Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] V, la conclusione del ciclo storico, e la prima tragedia romana, Julius Caesar - storia moderna e storia antica intese come un episodio di leggendaria storia inglese all'epoca dell'invasioneromana e una vicenda borghese che ha la sua origine ...
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Cronista bretone (n. forse in Scozia 493 o 516 - m. 570 circa). Probabilmente originario di una famiglia di nobili britanni, fattosi monaco, si trasferì in Irlanda e ivi si dedicò a un'attiva opera di [...] castigatione in reges, principes ac sacerdotes, che si compone di una cronaca, la più antica, dei Britanni dall'invasioneromana ai tempi dell'autore, e di un'invettiva, intessuta di citazioni bibliche, contro il malcostume dei re britannici e ...
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Patriota, generale e uomo politico (Nizza 1807 - Caprera 1882). Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America, combattendo [...] in Toscana (25 ott. - 8 nov.), offrì alla Repubblica Romana la sua spada; tenuto dapprima in disparte, a Macerata, che tanto successo da Cavour nel 1860. Dopo un vano tentativo di invasione del Trentino (Sarnico, maggio 1862), G. si recò a Palermo ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] in Tracia, provincia di Licinio, per respingere una invasione di Goti: Licinio, considerando l'intervento violazione di di un momento di sviluppo della dottrina politica della Chiesa romana. Sull'epoca della sua compilazione la critica storica ha ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] più tardi a venire ad aspro contrasto coi pontefici romani (Agapito, Vigilio, Pelagio), troppo restii ad accettare la di Ravenna. Ma l'aggravarsi della situazione in Oriente (invasione di Unni in Balcania, 540; ripresa delle ostilità contro ...
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Figlio (n. circa 73a. C. - m. 4 a. C.) di Antipatro, un Idumeo giudaizzato. Alla fine del suo regno nacquero Giovanni Battista e Gesù; secondo Matteo (2, 16), appresa dai magi la notizia della nascita [...] sommo sacerdote Ircano II e quando questi fu deposto in seguito all'invasione dei Parti (40) che portò al trono Antigono Asmoneo, fuggì a Raccolto un esercito, ma soprattutto con l'aiuto dei Romani, riuscì a debellare gli avversari e a salire sul ...
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Capitano di ventura (n. 1455 circa - m. Aversa 1520); prima al servizio di Carlo VIII, cui facilitò l'invasione del Napoletano, passò poi agli Aragonesi di Napoli (che gli concessero in feudo Tagliacozzo), [...] di Giulio II la lotta contro i Francesi, e dopo aver sottoscritto (1511), per la mediazione del papa, la "pace romana" con gli Orsini, allo scoppio della guerra della Lega santa fu nominato governatore e luogotenente generale delle forze spagnole in ...
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Figlio (n. 401 - m. 450) di Arcadio, fu incoronato nel 402 e successe al padre nel 408. Lodato per la sua religiosità, T. promosse (15 febbr. 438) la pubblicazione del grande Codice teodosiano, raccolta [...] guerra contro i Persiani (421-422) e dovette affrontare l'invasione degli Unni (441), contenuta con trattative diplomatiche e cessione di . Ne sono contenuti degli estratti nella Lex romana Wisigothorum, e taluni frammenti della collezione originaria ...
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Generale cartaginese (m. 203 a. C.), il più giovane dei tre figli di Amilcare Barca. Prese parte, agli ordini del fratello Annibale, all'invasione dell'Italia, e diresse l'agguato dei Cartaginesi nella [...] a lui battuto a Ilipa. Rimasto solo in Spagna, M. tentò inutilmente, per mezzo di Annone, di contrastare l'avanzata romana nella Betica. Perduta anche Cadice, si ritirò nelle Baleari a svernare (206-5). Sbarcato in Liguria, dopo parziali successi fu ...
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Romano (m. Roma 574), successore di Pelagio I, fu consacrato, per il ritardo del riconoscimento imperiale, 4 mesi dopo l'elezione (561). In accordo con il generale bizantino Narsete, che si era stabilito [...] a Roma, ricondusse all'obbedienza romana le Chiese di Ravenna e di Milano; non poté invece comporre lo scisma dei Tre capitoli. Durante il suo pontificato avvenne l'invasione longobarda. Fu sepolto in S. Pietro. ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...