Termine filosofico con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all'intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è parlato a proposito della scuola [...] H.-L. Bergson non si limita a riconoscere un posto primario all'intuizione, ma contrappone questa funzione libera e creatrice all'intelletto schematico e statico. In filosofia della matematica, L.E.J. Brouwer e A. Heyting (1898-1980) si sono opposti ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] infine la riproposizione di una forma di verificazionismo, benché di tipo diverso da quello neopositivistico e direttamente ispirato all’intuizionismomatematico. Dummett ha messo in discussione la tesi di Davidson (e altri) che il s. di un enunciato ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] previsione. Nel campo della logica e dei fondamenti della matematica la posizione di P. è nettamente avversa al logicismo di Russell e si avvicina piuttosto, precorrendole, alle tesi dell'intuizionismo di L. E. Brouwer; critico dell'idea cantoriana ...
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Matematico, fisico e filosofo (Elmshorn 1885 - Zurigo 1955), prof. nelle univ. di Zurigo (1913), Gottinga (1930), Princeton, (1933). Si occupò con grande successo di svariati argomenti: teoria delle algebre, [...] and representation of continuous groups (1955). In Das Kantismum (1918) criticò la concezione formalista della matematica da un punto di vista vicino all'intuizionismo di L. E. J. Brouwer; il suo lavoro più compiuto di filosofia della scienza si ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] , e quindi non ha senso considerare un sistema formale ‘più vero’ di un altro; ma in quanto la matematica trova diretto fondamento in una intuizione-base, comune a tutti gli uomini, e indipendente dal linguaggio e dal mutare dell’esperienza. La l. è ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] altri tentativi, sempre più indistinguibili dalla ricerca logico-matematica, di definire la natura della m., della dimostrazione matematica e dello status degli enti matematici, dall’intuizionismo al formalismo fino agli importanti risultati di K ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] basilari (esplicitamente non interpretati nel formalismo e intesi in modo vago dall'intuizionismo, fautore, altresì, di un'analisi oltremodo restrittiva delle conoscenze matematiche tradizionali), sia per l'esito del famoso teorema di K. Gödel, che ...
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MISES, Richard von
Vito A. BELLEZZA
Matematico e filosofo della scienza, nato a Leopoli il 19 aprile 1883, morto a Boston il 14 luglio 1953. Professore nelle università di Strasburgo (1909), Dresda [...] ), quindi (1939) alla Harvard Univ., dove insegnò matematica applicata e aerodinamica. Fondò la Zeitschrift für angewandte Mathematik nonché indirizzi filosofici contemporanei, quali l'intuizionismo bergsoniano e l'esistenzialismo heideggeriano.
Tra ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] ) di E. Husserl: la distinzione di principio fra le proposizioni universali e necessarie della logica e della matematica (fondate sulla intuizione delle essenze) e le scienze naturali, le cui leggi sono solo generalizzazioni fondate sull'induzione ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] la morale sia costituita da leggi generali, ma gli intuizionisti pensano che esse siano evidenti, mentre gli induttivisti per il maggior numero di persone era un errore matematico, perché conteneva la massimizzazione contemporanea di due funzioni ...
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intuizionista
s. m. e f. e agg. [der. di intuizionismo] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace dell’intuizionismo. Come agg., relativo all’intuizionismo, spec. con riferimento alla filosofia della matematica: teoria i., matematica i.; logica...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...