Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima [...] ’e. nella filosofia alessandrina e nella filosofia neoplatonica, soprattutto in Plotino, per il quale l’e. è l’atto semplice e intuitivo con cui l’anima, abbandonati le forme e gli intelligibili che ha in sé, ritorna alla ‘patria celeste’ e si unisce ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] in sé (l'"estra-soggetto") l'oggetto del conoscere: questo è "percezione intellettiva", come sintesi di un dato intuitivo soggettivamente elaborato ("percezione sensibile") e dell'unica forma dell'intelletto: l'idea dell'essere. Tale idea dell'essere ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] il responso non era spontaneo, ma provocato con rituali diversi. Il più alto livello raggiunto dalla d. di tipo intuitivo è quello in cui l’attività divinatoria si esercitava per ispirazione diretta da parte della divinità, come avveniva nel culto ...
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Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, di qualsiasi origine e forma, che si addentra nel sottosuolo o nei fianchi di un monte.
archeologia Insediamenti in g. Fin dai momenti più antichi [...] di Zeus e di Hermes). In questo quadro va compresa l’associazione di g. a pratiche divinatorie di tipo intuitivo e oracolare (➔ divinazione). In Grecia, la sacralità attribuita alle g. ha radici nella civiltà preellenica egeo-anatolica; infatti le ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] , sottolineava Gallarati Scotti in un suo intervento proprio sul pensiero dell’abate torinese, era
«solo virtuale e intuitivo, non attuale e riflessivo, da ciò apparisce che per ripensarlo, crederlo, esprimerlo, uopo è determinarlo, concretizzarlo ...
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Trance
Luciano Masi
La parola trance, ormai di uso comune nella terminologia scientifica italiana, deriva dall'omonimo sostantivo inglese che, a sua volta, trae origine dal latino transire, "passare, [...] ) dimostrerebbe una più intensa attività in ipnosi dell'emisfero destro (quello che è maggiormente impegnato nelle attività intuitivo-simboliche). Non mancano peraltro, in alcuni momenti della trance ipnotica, ritmi diversi come, per es., complessi K ...
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APORTI, Ferrante Abele
Angiolo Gambaro
Nacque a S. Martino dall'Argine (Mantova) il 20 nov. 1791 da Giuseppe, colto avvocato e repubblicano convinto, che ebbe a soffrire qualche iattura nelle vicende [...] di vita, e sulla scia del Comenio e del Pestalozzi applicava alle varie forme educative, da svolgere armonicamente, il metodo intuitivo. Ma l'educazione morale, non esente da una certa influenza dell'edonismo sensistico, l'A. voleva fondata sulla ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] la distinzione tra s. e segno, aprendo la via al suo uso estetico. Il s. è per Kant una rappresentazione intuitiva e analogica che del segno non ha l’immotivazione del rapporto tra significante e significato. Ma tale relazione analogica è imperfetta ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] ’ascoltante resti molto gagliardamente dilettato» (p. 106). Rivelando rapporti e somiglianze, l’acutezza genera un insegnamento intuitivo, immediato, ingegnoso: è «grave» se molto insegna e commuove, «leggiadra» se molto diletta. Ne sono classificate ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] il cammino della propria speculazione, rinnovandone la polemica contro la fisica aristotelica e ribadendone il superamento intuitivo dell'eliocentrismo copernicano.
Applicato l'ordine di estradizione del Senato francofortese poco prima del 13 febbr ...
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intuitivo
agg. [der. di intuire]. – 1. Relativo all’intuizione e all’intùito, che si apprende per intuizione, basato sull’intuizione: atto i. della mente; conoscenza i. (in contrapp. a conoscenza discorsiva), quella che coglie il suo oggetto...
intuitivita
intuitività s. f. [der. di intuitivo]. – Carattere di ciò che è intuitivo, che si apprende cioè per intuizione o è di un’evidenza tale da poter essere intuito con immediatezza.