BROGNANIGO (Broianicus, Brognoligo), Antonio
Guglielmo Gorni
Di famiglia veronese, nacque nella prima metà del sec. XV. La sua attività di maestro di scuola, certo memore dell'insegnamento del Guarino [...] II. Il carme rievoca l'origine di Venezia, fondata sul mare ai tempi dell'invasione di Attila e destinata dalla provvidenza a restare indenne da ogni altra invasionebarbarica; ne celebra le istituzioni civili, più solide di quelle di Roma e d'Atene ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] retrospettivo di uno stato d'animo realmente diffuso nell'Italia padana, come un'invasione di "Galli" (Gesta Berengarii, lib. I, vv. 115-116, p consacrazione impartita da papa Formoso, "illa vero barbarica Arnulfi, quae per surreptionem extorta est ": ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] di una Chiesa "più polacca e meno romana". Al momento dell'invasione bolscevica di Varsavia, nell'estate del 1920, Ratti non lascia la , e il governo legittimo ispirato da "una tirannide barbarica che ha tentato di fare della Spagna una succursale ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] ».
18 Secondo Paneg. 6(7)10,2 l’invasione dei franchi avviene dopo la morte di Costanzo I .C. 7,2.
115 Eus., l.C. 7,2. Eusebio parla degli ἀφανεῖς ἐχθροί. Un altro tipo di barbari: Eus., l.C. 6,21 (ἄλλων τουτωνὶ βαρβάρων).
116 Eus., l.C. prol. 5; 1,2; ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] indipendenza. I Tedeschi, la cui Kultur è rimasta quella barbarica del "gruppo patriarcale primitiv", che concepisce "sé al centro del mondo" (p. 10), si sono specializzati nell'"invasione" economica dei paesi a cui l'edonismo liberistico e la ...
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DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] di un guerriero federato dell'Impero: di uno di quei federati barbarici che fecero a lungo la forza di Bisanzio nell'età della della nazione sveva, erano soggetti) e i Longobardi dopo l'invasione dell'Italia da parte di questi ultimi. In ogni caso ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...