INVASIONIBARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] , Milano 1909; L. Schmidt, Geschichte der deutschen Stämme bis zum Ausgange der Völkerwanderung, Berlino 1910-18; P. Villari, Le invasionibarbariche in Italia, 3ª ed., Milano 1920; L. Niederle, Manuel de l'antiquité slave, Parigi 1923-26; L. Schmidt ...
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Sotto il nome di arti, si comprendono, così nel Medioevo come nell'età moderna, le unioni degli artigiani, dei mercanti e dei lavoratori in genere, che esercitano la stessa professione o mestiere, e che [...] 'economia antica, nella trasmissione dei mestieri, nell'organizzazione del lavoro. La decadenza economica prima, le invasionibarbariche dopo, con le relative conseguenze dello spopolamento delle città e dell'impoverimento generale, ridussero via via ...
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LEGIONE
Plinio FRACCARO
Alberto BALDINI
. Legio indicava originariamente la leva (Varrone, De lingua lat., V, 87) e quindi l'intero esercito romano: i due termini sono all'uso arcaico coordinati [...] e sulla loro ripartizione.
Nel 225, per far fronte a una minacciosa invasione gallica, si armarono 10 legioni, 4 per i due consoli, una Danubio, in seguito all'intensificarsi della pressione dei barbari contro il confine romano su questo fiume. Il ...
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Città della Provenza, Francia meridionale, capoluogo del dipartimento delle Bocche del Rodano, a 207 m. s. m. (da cui dista 29 km.), posta in una vallata a 2 km. dall'Arc, e dominata a oriente dalla collina [...] e la battaglia finì a notte con un massacro dei barbari, inseguiti dai Romani fino al loro campo. Nella notte si rese a poco a poco indipendente. Nel sec. VIII subì l'invasione saracena; verso la fine, il vescovado, esistente fin dal sec. V ...
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Nacque nel 370, morì nel 410. Lo stesso anno in cui morì l'imperatore Teodosio, 395, i Visigoti, che dalla pace del 382 erano stanziati su territorio romano come foederati nella Pannonia e nella Mesia, [...] 'Oriente sia d'Occidente, incomincia nel 395 con una prima invasione della Macedonia e della Grecia, e si protrae, salvo brevi prezzo d'oro, e lasciando che 40.000 schiavi d'origine barbarica, reclamati da A., se ne allontanassero. Una seconda e una ...
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È l'antica Forum Iulii (v. sotto). La città sorge sulle ultime propaggini delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone nel piano, sulla via che conduce nel medio Isonzo, 16 km. a E. di Udine, [...] passare in duomo, è in Italia il più genuino esempio d'arte barbarica longobarda. Ai tempi del dominio franco, cioè dell'arte carolingia sul della II Armata nella guerra mondiale e durante l'invasione fu gravemente danneggiata.
Bibl.: G. Grion, ...
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. Con tal nome vanno designati i vasi dipinti in stile e tecnica inizialmente atticizzanti, a figure rosse, su fondo a vernice nera, i quali furono prodotti nella Campania collateralmente, se non proprio [...] d'Apulia), né dai miti greci rappresentati. La stessa invasione di soggetti greci presenta l'arte etrusca, ove la con gli altri mentovati innanzi, e sembrano piuttosto una rozza traduzione barbarica di forme e soggetti già in uso a Cuma e ad Abella ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] già in crisi: provò il sacco e le distruzioni delle scorrerie dei barbari (per es. Roma nel 410 per mano dei Visigoti e Aquileia Balcani, dove la vita urbana era stata seriamente intaccata dalle invasioni degli Unni (441-447) e degli Ostrogoti (479), ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] . 21, 9) fece innalzare su un'asta nel deserto durante l'invasione di rettili (Dial., 91, 4; 94, 2).Vi è poi un cristiani della Sardegna e in particolare contro i 'pagani' e/o 'barbari' delle civitates Barbariae: "Et tamen vos veri Dei cultores a ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] retrospettivo di uno stato d'animo realmente diffuso nell'Italia padana, come un'invasione di "Galli" (Gesta Berengarii, lib. I, vv. 115-116, p consacrazione impartita da papa Formoso, "illa vero barbarica Arnulfi, quae per surreptionem extorta est ": ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...