VECCHIETTI, Tullio
Giovanni Scirocco
– Nacque a Roma il 29 luglio 1914, figlio di Maria Forcella e di Pilade.
Dopo essersi laureato in scienze politiche frequentò la Scuola romana di storia diretta [...] . Le divisioni emersero con nettezza pochi mesi dopo, di fronte ai gravi avvenimenti della Cecoslovacchia, culminati con l’invasione sovietica e la fine della ‘primavera di Praga’. Nel suo intervento al comitato centrale del 22 settembre 1968 ...
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CARBONE, Girolamo
Renato Pastore
Nato a Napoli in una data che è impossibile ricavare se non congetturalmente (una testimonianza secondo la quale egli si occupa, nel 1487, di maritare la sorella anziana [...] Liber de Neapolitanis familiis (1496), attribuisce origine romana alla famiglia del C., le prime tracce consistenti , sullo sfondo delle guerre franco-spagnole, si verifica l'invasione francese a Napoli condotta dal generale Lautrec: è l'occasione ...
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CACCO
Paolo Bertolini
Secondo figlio maschio di Gisulfo II, duca longobardo del Friuli, e di una nobildonna, Romilda, C. dovette nascere nell'ultimo decennio del sec. VI: aveva infatti sicuramente già [...] prima, da Alboino. Gisulfo II aveva cercato di arginare l'invasione affrontando, con le sue sole forze, le orde nemiche, ma la barba, perché avessero il mento rasato alla foggia romana. Tale cerimonia simbolica significava, secondo il costume dell' ...
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GUIDICCIONI, Alessandro
Simona Feci
Figlio di Aldobrando di Aldobrandino, nacque a Lucca nel 1489; aveva un fratello, Girolamo, nato nel 1479.
La famiglia - tra le più prestigiose della Repubblica - [...] alla metà di settembre 1544, e di progettare un'invasione dell'isola. Ma sull'entità di questo impegno S. Spirito in Roma. Saggio di documentazione, in Arch. della R. Deputazione romana di storia patria, LXII (1939), pp. 185, 225; P. De Angelis ...
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CAPIZUCCHI, Camillo
Mirella Giansante
Nato a Roma nel 1537 da Marcello e da Lavinia Incoronati, ricevette una buona educazione anche letteraria, ma ben presto manifestò una grande inclinazione per le [...] Fuentes lo convocò a Milano, per esporgli un progetto d'invasione della Francia, ma Clemente VIII vietò al C. di G. Lucenti, Mem. spettanti alla nobile casa dei signori Capizucchi baroni romani estratte da legittimi docum., I, pp. 528-804; Roma, Bibl ...
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FUMÈ, Michelangelo
Giuseppe Maria Croce
Nacque ad Alba, nelle Langhe, intorno al 1750. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, emise la professione religiosa il [...] nel cenobio camaldolese di S. Severo. In dicembre l'invasione francese lo costrinse ad allontanarsi anche da Perugia per nel gennaio del 1798. Dopo la proclamazione della Repubblica Romana si verificarono disordini nel monastero di S. Gregorio al ...
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DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] a riaffermare il naturale e storico legame tra la Chiesa romana e l'Impero in un momento particolarmente delicato per una partecipazione militare del papa al progetto spagnolo di invasione dal Milanese dei territori della Serenissima. Si occupò ...
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FABI, Carlo Maria
Guido Fagioli Vercellone
Terzogenito di cinque maschi, nacque a San Gemini, nella diocesi di Narni (ora in prov. di Terni), il 24 nov. 1744, dal capitano Giovan Domenico dottore di [...] sono lodati il suo zelo, la sua pietà e la sua prudenza.
Nel febbraio 1798, dopo l'invasione francese e la proclamazione della Repubblica Romana, il F. venne a trovarsi in una situazione difficile, essendo ben noto il suo rigido atteggiamento verso ...
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FELICE, santo
Paola Novara
Appartenente al clero ravennate, era economo di quella Chiesa ed abate del locale monasterium di S. Bartolomeo quando, alla morte dell'arcivescovo Damiano, venne eletto a [...] quegli scritti non fossero troppo conformi all'ortodossia romana. Ai tempi di Agnello si conservava ancora 1970, coll. 911-914; A. Guillou, L'Italia bizantina dall'invasione longobarda alla caduta di Ravenna, in Storia d'Italia (UTET), diretta da ...
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DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] fa il suo epitaffio, che ne esalta pure l'amore per i "Romana ac publica signa" - fu comunque soprattutto un "vastator gentis suae", nazione sveva, erano soggetti) e i Longobardi dopo l'invasione dell'Italia da parte di questi ultimi. In ogni caso ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...