Nella sua prima origine, risalente agli albori dell'umanità, è la forma embrionale, rudimentale di guerra, il mezzo brutale a cui ricorre l'individuo isolato contro il suo simile nella lotta per l'esistenza. [...] ancora gli Orazi e i Curiazî dell'antichissima tradizione romana, non combattono più per individuale prova di valore, in Italia, ove la ripresa delle armi determinata dall'invasione francese rinnovò lo spirito bellicoso. Non può essere dimenticato ...
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MAGNA GRECIA
Arnaldo MOMIGLIANO
Secondina Lorenzina CESANO
. Origine ed estensione del nome. - Con l'espressione Μεγάλη 'Ελλάς (lat. Graecia magna, anche Graecia maior) si designarono, complessivamente, [...] Silarus).
Bruzio, propriamente detta ager Brutius, fu chiamata dai Romani la penisoletta sporgente dalla Lucania (a sud del fiume Lao delle altre città italiote.
Fu appunto la minaccia dell'invasione lucana che spinse, negli ultimi decennî del sec. V ...
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(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] e l'XI, non appare il rasoio. Ma sappiamo che lo s'importava dai territorî romani fra il sec. I e il V d. C. e la parola che significa " trapiantata anche in Inghilterra dove al tempo dell'invasione normanna troviamo un William Asgernuns ovvero Oth ...
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ADIGE Nome introdotto nell'uso da Ettore Tolomei, nel 1906, e da allora comunemente adoperato in Italia per designare la sezione superiore del bacino dell'Adige, a monte della Stretta di Salorno, fino [...] si trovano d'accordo nell'attribuire quest'unificazione all'invasione dei Veneto-Illirî, spintisi a ritroso dell'Adige e Bolzano, il cippo della via Claudia; in Val Venosta, ponti di romana struttura; in Val d'Isarco, are sacre e votive; altrove, ...
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La Croazia-Slavonia non formava una regione naturale nel senso geografico, bensì aveva avuto per secoli confini naturali (mare, monti, fiumi), che avevano finito con il dare una propria unità alle due [...] una gran parte dei monumenti croati fu distrutta dalla grande invasione dei Tartari (1242), ma quel poco che ne resta la chiesa del monastero di Topusko, che risalgono all'epoca romanica, sono state poi troppo alterate. Meglio conservati sono i ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] C. fu invece contro Cartagine: l'impressione che l'invasione annibalica fece su di lui giovanetto non si cancellò mai all'ammirazione della posterità (Cicerone lo esalta come uno dei più grandi Romani, e commosso è l'elogio di Livio, XXXIX, 40, 4 ...
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TARANTO (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Ciro DRAGO
Giulio GIANNELLI
Raffaele CIASCA
Secondina Lorenzina CESANO
Vincenzo VERGINELLI
Antichissima città dell'Italia meridionale, [...] della città e il suo sviluppo dipendono, pertanto, dalle sue condizioni fisiche. Decaduta, con la conquista romana prima e con le invasioni barbariche dopo, dai fastigi a cui era pervenuta come fiorentissima città della Magna Grecia, Taranto si ...
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La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] in seguito ai perturbamenti prodotti nelle suddette regioni dall'invasione greca (del che la tradizione greca, che mette influenza della civiltà latina fu forte soprattutto a Berito, colonia romana fin dal 14 a. C., dove l'istituzione dell' ...
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Imperatore romano che governò dal 117 al 138. Publio Elio Adriano era nato nella provincia Baetica ad Italica (oggi Santiponce, non lungi da Siviglia), antica colonia romana, fondata dagli Scipioni durante [...] poi in Mesia e in Dacia, minacciata da un'invasione di Rossolani, si affrettò a venire a Roma (monete (v.), in seguito a importanti guerre, aveva portato la conquista romana molto avanti nel settentrione della Britannia. Adriano riportò il confine a ...
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Costituisce con l'Elide uno dei nomoi dell'odierna Grecia, e comprende la parte nord-occidentale del Peloponneso. Confina con la Messenia, con l'Arcadia e con l'Argolide, ed è una regione prevalentemente [...] Beoti, la lega achea, ecc., fossero state tutte sciolte dai Romani, i quali proibirono anche il commercium o ἔγκτησις tra le Grecia doveva per oltre un millennio restare aperta ad innumerevoli invasioni e passare da una dominazione all'altra.
Che la ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...