Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] ».
18 Secondo Paneg. 6(7)10,2 l’invasione dei franchi avviene dopo la morte di Costanzo I .C. 7,2.
115 Eus., l.C. 7,2. Eusebio parla degli ἀφανεῖς ἐχθροί. Un altro tipo di barbari: Eus., l.C. 6,21 (ἄλλων τουτωνὶ βαρβάρων).
116 Eus., l.C. prol. 5; 1,2; ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] ritmo, per cercare di ritardare la minaccia di un’invasione dei crociati: «Nemmeno il sarcofago di Costantino il mondo! O città, città, orgoglio dei cristiani e distruzione per i barbari! [...] Dove sono le reliquie dei santi? Quelle dei martiri? Dove ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] moderato del cattolicesimo politico, ma dopo l’invasione del Belgio il suo atteggiamento cominciò a mutare sacrificio dell’individuo alla sua chimera del Dio-stato; e ritornerà alla barbarie, per cui la vita umana non aveva valore, l’individuo non ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] 1967.
J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968).
Id., L'empire carolingien, Paris 1968 (trad. it. L'impero carolingio, Milano 1968).
Tardo Antico e Alto ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] finora ascritti ai Longobardi impone una completa revisione del problema. La rottura dell’unità mediterranea, conseguente alle invasionibarbariche del V secolo, non interrompe bruscamente scambi e commerci di lungo percorso: lo aveva già sostenuto H ...
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Le invasionibarbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasionibarbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] o, al contrario, una disposizione provvidenziale per l’acquisto di nuovi popoli al cristianesimo. La questione storiografica delle invasionibarbariche nasce però in età moderna, con la riscoperta, a opera degli umanisti italiani, dell’antichità come ...
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DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] di un guerriero federato dell'Impero: di uno di quei federati barbarici che fecero a lungo la forza di Bisanzio nell'età della della nazione sveva, erano soggetti) e i Longobardi dopo l'invasione dell'Italia da parte di questi ultimi. In ogni caso ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...