-Hadasht "città nuova") fu fondata alla fine del 9° secolo a.C. nelle vicinanze dell'odierna Tunisi da coloni fenici provenienti [...] a esse, infatti, Roma riuscì a resistere ai terribili anni dell'invasione dell'Italia da parte di uno dei più grandi geni militari 44 Giulio Cesare fondò sulle rovine di Cartagine una colonia romana, che col tempo crebbe, divenne florida e tornò a ...
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romano-barbarici, regni
Sandro Carocci
L’incontro tra due diverse civiltà da cui nacque l’Europa
Il Medioevo – e dunque anche l’Europa, che nel Medioevo è nata – è frutto di un incontro, di una fusione: [...] aspri e incomprensibili – qualcosa come «bar-bar-bar». Presso i Romani, il termine passa a indicare chi non parla greco o latino. dell’integrazione erano i rapporti che, già prima dell’invasione, i barbari avevano intrattenuto con il mondo romano. A ...
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Annibale
Massimo L. Salvadori
Un genio militare tra storia e mito
Il cartaginese Annibale è stato uno dei maggiori generali di tutti i tempi. Le eccezionali imprese militari che ha compiuto contro Roma [...] un crescente deterioramento. Colpi durissimi furono le vittorie conseguite dai Romani in Spagna, che fu sottratta al dominio cartaginese. La sorte le distruzioni e le spese ingentissime che l'invasione cartaginese le aveva imposto, sia per colpire in ...
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Emilia Romagna
Regione amministrativa dell’Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell’Emilia e della Romagna. Capoluogo di regione è Bologna.
Emilia
Il nome Aemilia, a indicare [...] e dai goti, divenne il centro del dominio bizantino in Italia, e in particolare dopo l’invasione longobarda, tanto da assumere il nome di Romania, che poi rimase a indicare soprattutto la regione dell’Esarcato. Nonostante le donazioni franche delle ...
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AGOSTINI, Cesare
Vittorio Emanuele Giuntella
Nacque a Foligno il 3 sett. 1803. Dedicatosi agli studi di diritto, ebbe, prima del 1848, modesti incarichi amministrativi, come quello di membro della commissione [...] di lasciarlo senza risposta.
Il 4 luglio sottoscrisse in qualità di vice presidente della Costituente romana l'atto di protesta contro l'invasione francese e l'imposto scioglimento dell'assemblea. Caduta la repubblica, lasciata a Genova in grandi ...
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Traiano
Tommaso Gnoli
L’ottimo principe
Primo imperatore nato in una provincia, la Spagna, Traiano regnò dal 98 al 117 d.C. Con lui l’Impero Romano raggiunse il massimo dell’espansione territoriale. [...] di Armenia, che, a partire dall’epoca di Nerone, era entrato nell’orbita di Roma. La grande spedizione romana iniziata nel 114 portò all’invasione dell’Armenia, della Mesopotamia e forse di alcuni territori al di là del Tigri. Vennero istituite ben ...
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Anglosassoni
Sergio Parmentola
Le antiche popolazioni germaniche
Nel 5° secolo i popoli germanici degli Angli, Sassoni, Frisoni e Iuti abbandonarono l'Europa continentale e si stanziarono nell'isola [...] climatico avvenuto nelle terre d'origine.
L'invasione incontrò la strenua resistenza dei Bretoni: sulle imprese anglosassone non cancellò del tutto le tracce della passata presenza romana nell'isola: il suffisso ‒ chester con cui termina ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...