CIANI, Edgardo
Antonio Siconolfi
Nacque a Rocca San Casciano (Forlì) il 7 ott. 1864 da Federigo e Clorinda Mengozzi e frequentò le scuole tecniche di Forlì; grazie ad una borsa di studio si iscrisse [...] più per lo stile della trattazione. L'uso dello strumento analitico tendeva ad aiutare, e mai a sostituire, l'intuizione geometrica e il metodo sintetico; l'effettiva costruzione geometrica era la strada preferita per arrivare alla dimostrazione dei ...
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CODRONCHI, Giovan Battista
Carlo Colombero
Nacque a Imola il 27 ag. 1547 da Alessandro e Camilla Maltachetti. Compì i primi studi nella città natale, poi si recò a Bologna a studiare medicina, laureandosi [...] , ancora primitivo, di trattato di medicina forense. La nozione di tale disciplina è tuttavia ancora allo stadio di una vaga intuizione: la medicina legale non è ancora separata dalla medicina generale e anche qui si tratta pur sempre di un medico ...
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MATUSZEWSKI, Boleslaw
Giuseppe Ortoleva
Matuszewski, Bolesław (noto anche come Boleslas)
Fotografo e operatore cinematografico polacco, nato il 21 ottobre 1856 a Pińczów (voivodato di Kielce) e morto [...] l'uso didattico cui (M. ne era certo) il mezzo si sarebbe prestato.Il misto di ingenuità tardopositivista e precoce intuizione di potenzialità, che avrebbe successivamente reso il breve testo noto agli studiosi di cinema di tutto il mondo, si ritrova ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] regolano l'armonia, la proporzionalità e la bellezza del cosmo, e nelle quali si manifesta - reificata in simbolo - l'intuizione sensibile di una realtà superiore, cioè il mondo delle idee e "l'infinita inenarrabile bellezza del mondo intellegibile ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] estero), sua ultima opera, tornano i temi dell'origine: la giovane costretta a soddisfare le volontà d'uno zio malvagio, l'intuizione che fatalmente tale sorte si estenderà alla sorella, e da qui la risoluzione di uccidere il parente.
Bibl.: R. Serra ...
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BATTINI, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara), ma non si conosce l'anno della sua nascita; il padre era medico e il B. seguì la professione paterna studiando medicina a Firenze, [...] e che la dilatazione delle anse situate a monte rappresentasse una conseguenza dell'ostacolo. Tale sua intuizione appare in alcuni punti simile alle moderne interpretazioni patogenetiche della malattia.
Bibl.:.Novelle letterarie, (Firenze) 1778 ...
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Vespucci, Amerigo
Margherita Zizi
Il grande navigatore da cui prese nome l’America
Navigatore esperto e audacissimo, il fiorentino Amerigo Vespucci divise con Cristoforo Colombo la gloria della scoperta [...] latitudine così meridionale senza incontrare nessuno di quegli indizi che avrebbero dovuto rivelare l’Asia: di qui l’idea di una massa continentale indipendente e l’intuizione dell’esistenza di un mare interposto tra quel continente e le nuove terre. ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] nel groviglio dell'azione più agitata e confusa, come negli intimi riflessi di una passione o di una mania, l'occhio, l'intuizione di M. giungono fino all'estremo limite, alle venature più lievi e delicate in cui possono insinuarsi il riso e la beffa ...
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Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] in extenso del parlato, nelle digressioni teoriche. La materia stessa di più delicato linguaggio molte volte non gli risponde: al di là dell'uomo e delle sue reazioni e rapporti sociali, sembra a volte preclusa ogni altra visione e intuizione. ...
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LURIA, Salvatore (Salvador Edward)
Federico Di Trocchio
Nacque a Torino il 13 ag. 1912 da Davide, discendente di un'antica famiglia di ebrei sefarditi e titolare di una piccola azienda litografica, e [...] infezione virale e sopravvivere a essa. L'interpretazione matematica di tali risultati fu elaborata da Delbrück sulla base di un'intuizione del L. nata dall'osservazione, fatta nel corso di una festa da ballo, del comportamento di una slot machine.
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...