BASSI, Amedeo
Angelo Mattera
Nato a Montespertoli (Firenze) il 29 luglio 1872, studiò canto nella vicina Firenze sotto l'esperta e affettuosa guida del marchese Pavesi-Negri. Nel 1897 esordì a Castelfiorentino [...] , disinvolto ed efficace nell'azione scenica, il B. si cimentò, con risultati parimenti felici, sia sul piano dell'intuizione psicologica sia su quello del disegno vocale del personaggio, in non meno di settanta opere, che, partendo dal repertorio ...
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BREDA, Achille
CCoari
Nacque a Limena (Padova) l'8 dic. 1850, da Domenico e da Annunziata Marcolon e studiò a Padova medicina e chirurgia; gli fu maestro, in anatomia e istologia patologica, C. Rosanelli. [...] che si trattasse di una forma morbosa autonoma, probabilmente sostenuta da un agente etiologico speciale. La sua felice intuizione fu confermata soltanto alcuni anni più tardi, nel 1905, quando A. Castellani individuò nel Treponema pertenuis l'agente ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] toccare i temi più disparati, a dimostrazione del fatto che Giulio aveva la sensibilità giusta per sviluppare pragmaticamente le intuizioni artistiche del Maestro. Lo si evince, ad esempio, da una bellissima lettera di Verdi a Giulio in cui commenta ...
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Pallavicini, Giancarlo. - Economista e manager italiano (n. Desio 1931). È assertore di una scienza dell’economia che recuperi la dimensione relazionale con le altre discipline riguardanti l’uomo e il [...] tra le culture del mondo. L'anticipazione dei fondamenti della responsabilità sociale d'impresa e la stessa intuizione del marketing management, dovute a P., costituiscono lo sviluppo teorico delle osservazioni empiriche da lui stesso maturate ...
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Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599). Studiò a Cambridge, dove si legò d'amicizia con G. Harvey, dedicandosi poi agli studî classici (soprattutto Platone, nell'originale e attraverso i neoplatonici [...] , ma pubbl. nel 1596). Non riuscendo a conciliare quell'apparente opposizione col vigore del pensiero e con una profondità d'intuizione fantastica, S. crea non simboli, bensì allegorie, i cui varî elementi non si fondono. Ma la sua tecnica poetica è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Calasso
Aurelio Cernigliaro
Come riconosce Carlos Petit in un recente e prezioso contributo, grande è il merito di Francesco Calasso che lottò sempre – divenuto professore – «per fornire di [...] 24), com’è stato di recente congruamente posto in evidenza da Paolo Grossi (1995, pp. 32 e segg.), e la ‘grande intuizione’ di Baldo degli Ubaldi: «eo ipso quod populus habet esse, habet per consequens regimen in suo esse». Perciò, e sono le ‘solenni ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] mirabili della teoria degli insiemi» (Grundzüge der Mengenlehre, Leipzig 1914, p. 369) e Guido Ascoli una «vera sfida all’intuizione e al potere delle idee tradizionali» (I motivi fondamentali dell’opera di G. Peano, in In memoria di Giuseppe Peano ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] alle schegge, propria della giovane critica contemporanea, a individuare la parte per il tutto, può farsi risalire a questa intuizione di scoperta del particolare, del momento che determina la struttura, al di là del significato apparente. Il che ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] la sua fama di letterato e di critico. In esse, infatti, trovano la loro forma compiuta e definitiva tutte le intuizioni estetiche, critiche, linguistiche, che abbiamo visto esposte già nelle opere precedenti. Di esse, il Saggio sulla filosofia del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] a priori’ non v’è […] alcun giudice. Le ragioni che sono infallibilmente certe fino al sangue ed alla morte delle proprie opposte intuizioni, sono più. La ragione non è dunque una. Essa non ci dà l’obbiettivo. Non esiste uno spirito assoluto; ma una ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...