Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] a quella che si è verificata al momento del tramonto del mondo antico: con la differenza, però, che quest'ultimo è caduto sotto l'invasione di popoli barbari i quali hanno fatto irruzione dall'esterno, mentre l'avvento delle masse costituisce un ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] di una Chiesa "più polacca e meno romana". Al momento dell'invasione bolscevica di Varsavia, nell'estate del 1920, Ratti non lascia la , e il governo legittimo ispirato da "una tirannide barbarica che ha tentato di fare della Spagna una succursale ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] in un momento successivo alla prima invasione mongola del 1220. Vi appartengono diverse pp. 316-341: 329-330, fig. 7; O. von Hessen, I ritrovamenti barbarici nelle collezioni civiche veronesi del Museo di Castelvecchio, Verona 1968, pp. 9-11, 17- ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] negativa, e sia sempre più accostato all’idea dell’invasione e della tirannide. È già così, vagamente, in non era romano ma neanche greco (e anzi, nel suo senso originario barbaro per i Greci includeva anche i Romani, i quali lo sapevano benissimo ...
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Lucrezio Caro, Tito
Alison Brown
Gennaro Sasso
di Alison Brown
La tradizione manoscritta
Il De rerum natura, l’unica opera del poeta latino epicureo (94 ca. -55 a.C. ca.), fu riscoperto e copiato [...] Antonello Sanseverino, a Napoli. Entrambi appoggiarono l’invasione francese del 1494 e la successiva rivoluzione politica giusto e dell’ingiusto si fossero affermati e, da quella barbarica e rozza monarchia primitiva, si passasse a una più mite ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] tra Oriente e Occidente. Si deve con ogni probabilità all'invasione di Turchi selgiuqidi, nel sec. 11°, l'importazione del in prevalente accezione draghiforme è già presente nell'oreficeria barbarica (v. Animalistici stili), per continuare nel corso ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] - sembrò siglare con il suo sinistro splendore l'invasione normanna dell'Inghilterra voluta da Guglielmo il Conquistatore. Ma ed egizi che componevano la sphaera barbarica. La canonizzazione della sphaera barbarica fu opera di Teucro il Babilonese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Tra le due guerre puniche
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni immediatamente successivi alla prima guerra punica, [...] Issa (Lissa) e la stessa Corcyra. Liberi dalla minaccia barbarica, i Greci, riconoscenti, ammettono Roma agli agoni istmici in Emilio Papo; ma i Boi deviano l’armata celtica oltre Appennino. L’invasione del 225 a.C. punta verso l’Etruria; e si muta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La citta tardoimperiale tra trasformazione e rinnovamento
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I profondi cambiamenti avviati [...] e come anche nell’Italia meridionale, almeno fino all’invasione di Alarico, si riscontri l’effetto della presenza di molte romanizzazione culturale che spesso permea le élite dei regni barbarici sorti sulle ceneri dell’impero: il sovrano ostrogoto ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli delle steppe e lo spazio mediterraneo: Unni, Avari, Bulgari
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I popoli nomadi [...] Unni si contrappone un’armata composta dai Romani e dai loro alleati dei regni barbarici. L’odio tra Germani e Unni, mai sopito dall’epoca delle prime invasioni, si sfoga terribile in questa giornata. A sera, raccontano le cronache, gli Unni lasciano ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...