GNOLI, Umberto
Serenella Rolfi
Nacque a Roma il 21 maggio 1878. Figlio di Giuseppa Angelini e di Domenico, letterato, critico e storico dell'arte nonché direttore della Biblioteca nazionale Vittorio [...] immediatamente, nel numero successivo della rivista (3, pp. 45-47), aprendo un caso circa la priorità di una tale intuizione.
Le puntualizzazioni di Sordini ricordano da vicino la successiva polemica fra lo stesso G. e il direttore del Bollettino ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Giovanni
Mario Barsali
Nato a Novara il 28 luglio 1808 da Francesco e da Giuseppa Scotti, entrò nel 1818 nella Regia militare accademia di Torino dove, dopo un periodo di iniziale irrequietezza, [...] dagli studi di G. Biancardi e altri, in realtà rispondeva ad un altro concetto ben preciso, lo sviluppo dell'intuizione napoleonica di una artiglieria che, dotata di grande mobilità e velocità di fuoco, nel quadro dell'impiego tattico unificasse il ...
Leggi Tutto
CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] strutturale delle forme ispirata dalla pittura cubista, il C. aveva creato quella sintesi di elementi linguistici cubisti e di intuizioni futuriste che Boccioni, in sede teorica, aveva più volte negato. Il C. vedeva col suo occhio romanico la ...
Leggi Tutto
COMBONI, Daniele
Pietro Chiocchetta
Nacque a Limone sul Garda, in provincia di Brescia, il 15 marzo 1831 da Luigi e Domenica Pace. Dopo gli studi elementari, il 20febbr. 1843 venne accolto nel collegio [...] sua attività apostolica.
Al di là delle parti caduche e dei precorrimenti metodologici oggi di pacifico possesso, l'intuizione centrale che segna una svolta autentica può essere così ricapitolata: qualcosa manca alla cattolicità della Chiesa oggi: la ...
Leggi Tutto
COTUGNO, Domenico
Loris Premuda
Nacque a Ruvo di Puglia (Bari) il 29 genn. 1736 da Michele e dalla seconda moglie Chiara Assalemmi, di umili condizioni sociali ed economiche.
Dimostrando fin dalla tenera [...] A. von Haller. Ma, pur nella sua incompletezza, la teoria del C. deve considerarsi un valido esempio di razionale intuizione scientifica: le attuali concezioni sul fenomeno dell'udito sono, infatti, in gran parte basate sulla dinamica dei liquidi ...
Leggi Tutto
ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] (si vedano le opere di C. Promis, di C. Caselli e del figlio dell'A., Costanzo); ma l'altezza delle sue intuizioni e di certi suoi raggiungimenti espressivi lo pone tra i pionieri dell'architettura moderna sia per i suoi interessi tipologici che lo ...
Leggi Tutto
CICOGNA, Emmanuele Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 17 genn. 1789 da Elisabetta Bortolucci e Giovanantonio, discendente da famiglia candiota aggregata ai cittadini originari. Dopo una prima educazione [...] trovano tuttora nella Biblioteca del Civico Museo Correr di Venezia.
Mancarono al C. cultura ampia e raffinata, intuizione dei problemi essenziali, capacità di organizzazione e di sintesi dei documenti ammassati e allineati con una sovrabbondanza che ...
Leggi Tutto
COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] conoscere testi, tradizioni culturali, singoli filosofi e scienziati, in cui l'impulso alla costruzione razionale non si scinde dall'intuizione e dalla fantasia, dove cioè, consapevolmente o no, il pensiero non taglia i ponti con la radice immediata ...
Leggi Tutto
FINELLA (Finelli), Filippo
Antonella Pagano
Nacque a Napoli nel 1584, come si deduce dalla didascalia del suo ritratto presente in alcune sue opere, datato 1632, e in cui gli è attribuita l'età di quarantotto [...] Tachenius, presente in quegli anni a Padova, con l'opera Hippocrates chimicus. Singolare nel Soliloquium è anche la probabile intuizione, in antitesi con le teorie dell'epoca, della natura animale del corallo: infatti, nel tripartire i sali in quelli ...
Leggi Tutto
MAIER, Bruno
Franco Pignatti
Nacque a Capodistria il 1 dic. 1922 da Giovanni e Onorina Ritossa. Conclusi gli studi presso il locale liceo classico, nel 1941 si iscrisse alla facoltà di lettere dell'Università [...] di un genius loci legato alla complessa identità storico-culturale della città, che tuttavia comportava aperture e luminose intuizioni delle linee portanti della modernità. In Gli scrittori triestini e il fascismo (Trieste 1975) il M. esamina come ...
Leggi Tutto
intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...