. La Lega (Κοινόν degli Achei si venne lentamente costituendo tra il 280 e il 270 a. C. al più tardi. Stringeva con vincoli federali i dieci comuni (πόλεις) di Patre, Dime, Fare, Tritea, Egio, Bura, Cerinia, [...] altra via. Richiamato in Macedonia dalla minaccia dell'invasione dei Dardani, poiché fu sventata questa minaccia, il un presagio, prese forma concreta attraverso un patto di alleanza fra Romani ed Etoli: patto pel quale furono con Roma gli alleati ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] schietta cultura greca, entrata nell'alleanza comune dei Picenti con i Romani nel 299 a. C., rimasta indipendente e soltanto alleata di Roma marchese di Toscana e del duca di Spoleto. L'invasione normanna della Marca (1073) si arrestò davanti ai suoi ...
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RENO (fr. Rhin; ted. Rhein; A. T., 17-18-19, 20-21, 32-33-34, 44, 53-54-55)
Maurice PARDE'
Carlo ANTONI
Francesco LEMMI
Grande fiume europeo, lungo 1250 km. e con un bacino di circa 170.000 kmq., [...] una grandiosa manovra aggirante: appoggiandosi ai Batavi, acquistati all'alleanza romana già da Cesare, passa nel 12 a. C. il Reno del fiume. Poiché però non si verifica la temuta invasione germanica della Gallia, Augusto ritorna alla primitiva idea ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] regno di Cappadocia fu alleato della Siria nella guerra contro i Romani, e Ariarate combatté a fianco di Antioco nella battaglia di re del Ponto, con la conquista di Sinope e con l'invasione della Galazia (183 a. C.) cominciò a impensierire il re ...
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. Capitale dell'Ungheria, è sorta dall'unione avvenuta nel novembre 1873 di tre città distinte, Buda e Ó-Buda sulla destra del Danubio e Pest sulla sinistra. Le rovine di Aquincum (v. aquinco), poste poco [...] piccolo Alföld, il solo allora coltivato, e meno esposta alle invasioni, e la sede religiosa è (come del resto anche riva destra e 7 sulla sinistra. Essi s'indicano usualmente coi numeri romani, e sono i seguenti: I Vár, Tában e Krisztinaváros, II ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Valchiusa, sede d'un arcivescovado.
La città è situata in eccellente posizione geografica, là dove il Rodano entra definitivamente in pianura e dove s'aprono, [...] dominio di Avignone per 80.000 fiorini (200.000 scudi romani) per provvedere alle spese del ricupero di Napoli. L'atto 1483; poi nel 1536 Francesco I, per opporsi alla minacciata invasione di Carlo V. Più importanti furono le occupazioni di Luigi XIV ...
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Città della Siria settentrionale, a 36°10′ di latitudine N. e 36°6′ di longitudine E., sulla sponda sinistra dell'Oronte (Nahr el-‛Āṣī), a 22 km. dalla foce; si estende fino alle pendici del monte Silpio [...] popolazione, assai numerosa nei tempi classici (300.000 sotto i Romani) e nel Medioevo, era discesa a 5000 ab. nel 1835 cristiana. La colonia giudaica era ancora fiorente al tempo dell'invasione araba.
Fonti. - Sulla fondazione di Antiochia, Iustin., ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] di religione rese, ovunque, più aspri i rapporti con i Romani e ovunque fu di ostacolo alla fusione dei conquistatori coi vinti. (Paolo Diac., Hist. lang., IV, 42), mentre l'invasione produsse notevoli danni (se pure in qualche caso e per talune ...
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Protostoria
Anna Maria Bietti Sestieri
Il termine protostoria indica tradizionalmente il periodo intermedio fra preistoria e storia, documentato da fonti antiche. I modelli utilizzati per lo studio [...] , Diodoro Siculo), di uno o più episodi di invasione delle Eolie e della Sicilia dall'Italia nel periodo corrispondente Napoli 1985.
E. Formigli, Tecniche dell'oreficeria etrusca e romana, Firenze 1985.
G.V. Gentili, Il villanoviano verucchiese nella ...
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LIONE (fr. Lyon; A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Léopold Albert CONSTANS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Nicola OTTOKAR
Mario NICCOLI
Ettore ROTA
Giorgio DE GREGORI
Città della Francia, capoluogo del [...] nei secoli XI e XIII, malgrado i rifacimenti, conserva il tiburio romanico e altre parti gotiche. La chiesa di S. Niziero, di stile della riforma della Chiesa; dello scisma greco; dell'invasione tartara. Non emise decreti dogmatici, ma regole circa ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...