psicologìa analìtica Termine con cui C.G. Jung definì la sua dottrina psicologica quando si separò da S. Freud. Tale dottrina, assai complessa, presuppone l'esistenza, oltre che di un inconscio individuale, [...] , secondo la p. a., si possono classificare in base a una tipologia che ammette quattro funzioni fondamentali: pensiero, intuizione, sentimento e sensazione. Una sola energia (anziché due come nella psicanalisi) regge la vita psichica: la libido, che ...
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Teoria psicologica e psicoterapia elaborata dallo psichiatra svizzero Carl G. Jung, già seguace di Sigmund Freud. Tale teoria presuppone l’esistenza, oltre che di un inconscio individuale, anche di un inconscio collettivo, caratterizzato da immagini primordiali o archetipi (per es., la Grande Madre, ... ...
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Locuz. con la quale, a partire dal 1913, Jung (➔) designò la sua teoria psicologica e la connessa pratica psicoterapeutica, per distinguerla dalla psicoanalisi (➔) di Freud.
Il processo di individuazione
P. a. e psicoanalisi condividono una concezione della vita psichica fondata sull’interazione dinamica ... ...
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Gaetano Benedetti
. La p. a. di Jung va compresa sullo sfondo della psicoanalisi di Freud, poiché essa si è sviluppata nel discorso critico con quest'ultima.
Dalla psicoanalisi essa trae il concetto fondamentale dell'esistenza di un Inconscio. Ma mentre per Freud la rimozione dell'Inconscio è anzitutto ... ...
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Vincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
sommario: 1. Le divergenze fra Jung e Freud. □ 2. I fondamenti della psicologia analitica. □ Bibliografia.
1. Le divergenze fra Jung e Freud
‛Psicologia analitica' è un'espressione che Jung usa la prima volta il 5 agosto 1913, in General aspects of psychoanalysis, ... ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] insiemi astratti. Un insieme è definito come "una riunione in un tutto M di oggetti distinti e ben definiti della nostra intuizione e del nostro pensiero" e la sua potenza (o numero cardinale) è "quel concetto generale che, per mezzo della nostra ...
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paradosso
paradosso (dal greco pará, «oltre, contro», e dóxa, «opinione») termine applicato, nella sua accezione più ampia, a qualsiasi affermazione o ragionamento che contrasti con l’opinione comune [...] accezioni più specifiche, il termine è usato per indicare:
• un’affermazione che si presenta strana, perché in contrasto con l’intuizione comune, ma che è in realtà corretta;
• una vera e propria contraddizione, ossia una conclusione della forma «A e ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] così come è difficile delimitare il campo semantico del movimento. Una possibile definizione si basa sull’intuizione di che cosa esprime un movimento. Infatti, anche se le grammatiche trattano spesso i verbi di movimento come una categoria a sé ...
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Trilogia dantesca
Fu così designata, dapprima dal Dionisi, indi (e in forma assai più elaborata) dal Witte, una particolare interpretazione della complessiva opera dantesca che vede svilupparsi e compiersi [...] di D. per il " celeste Padre ", dell'amore " che altro desiderio non ha se non quello della perenne e beatificante intuizione de' prodigi "; una seconda fase, incentrata nel Convivio, " amore inquieto e tormentoso per ciò che alla pace della figlial ...
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Filosofo tedesco (Coswig 1842 - Berlino 1918); successore di F. A. Lange all'univ. di Marburgo, il C. è uno dei principali esponenti, insieme a P. Natorp e a E. Cassirer, della scuola che da questa università [...] 'interpretazione fornita del kantismo C. rifiuta sia la cosa in sé, sia la netta distinzione tra intuizione e categorie, risolvendo anche l'intuizione nel pensiero, di cui si sottolinea il momento creativo. La filosofia, secondo il C., si esaurisce ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] quale ancora viene intesa, come sistematica indagine complessiva. "Non nuova nel senso che rappresenti una originale intuizione storiografica" essa è opera nuovissima in quanto "segna la prima concreta applicazione di una problematica storiografica ...
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SPIRITUALISMO CRISTIANO
Vittorio STELLA
. Indirizzo di pensiero italiano sorto da un orientamento di reazione critica interna contro l'assoluta immanenza dell'"atto" gentiliano. La denominazione, dovuta [...] polemica del 1923-24 tra A. Carlini e G. Gentile intorno alla dialettica attualistica. Carlini volle confermare un dualismo di intuizione e sentimento, di spirito e di corpo, di pensiero critico e di fede. Tale dualismo costituisce l'atto in problema ...
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Moretti Polegato, Mario
Morétti Polegato, Mario. – Imprenditore del settore agricolo e vitivinicolo (n. Crocetta del Montello 1952), fondatore dell’azienda Geox (il nome deriva dal termine greco geo, [...] imprenditori, dopo essersi laureato in giurisprudenza si dedica inizialmente alla cura della propria azienda. La sua intuizione imprenditoriale si sviluppa casualmente negli anni Novanta nel corso della partecipazione a una fiera vinicola in Nevada ...
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postulato
postulato proposizione che si chiede (postula) di condividere senza dimostrazione. Il termine ha quindi un significato analogo a quello di → assioma, attualmente più utilizzato. Il termine [...] perché in qualche modo “evidenti” (→ geometria euclidea). Nell’attuale prassi matematica, il riferimento all’evidenza o all’intuizione, se c’è, rimane come sottofondo, e si preferisce perciò il termine assioma, che connota una teoria matematica ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...