L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] prima fase, con il terminus post quem costituito dal sisma del 365 e con il terminus ante quem rappresentato dall'invasionebarbarica del 455, furono edificati i seguenti edifici: le due chiese, l'atrio con la tomba del chierico Stidin, il Battistero ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] Beneventum (C. I. L., ix, 166: b. Longini, restaurata - forse all'epoca di Narsete - dai danni subiti durante un'invasionebarbarica), Caere (C. I. L., xi, 3614: in età traianea gli Augustali tenevano le loro riunioni nella b. Sulpiciana), Carseoli ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] imperiale, ma il carattere confinario e stanziale del loro impiego si conservò sempre fino a tarda epoca, quando le invasionibarbariche resero necessaria la costituzione di un esercito mobile accanto a quello stabile dei confini. Fino a Traiano, le ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] Aurelio (161-80) primi segnali, dopo secoli, della pressione barbarica ai confini dell’impero.
3°-4° sec. 212: la di non aggressione Molotov-Ribbentropp fra Germania e URSS. Invasione tedesca della Polonia e scoppio della Seconda guerra mondiale.
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(arabo Nūba) Regione dell’Africa nord-orientale, divisa tra l’Egitto e il Sudan, attraversata longitudinalmente dal Nilo, limitata a N dalle cateratte di Assuan, a E dal Mar Rosso, a S dalla confluenza [...] cercò di innestare elementi ellenistici sul tronco della barbarica arte egittizzante locale. La produzione manifesta un la popolazione a ritirarsi in città fortificate. Il culmine della invasione islamica si ebbe nel 1329, quando la chiesa di Dongola, ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] già in crisi: provò il sacco e le distruzioni delle scorrerie dei barbari (per es. Roma nel 410 per mano dei Visigoti e Aquileia Balcani, dove la vita urbana era stata seriamente intaccata dalle invasioni degli Unni (441-447) e degli Ostrogoti (479), ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] -143; J. Hubert, J. Porcher, W.F. Volbach, L'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasionibarbariche, Milano 1968); H.P. L'Orange, Nota metodologica sullo studio della scultura altomedievale, Alto Medioevo 1, 1967, pp. XI-XXII ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] in un momento successivo alla prima invasione mongola del 1220. Vi appartengono diverse pp. 316-341: 329-330, fig. 7; O. von Hessen, I ritrovamenti barbarici nelle collezioni civiche veronesi del Museo di Castelvecchio, Verona 1968, pp. 9-11, 17- ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] modo del tutto diverso, non sono che aspetti di questa crisi generale, la espressione artistica di essa. Le invasionibarbariche, l'affermarsi dell'etica cristiana non furono, come un tempo si riteneva, le cause dell'abbandono della forma ellenistica ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] 15 d. C., mentre la bottega di Aco era ancora attiva, un invasione di influssi da Arezzo, sotto forma di un'ondata di schiavi o liberti qualità del modellato varia da eccellente a "negligente e barbarica". Particolari a mano libera (tralci, punti, ecc ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi operazioni belliche, con o senza l’intenzione...
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...