DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] di un guerriero federato dell'Impero: di uno di quei federati barbarici che fecero a lungo la forza di Bisanzio nell'età della della nazione sveva, erano soggetti) e i Longobardi dopo l'invasione dell'Italia da parte di questi ultimi. In ogni caso ...
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TRANSILVANIA e BANATO
R. Theodorescu
Regioni dell'Europa centroorientale. La T. (ungherese Erdély; ted. Siebenbürgen) fa parte della Romania ed è situata all'interno dell'arco carpatico, costituita [...] ostrogote e gepide insediatesi in Transilvania. Quest'arte barbarica, sviluppatasi intorno al 400, è conosciuta, oltre 1202 ma riedificata alcune decine di anni più tardi, dopo l'invasione dei Tartari, nello stile del Gotico maturo, diffuso sia nel ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Gli Anglosassoni: Canterbury
Keith Branigan
John Moreland
Canterbury
Città (lat. Durovernum Cantiacorum) dell’Inghilterra sud-orientale, nella contea di Kent.
La città [...] gradualmente sostituite da strutture romano-britanniche nel decennio successivo all’invasione di Claudio del 43 d.C. È menzionata da del muro, molto probabilmente in conseguenza della grande “congiura barbarica” del 367 d.C.
Dalla metà del IV secolo ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...